
(AGENPARL) – mer 30 novembre 2022 III COMMISSIONE/ GIOVEDÌ 1 DICEMBRE ALLE 10 LA SEDUTA
La III commissione consiliare permanente Urbanistica si riunirà nella sala del Consiglio comunale di Palazzo dei Priori giovedì 1 dicembre, alle ore 9 in prima convocazione e alle 10.
All’ordine del giorno:
2) Ordine del giorno presentato dalle consigliere Renda e Morbello del gruppo Tesei Presidente per l’Umbria e dalla consigliera Giustozzi del gruppo Fratelli d’Italia avente come oggetto: “Richiesta di attivazione di un collegamento aereo con la Grecia dall’ Aeroporto Internazionale dell’Umbria “San Francesco d’ Assisi”
CONSIGLIO COMUNALE/ CAV DORIANA BELLINI: INTERROGAZIONE DEI GRUPPI DI OPPOSIZIONE E RISPOSTA DELL’ASSESSORE CICCHI
La capogruppo Francesca Tizi (M5S) ha illustrato l’interrogazione sul cav Doriana Bellini, spiegando che, dopo l’approvazione da parte del Consiglio lo scorso 3 ottobre della mozione urgente proposta da tutti i Gruppi di opposizione per sollecitare Sindaco e Giunta a trovare una soluzione immediata per scongiurare la chiusura del CAV, ad oggi ancora tutto tace. Infatti, anche dopo l’approvazione della mozione, il Comune di Perugia continua a ritardare lo stanziamento dei fondi per il Cav. Un comportamento questo che sta addossando sulle operatrici l’onere di offrire un servizio essenziale per la comunità.
In base alla corrispondenza intrattenuta tra l’associazione Libera…mente donna e gli uffici regionali risulta che le risorse destinate al Cav “accertate e impegnate dalla Regione con determinazione dirigenziale n. 5534/2022 possono essere liquidate previa sottoscrizione con il Comune di Perugia di apposito Accordo di collaborazione; accordo che ad oggi manca.
Dunque, nonostante il Centro Antiviolenza eroghi servizi essenziali a donne e minori in pericolo, il rischio è ancora una volta quello dell’interruzione della continuità di erogazione di questo servizio essenziale, ad oggi garantito solamente grazie alla coscienziosa attività di volontariato delle operatrici che stanno continuando a lavorare a pieno ritmo, pur senza stipendio, da ormai più di otto mesi.
Per questo i gruppi istanti chiedono di conoscere il motivo per cui ad oggi il comune di Perugia non si attivi al più presto per trovare una soluzione immediata che permetta di far arrivare i fondi necessari ad evitare la chiusura del CAV Doriana Bellini.
L’assessore alle politiche sociali Edi Cicchi ha riferito che in parte si registra oggi una situazione di stallo dovuta a ragioni prettamente giuridiche e procedimentali legate all’emanazione del nuovo regolamento regionale.
Nel ripercorrere i tratti salienti della normativa in essere, l’assessore ha ribadito che dopo l’approvazione del regolamento regionale del 2021 le associazioni interessate avevano il termine di 90 giorni dall’entrata in vigore (12 agosto 2021) per adeguarsi. Allo scadere di tale termine ed anche della deroga concessa, non è arrivata la richiesta dell’associazione Liberamente Donna propedeutica al rilascio delle necessarie autorizzazioni al funzionamento. Ciò, come stabilito dal regolamento regionale, ha impedito di fatto il funzionamento del cav, gestito dall’associazione citata, essendo carente il requisito dell’adeguamento alla normativa in essere.
Cicchi ha comunque riferito che nel successivo mese di marzo 2022 l’associazione ha presentato le richieste; ne sono seguiti periodi di sospensione della procedura per la necessità di integrazione della documentazione che risultava carente. Autorizzazione che è poi arrivata per due posti per la struttura di Ponte Pattoli. Cicchi ha ricordato che negli ultimi 5 anni per tenere attivo questo servizio sono state impiegate risorse che superano il milione di euro (1,2). Il 16 novembre 2022 con delibera di giunta si è provveduto ad erogare all’associazione la somma di 63mila euro, pur nelle difficoltà di avere documentazione in regola.
Per ciò che concerne il servizio negli anni 2023 e 2024, l’assessore Cicchi ha spiegato che, pur in assenza di fondi regionali, è stata avviata una procedura gara per oltre 700mila euro per l’individuazione del gestore del progetto con risorse anticipate dal Comune.
In ogni caso l’assessore ha garantito che, avendo il Comune di Perugia una rete di servizi antiviolenza consolidata, nessuna donna è stata lasciata sola.
CONSIGLIO COMUNALE/ MESSA IN SICUREZZA ALLA PINETA DI PONTE FELCINO/ INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE CROCE (IPP) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUMERINI
Nella seduta del Consiglio comunale del 30 novembre, il consigliere Fabrizio Croce (Idee Persone Perugia) ha illustrato un’interrogazione presentata per avere informazioni sulla messa in sicurezza della pineta di Ponte Felcino.
Lo scorso 12 ottobre – ha ricostruito il consigliere – i vigili del fuoco sono intervenuti in seguito alla segnalazione della caduta di un albero all’interno della pineta e hanno provveduto a sigillare l’area, ritenendola pericolosa per l’incolumità di chi è solito frequentarla. Successivamente, la fruizione dell’intera area è stata interdetta al pubblico in attesa di approfondimenti tecnici. Il regolamento del Verde approvato di recente dal Consiglio comunale ha messo ordine nella materia, anche in ordine alle metodologie da utilizzare nel caso di interventi di messa in sicurezza come questo. Il percorso alternativo previsto per andare da una estremità all’altra della pineta – ha poi notato Croce – disincentiva gli spostamenti a piedi e la cittadinanza è comunque privata di un’importante spazio verde a tempo indeterminato.
Il consigliere ha quindi chiesto se sia stato predisposto un piano o un cronoprogramma degli interventi e se sia prevedibile in tempi ragionevoli una riapertura dell’area anche parziale o per porzioni.
In base alla risposta dell’assessore all’ambiente Otello Numerini, la pineta presenta criticità particolari. Negli ultimi anni si sono registrate cadute di alberi e rami dovute a patologie delle piante. La questione è affrontata dall’amministrazione con attenzione sia per il valore arboreo della pineta sia perché essa rappresenta un elemento identitario della frazione perugina. La chiusura si è resa necessaria per ragioni di tutela dell’incolumità pubblica. Lungo il fiume ci sono 107 pini e 30 pioppi: si sono registrate 35 piante cadute negli ultimi anni. Da un approfondimento tecnico condotto da esperti sussistono diverse problematiche, legate anche alle condizioni del terreno e all’elevata altezza delle piante. E’ stato adottato un approccio di massima cautela. E’ stata delimitata l’area e migliorato il passaggio alternativo lungo strada Rivolta – Valvitiano. Si sta affidando l’incarico a esperti, in particolare del mondo accademico, affinché sia prodotta una relazione. A oggi non è possibile prospettare soluzioni in quanto è necessario attendere le conclusioni del gruppo di esperti. Poi sarà promossa un’assemblea pubblica per informare la popolazione.
CONSIGLIO COMUNALE/ NECESSITÀ DI CONSOLIDAMENTO E LUCIDATURA DELLE PANCHINE COLLOCATE AI GIARDINI CARDUCCI: INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE CROCE (IPP) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUMERINI
Nella seduta del 30 novembre del Consiglio comunale il consigliere Fabrizio Croce (Idee Persone Perugia) ha presentato una interrogazione relativa ai giardini Carducci.
Tali giardini – rimarca il consigliere – sono l’unica area del centro storico dotata di un discreto numero di sedute (panchine in legno) a disposizione di cittadini e turisti, anche in considerazione della posizione panoramica e del contesto monumentale in cui sono posizionati.
Il legno con cui le panche sono realizzate presenta vistosi segni del tempo, avendo perso quasi del tutto lo strato di protezione che lo preserva dalle intemperie ed il colore. La stessa staticità delle panchine è messa a dura prova dal graduale allentamento del sistema di fissaggio a terra. Per il consigliere l’arredo urbano presente nella parte alta dell’acropoli è carente, rimanendo quell’area e i giardinetti del Pincetto le uniche oasi di verde e di ristoro minimamente attrezzate. Pertanto ha chiesto se sia possibile prevedere in tempi ragionevoli un intervento di riqualificazione delle panchine.
L’assessore Otello Numerini, nella sua risposta, ha reso noto che gli uffici competenti hanno compiuto un sopralluogo prima dell’inizio di Umbria Jazz 2022 per verificare lo stato delle panchine presenti nei Giardini Carducci. Era quindi stato predisposto un intervento immediato su cinque di queste. Si è deciso di non proseguire con le attività manutenzione durante la stagione estiva. La verifica effettuata, comunque, ha permesso di accertare che sono presenti 52 sedute. Una quarantina è già stata risistemata e la manutenzione sarà senz’altro ultimata. Probabilmente, prima di Natale si riuscirà a effettuare la manutenzione anche di alcune sedute di piazza Italia.
CONSIGLIO COMUNALE/ SISTEMAZIONE STRADA PONTE D’ODDI-SAN MARCO: INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ZUCCHERINI (PD) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUMERINI
Nella seduta del Consiglio comunale del 30 novembre, il consigliere Francesco Zuccherini (Pd) ha interrogato la giunta per conoscere tempistiche e interventi previsti da parte del Comune per sistemare e ripristinare Strada Ponte d’Oddi-San Marco. Il consigliere ha ricordato di aver sollecitato più volte l’amministrazione dall’inizio del mandato a porre in essere interventi di riqualificazione delle aree di San Marco, Ponte d’Oddi e Montegrillo per riqualificare questi importanti quartieri della città. La prima interrogazione risale all’8 ottobre 2019; sono seguiti sopralluoghi, ordini del giorno e nuove interrogazioni, ma da più di tre anni a questa parte nulla è cambiato e nessun intervento è stato programmato o realizzato.
La zona di Ponte d’Oddi e di San Marco si trovano in grande difficoltà sotto il profilo viario e della manutenzione. Da anni la cittadinanza, i commercianti e le associazioni chiedono azioni volte al miglioramento della manutenzione e della vivibilità di questi quartieri alle porte di Perugia.
Gli interventi di manutenzione in questa area sono invece ormai assenti da anni. Gli ultimi importanti interventi realizzati risalgono a più di otto anni fa, quando furono sistemati i due parcheggi di Ponte d’Oddi, diventati poi le piazze del quartiere. Strada Ponte d’Oddi – San Marco si trova in condizioni critiche e la sua sistemazione non è più rinviabile. La strada collega i due territori e si trova sempre in gravissime difficoltà viste le continue rotture di tubazioni dell’acqua che portano, oltre ad un inutile e dannoso spreco, anche la quasi impraticabilità della strada. Questa arteria, lunga più di 2 km, non è solo un tracciato di collegamento tra le due frazioni, ma un importante snodo viario di collegamento tra l’area della ex IV circoscrizione e il centro storico, oltre che un importante collegamento con l’ingresso alla E45 (tramite Ponte Felcino).
Nell’ultimo tratto, nel versante di San Marco, la strada si collega alla SP 170 in direzione Cenerente e Colle Umberto. Questo tratto, totalmente in discesa, è diventato ormai molto pericoloso a causa di perdite di acqua e danni stradali. Nel Piano Bitumature del 2020-2021, questa strada risultava tra gli interventi previsti, ma nessun intervento è stato poi realizzato. Il consigliere ha quindi chiesto “se e quando sono previsti interventi strutturali sul manto stradale, al fine di rendere tutto il tratto stradale, dall’intersezione con la Strada Provinciale 170 alla zona di Monteripido, percorribile e più sicuro”.
Di seguito la risposta dell’assessore ai lavori pubblici Otello Numerini.
Lungo la strada Ponte D’Oddi – San Marco sono state rilevate problematiche relative ai sottoservizi che riguardano diverse aziende. Nel 2020-21 l’arteria fu inserita nel Piano strade per intervenire, ma Umbra Acque segnalò che si verificavano continuamente perdite d’acqua. Di recente, la stessa Umbra Acque ha comunicato che nel 2023 l’intervento di sostituzione della rete idrica sarà inserito nella programmazione. L’assessorato ha chiesto che si proceda quanto prima.
Nel tratto dalla rotatoria di San Marco alla intersezione con la provinciale sono invece stati eseguiti scavi da parte della società Telecom; i ripristini non si sono ancora verificati perché un ulteriore scavo dovrà essere eseguito dalla società E-distribuzione.
L’intervento di rifacimento del manto stradale potrà avvenire solo a seguito dell’esecuzione dei ripristini definitivi.
CONSIGLIO COMUNALE/ INTERROGAZIONI DI PD E IPP E DELLA CONSIGLIERA TIZI (M5S) SUI LAVORI IN VIA RIPA DI MEANA E RISPOSTA DELL’ASSESSORE NUMERINI
Nella seduta del Consiglio comunale del 30 novembre sono state illustrate l’interrogazione sottoscritta dai consiglieri Bistocchi (Pd) e Croce (Ipp) per i rispettivi gruppi avente a oggetto “Prolungata e disagevole chiusura di viale San Domenico causa proroga concessa dal Comune di Perugia all’azienda aggiudicataria dell’appalto” e quella di analogo argomento (“Lavori in via Ripa di Meana”) presentata dalla consigliera Francesca Tizi (M5s). I due atti sono stati trattati congiuntamente e l’assessore ai lavori pubblici Otello Numerini ha fornito un’unica risposta.
La zona di via Ripa di Meana e di viale San Domenico – si sostiene nel primo atto – continua ad essere oggetto di atti amministrativi da parte dell’opposizione a Palazzo dei Priori a causa della malagestione dell’amministrazione Romizi. Se l’inverno scorso era stata fonte di preoccupazione e allarme a causa degli smottamenti del terreno che si erano verificati fino a primavera inoltrata, per via delle abbondanti piogge, ora costituisce fonte di disagio per residenti e passanti a causa di una chiusura della strada che si sta prolungando in modo eccessivo ed esasperante. I lavori di consolidamento dell’area – proseguono i consiglieri – che hanno interessato in primis la scarpata adiacente alla strada che alla fine dell’inverno scorso aveva franato investendo il marciapiede, rendendo difficile e rischioso il passaggio pedonale, sono partiti a giugno. Tali lavori tra l’altro si sono sovrapposti a un altro tipo di intervento, quello che ha riguardato il restauro dell’Arco dei Tei a Porta Pesa, intervento che aveva portato alla chiusura di via Pinturicchio per buona parte dell’estate, con il risultato di un congestionamento del traffico in quella zona. Via Ripa di Meana – proseguono i consiglieri interroganti – doveva riaprire al traffico stradale dapprima a settembre, in coincidenza della riapertura delle scuole, poi il 15 ottobre. E’ slittato invece di un altro mese e mezzo il termine del cantiere, dove si lavora alla messa in sicurezza e bonifica dal rischio idrogeologico del bacino di Santa Margherita e al consolidamento delle scarpate di viale San Domenico nel tratto sotto via del Cortone. Secondo quanto si evince da un’ordinanza del Comune, l’azienda di Campobasso che si sta occupando del cantiere ha spiegato che i lavori hanno subìto un rallentamento soprattutto per le particolari caratteristiche dimensionali e geometriche del tracciato stradale, e altri fattori. Dalla data del 15 ottobre, giorno in cui avrebbe dovuto riaprire al traffico stradale via Ripa di Meana, è stata chiesta e ottenuta una proroga fino al 2 dicembre. La chiusura al traffico di via Ripa di Meana e via del Cortone ha causato numerosi disagi alla cittadinanza, in particolare dalla riapertura delle scuole. L’interdizione al traffico infatti ha fatto sì che questo si convogliasse tutto all’interno della galleria Kennedy, bloccando di fatto via XIV settembre e le strade limitrofe. Non a caso, l’iniziale data prevista per la fine dei lavori si aggirava attorno agli inizi di settembre, per evitare appunto di congestionare il traffico delle scuole, già intenso in condizioni normali. Il fatto che sia stata chiesta dall’azienda e accolta dal Comune di Perugia una proroga dei lavori fino al 2 dicembre, ha portato ad un prolungamento della chiusura della via e conseguentemente dei disagi per cittadini, passanti e automobilisti. I due consiglieri hanno quindi chiesto alla giunta le tempistiche reali e certe circa la fine degli interventi di consolidamento dell’area e la riapertura stradale.
È ormai dal mese di giugno – si legge invece nell’atto presentato da Tizi – che si lavora sulla scarpata adiacente alla strada che collega via Ripa di Meana con via del Cortone. La scarpata alla fine dell’inverno scorso era, infatti, franata investendo il marciapiede e rendendo difficile e rischioso il passaggio pedonale. La fine dei lavori originariamente prevista per settembre, prima della riapertura delle scuole, è stata prorogata prima al 15 ottobre e poi, con un’ordinanza pubblicata intorno alla metà di ottobre, ulteriormente prorogata al 2 dicembre. La chiusura al traffico di via Ripa di Meana e via del Cortone sta causato numerosi disagi alla cittadinanza, intensificatisi in particolare dopo la riapertura delle scuole e ha fatto sì che il traffico sia convogliato tutto all’interno della galleria Kennedy. Non mancano i commenti infastiditi di cittadini, che sottolineano come l’iniziale data prevista per la fine dei lavori si aggirasse attorno agli inizi di settembre.
Nella sua risposta, l’assessore Numerini ha anzitutto ricordato il significato dell’intervento in atto, finalizzato alla prevenzione e al contrasto del dissesto idrogeologico. In questa particolare fase – ha continuato – le aziende hanno avuto difficoltà a reperire materiali e, nel caso di specie, anche a trovare la disponibilità di aziende pronte a rifare il manto stradale in via del Cortone e via San Domenico. E’ dunque necessario tenere conto del particolare periodo che le aziende stanno attraversando. Alla fine, ad ogni modo, l’intervento aiuterà a risolvere un annoso problema di frane e smottamenti che si verificavano ogni volta che pioveva in maniera intensa. Tutta l’area sarà inoltre riqualificata con la piantumazione di essenze arbustive, nuova illuminazione, rifacimento dei tratti viari, del marciapiede di San Domenico, delle scale di collegamento. Quanto alla riapertura della strada, Numerini ha affermato che ormai è questione di giorni e ha fatto riferimento al sopralluogo fissato in data odierna per definire il giorno esatto.
CONSIGLIO COMUNALE/ RICOLLOCAZIONE DELLO IAT: INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE CROCE (IPP) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE GIOTTOLI
Il capogruppo di Idee Persone Perugia Fabrizio Croce ha interrogato l’Amministrazione per sapere:
-se il Comune di Perugia ha previsto nel breve periodo una collocazione più degna e facilmente raggiungibile dello IAT, previa considerazione delle principali vie di accesso al centro storico;
-se il Comune ha previsto di segnalare in modo più adeguato la possibilità di accedere all’area sopraelevata del Mercato coperto con l’apposito ascensore;
-se si intende finalmente provvedere ad una segnalazione adeguata dei pochi servizi igienici a disposizione del pubblico (cittadini e turisti) nel centro storico.
Rimarca Croce che attualmente lo Iat risulta ubicato in un’area molto defilata e poco visibile per turisti e cittadini così come l’accesso alla restaurata area sopraelevata del Mercato Coperto è possibile solo attraverso una ripida scalinata e l’ascensore che consente a persone con difficoltà di deambulazione non è segnalato. Parimenti – I soli servizi igienici pubblici funzionanti con regolarità nell’area del centro storico sono collocati in traverse poco illuminate e visibili (Via Boncambi e Via delle Cantine).
L’assessore al turismo Gabriele Giottoli ha spiegato che lo Iat ha subito uno spostamento temporaneo presso le logge dei Lanari a causa della necessità di procedere con i lavori al mercato coperto. Il trasferimento definitivo della sede centrale Iat presso i nuovi locali della biblioteca degli Arconi è previsto ora entro il 31 dicembre 2022, mentre saranno installati altri iat diffusi in aree della città con la funzione di prima accoglienza e distribuzione di materiale a titolo gratuito (comprese le guide). Si sta ora lavorando al ripristino dell’infopoint dato in gestione a Busitalia in piazza Italia affinché diventi un punto di riferimento per fornire informazioni ai turisti.
Quanto al tema della segnaletica, Giottoli ha spiegato che non verranno installati ulteriori cartelli perché la città è già oberata di essi. Al contrario è in preparazione un bando di gara su alcuni punti: rimozione segnaletica esistente; produzione e potenziamento degli archetti fuori dei monumenti; nuovi totem di comunicazione/informazione in città; frecce direzionali.
CONSIGLIO COMUNALE/ CHIUSURA AL PUBBLICO DEL POST: INTERROGAZIONE DEL GRUPPO IPP E RISPOSTA DELL’ASSESSORE GIOTTOLI
Il gruppo Idee Persone Perugia, con la consigliera Lucia Maddoli, ha interrogato la giunta per avere informazioni sulle motivazioni della prolungata chiusura e in generale sulla situazione del Museo della Scienza POST, nonché sui tempi di nomina dei nuovi membri del Consiglio di Amministrazione e sulle prospettive future che l’amministrazione comunale immagina per questa importante istituzione.
Spiega Maddoli che il POST è chiuso dal giugno 2022 – fatta eccezione per l’apertura di due settimane per lo svolgimento di centri estivi – per motivi non noti ma presumibilmente legati a questioni di carattere finanziario e organizzativo. Tale chiusura, a tempo indefinito, è accompagnata dalla mancata predisposizione di una offerta didattica per l’anno scolastico 2022/2023 che preclude di fatto la possibilità alle scuole della città e della Regione di poter usufruire di attività didattiche. Infine il mandato del consiglio di amministrazione della Fondazione Post risulta scaduto.
L’assessore al turismo Gabriele Giottoli rispondendo ai quesiti ha spiegato che il post rappresenta un patrimonio della città anche se negli ultimi anni ha subito una drammatica riduzione dei finanziamenti da parte del ministero competente (Miur), tanto che dal 2020 ad oggi non vi è stato dal Governo nazionale alcun trasferimento di risorse.
La situazione si è ulteriormente aggravata a causa della crisi economica e della pandemia; pur con ciò Comune e cda del Post hanno cercato di portare avanti l’attività del museo mantenendo i rapporti con le scuole e garantendo animazione in vari eventi, comprese le feste di quartiere. Ulteriore dato negativo che ha finito per penalizzare la struttura è stato un contenzioso da parte di alcuni ex dipendenti che ha portato alla condanna per una somma di 128mila euro. Infine lo scorso anno, stante la precaria situazione, si è assistito alle dimissioni di cinque dipendenti.
L’assessore Giottoli ha tuttavia evidenziato che il post ha notevoli potenzialità; l’auspicio è che a breve possa cominciare ad esprimerle grazie alla politica di rilancio pensata dai due soci, ossia Comune e Provincia. Quanto al cda si è deciso di prorogarne la durata al fine di evitare ulteriori problematiche.
CONSIGLIO COMUNALE/ IMPORTO EROGATO A SIPA PER IL CONTROLLO SULLE AREE DI SOSTA: INTERROGAZIONE DEL GRUPPO IPP E RISPOSTA DELL’ASSESSORE MERLI
Illustrando l’interrogazione sugli ausiliari del traffico di Sipa, Fabrizio Croce ha riferito che la convenzione stipulata tra Comune di Perugia e l’azienda nel 2007 prevede l’erogazione annuale di un compenso, calcolato in due scaglioni (rispettivamente di € 12.50 sotto e di € 7.50 sopra le 33.000 contravvenzioni riscontrate nell’anno solare) per ogni multa effettuata dagli ausiliari del traffico in capo alla società.
L’ultima relazione annuale inviata dall’Amministrazione comunale al Ministero e dallo stesso pubblicata come imposto dalla normativa vigente riporta alla voce “destinazione dei proventi” la corresponsione alla SIPA per l’anno solare 2021 di 250mila euro.
Fatto presente che il totale delle multe erogate nel 2021 dagli ausiliari del traffico è pari a 9.015 e che l’importo totale incassato dal Comune per tali multe è pari ad € 236.346, emerge che il totale delle multe erogate rientra nel primo scaglione previsto dalla convenzione (ovvero un numero di multe per anno inferiore alle 33.000) e l’importo da corrispondere avrebbe dovuto essere di € 112.687;
Per tali ragioni il gruppo IPP ha chiesto di sapere:
-in base a quale parametro, anche alla luce di eventuali aumenti percentuali dell’ISTAT, è stata erogata alla SIPA una somma addirittura superiore all’importo totale incassato dal Comune;
-quali altri proventi sono stati destinati, in cifra percentuale, alla SIPA per giustificare l’importo che risulta erogato dalla relazione inviata dal Comune al Ministero
L’assessore con delega alla viabilità Luca Merli ha riferito che in realtà la differenza tra le cifre deriva da un aspetto tecnico: il dato che il Comune comunica al ministero è quello inserito nel bilancio di previsione (250mila euro). Al contrario le multe accertate e riscosse sono poi risultate pari a 126mila euro. Tale differenza verrà posta in compensazione nell’esercizio successivo con Sipa/saba.
CONSIGLIO COMUNALE/ CONCERTO RAI DI CAPODANNO: INTERROGAZIONE DEI GRUPPI IPP E PD E RISPOSTA DELL’ASSESSORE MERLI
Il concerto di Capodanno Rai, previsto per la notte di capodanno in piazza IV novembre a Perugia, è stato al centro dell’interrogazione dei gruppi Pd e IPP.
I chiarimenti richiesti dall’opposizione si sono incentrati su tre temi:
-sull’effettiva entità dell’investimento totale richiesto dall’evento e, nello specifico, della sua incidenza diretta ed indiretta (in termini di servizi ed impiego di risorse umane e tecniche) sul bilancio comunale;
-se sia stata fatta una stima dell’indotto economico per la città (richiamo di persone da tutta l’Umbria e da fuori regione, prima durante e dopo l’evento) e per le sue strutture ricettive, nonché il ritorno di immagine che ne potrebbe derivare, anche alla luce della esperienza maturata nel 2021 a Terni per un analogo evento;
-quale sarà la ricaduta di questo evento sul tessuto sociale e culturale della città, già fortemente impoverito dalla pandemia e dalla perdurante crisi economica generalizzata, a partire dal “giorno dopo”, 2 Gennaio 2023.
Rimarca Fabrizio Croce che questa scelta va in contrasto con la formula utilizzata dal Comune di Perugia dagli anni ’90 in poi, ossia di far leva sulla ricchezza e la varietà di piazze del centro storico per eventi musicali, per poi far convergere il pubblico su viale Indipendenza e Giardini Carducci, per osservare lo spettacolo dei fuochi d’artificio.
Inoltre si assiste ad un netto aumento del budget impiegato che in passato è sempre rimasto nell’ordine dei 25-30mila euro.
L’assessore alla sicurezza Luca Merli ha riferito che il primo programma più visto della Rai in Italia ed Europa è il festival di San Remo, mentre al secondo posto si colloca proprio l’evento di capodanno, appuntamento ormai consolidato per tante famiglie.
E’ un evento che ha girato tutta Italia con significative ricadute per le città ospitanti negli anni successivi: gli esempi più eclatanti fatti da Merli hanno riguardato Matera e Courmayeur (prenotazioni del +40%).
Quando la Rai ha proposto a Perugia di ospitare l’edizione 2022 c’erano sul piatto altre 26 città italiane pronte, tra cui realtà come Firenze e Genova. Perugia, tuttavia, ha prevalso per le sue indiscusse bellezze architettoniche e storiche.
“Abbiamo ritenuto quindi che questa potesse essere una grande opportunità per Perugia perché è un evento di piazza che porta famiglie intere per una festa serena e sicura. Non voglio infatti pensare a recinti o limitazioni di tal genere, dal momento che il progetto prevede due platee: una delimitata ai piedi del palco ed una seconda, totalmente libera, che ricomprenderà tutto corso Vannucci”.
Dopo anni di pandemia, spiega Merli, l’investimento è stato effettuato con convinzione, ben sapendo quali saranno le ricadute future per la città come è sempre avvenuto finora. Quelle immediate, invece, sono sotto gli occhi di tutti, visto che alberghi e ristoranti sono già pieni e tante ditte locali sono state chiamate per occuparsi dei lavori di preparazione.
Quanto alla sala dei Notari, Merli ha confermato che è stata superata l’opzione di utilizzarla anche se al suo interno sarebbero stati posizionati camerini non per il cambio, ma solo per garantire il riposo degli artisti. “A fronte delle tante polemiche sollevate, non posso non ricordare che in passato più volte la Notari è stata destinata a spogliatoio per eventi come miss Italia o sfilate di moda”.
CONSIGLIO COMUNALE/ LAVORI PRESSO IL PARCHEGGIO PELLINI: INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE ZUCCHERINI (PD) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE SCOCCIA
Nell’illustrare la sua interrogazione Francesco Zuccherini (PD) ha riferito che ad oggi sussistono molte criticità legate ad un parcheggio strategico per Perugia, quello di viale Pellini, viisto che da molto tempo ormai il piano superiore del parcheggio è chiuso agli utenti perché in via di sistemazione, il che dimezza il potenziale numero di posti disponibili, mentre la superficie del parcheggio a terra è molto sconnessa.
Ed ancora: nell’area di Piazza Morlacchi e nelle zone limitrofe sono stati realizzati degli interventi che ne hanno modificato radicalmente il profilo. Molti posti auto riservati ai residenti sono stati eliminati, creando un forte disagio ai cittadini di quell’area della città.
Il combinato disposto della soppressione dei parcheggi in quella zona dell’acropoli e il perdurare della situazione di criticità del parcheggio Pellini, sta creando enormi difficoltà a tutta la cittadinanza.
In ragione di tale quadro e degli annunci fatti dall’Amministrazione, Zuccherini ha interrogato l’Esecutivo per sapere:
-perché persistano ritardi nell’iniziare i lavori di riqualificazione al parcheggio di Via Pellini; -come si intende affrontare la problematica dell’accesso delle persone nell’area di Piazza Morlacchi e di San Francesco al prato, in virtù degli importanti attrattori presenti;
-se ci sono delle novità per quanto riguarda l’individuazione delle aree di sosta e parcheggio per i residenti di questa area del centro storico.
L’assessore Margherita Scoccia ha riferito che il proprietario del parcheggio Pellini (oggi Saba) ha manifestato la volontà di procedere con l’intervento di riqualificazione: i lavori dovrebbero partire intorno al mese di febbraio 2023 previa concessione dell’autorizzazione paesaggistica. Al termine la struttura potrà contare su un incremento di 30 stalli.
Per ciò che concerne, invece, il piano della sosta nell’area di piazza Morlacchi, conseguente ai lavori di pedonalizzazione effettuati, l’assessore ha rimarcato che con delibera di giunta del luglio 2022 si è provveduto ad una riorganizzazione degli stalli con una compensazione in favore dei residenti. Ed infatti in piazza Ferri sono stati destinati ai residenti 10 posti eliminando quelli a pagamento, mentre in via San Francesco (tra il civico 2 ed il 10) altri 5. In aggiunta a ciò le auto di servizio del Comune di Perugia verranno delocalizzate presso l’area dell’auditorium di San Francesco al Prato.
CONSIGLIO COMUNALE/ AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI PROTEZIONE CIVILE ALLA AEOP: INTERROGAZIONE DEI CONSIGLIERI BISTOCCHI E ZUCCHERINI (PD)E RISPOSTA DELL’ASSESSORE MERLI
La capogruppo del Pd Sarah Bistocchi ha riferito che da notizie emerse sulla stampa locale e dalle indagini della Procura della Repubblica di Perugia, risulterebbe che una associazione di Protezione civile, l’Aeop (Associazione europea operatori di polizia), durante le attività ad essa assegnate da varie amministrazioni, avrebbe ripetutamente trasceso dai propri compiti, con i propri addetti che si sarebbero camuffati da veri e propri operatori di polizia. A molti malcapitati cittadini sarebbero state contestate violazioni amministrative, addirittura con rilascio di verbale e, a volte, perfino di contravvenzioni.
In particolare l’associazione si presentava come “sezione di polizia giudiziaria, con guardie particolari zoofile”, ed era registrata in qualità di Associazione Prociv presso la Regione Umbria, che a quanto pare le avrebbe versato anche diverse decine di migliaia di euro, grazie a qualifiche mai conseguite come realtà di volontariato e di protezione civile.
Da quanto si apprende dalla stampa locale in queste settimane, l’associazione in oggetto ha pensato di difendersi dalle accuse formulate dalla procura della Repubblica (ipotizzati i reati di usurpazione di funzioni, falsità ideologica, truffa aggravata e minacce), sottolineando il buon lavoro svolto durante la loro attività, e rivendicando il riconoscimento a loro consegnato dal Comune di Perugia direttamente dalle mani del sindaco Romizi e dell’assessore Merli.
Gli istanti chiedono quindi chiarimenti:
-sul numero di assegnazioni elargite all’Aeop dal Comune di Perugia;
-se tale associazione ha mai ricevuto contributi da parte dell’Amministrazione comunale, e se sì di quale entità;
-se, a seguito delle segnalazioni ricevute, l’Amministrazione comunale ha mai effettuato dei controlli sull’attività svolta dall’Aeop nell’esecuzione degli incarichi ad essa affidati;
-se e quando il Comune di Perugia ha interrotto la collaborazione con la citata associazione.
L’assessore alla sicurezza e protezione civile Luca Merli ha spiegato che in Umbria ci sono attualmente circa 100 associazioni di volontariato di protezione civile regolarmente iscritte e riconosciute dalla regione che è competente a verificarne i requisiti.
Aeop era una di queste associazioni regolarmente presenti nell’elenco regionale.
Merli ha spiegato, successivamente, il funzionamento del sistema di protezione civile.
Ogni qual volta l’Amministrazione comunale necessita di attivare la protezione civile, attraverso la propria unità di protezione civile attiva il volontariato regionale secondo i canoni previsti dal dipartimento regionale. Vi è una certa differenza, ha spiegato Merli, tra l’utilizzo del termine invitare (consono) l’associazione e quello utilizzato nell’interrogazione (incaricare) che non appare adeguato trattandosi di libero volontariato-
Merli ha ricordato come la parte più rilevante dell’attivazione del volontariato di p.c. regionale sia avvenuto nel periodo del covid, quando la protezione civile ha svolto un incarico di indicazione nei confronti dei cittadini dei comportamenti corretti da tenere, nulla di più.
Anche Aeop in tale periodo ha partecipato dando disponibilità a farlo coi propri volontari.
La stessa Aeop peraltro ha partecipato al volontariato di p.c. anche dopo l’alluvione di villa Pitignano con i suoi operatori che, con il fango fino ai denti, hanno utilizzato la pala per ripulire le aree invase.
Quanto alle contestazioni nei confronti di Aeop, Merli ha spiegato che quando vengono attivati servizi di volontariato, il coordinamento viene svolto dalla funzione uno del servizio di protezione civile comunale che vigila sull’operato degli addetti. Quanto avvenuto nelle piazze perugine non ha nulla a che vedere con l’utilizzo di giubbotti antiproiettili o di verbali, perché nessun operatore Aeop è stato visto possederli e tantomeno usarli. Pertanto tutte le funzioni assegnate dal Comune di Perugia sono sempre state vigilate e condotte correttamente. Poi se qualcosa di irregolare è avvenuto lontano dagli occhi dei soggetti deputati a vigilare questo non è dato saperlo.
Circa i riconoscimenti economici, sono previsti da parte della regione dei benefici di legge alla protezione civile sotto forma di rimborsi-spese e permessi di lavoro; il Comune di Perugia, non essendo competente, non ha finanziato un centesimo per nessun gruppo di protezione civile.
E’ stato invece assegnato dal Comune un riconoscimento alle oltre 20 associazioni, compresa Aeop che sono state duramente impegnate nella fase della pandemia nonché a tutte le forze dell’ordine.
Le competenze diverse da protezione civile (guardie zoofile ecc.) non si sono mai intersecate con l’attività di protezione civile condotta dall’Amministrazione e sono, semmai, poste sotto il controllo della Prefettura. Infine Merli ha chiarito che, venuti a conoscenza dell’indagine della Procura, ogni rapporto con Aeop è stato interrotto.
CONSIGLIO COMUNALE/ SICUREZZA, FURTI E RAPINE A PERUGIA: INTERROGAZIONE DELLA CONSIGLIERA TIZI (M5S) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE MERLI
Leggendo le varie testate giornalistiche locali – ha detto la capogruppo del M5S Francesca Tizi – si nota come nell’ultimo periodo a Perugia si stia assistendo ad un intensificarsi di azioni criminose quali, in particolare, furti e rapine.
Prese d’assalto sono le zone più popolose della città con epicentro a Ponte San Giovanni per diramarsi in tutta la zona dei Ponti ed arrivare fino a Balanzano, Santa Maria Rossa e Montebello. Queste zone nel ponte d’Ognissanti come riportato dalla stampa locale sono state mira di furti e rapine.
La sicurezza rappresenta un aspetto molto importante del vivere cittadino e del benessere dei singoli. – Nonostante il costante lavoro delle Forze dell’ordine i fatti di cronaca mostrano come sia importante riuscire a concertare delle strategie aprendo anche tavoli di confronto tra comune e Forze dell’ordine.
Per questo Tizi interroga la giunta per sapere se si intendono aprire dei tavoli di confronto con le Forze dell’ordine per monitorare la situazione della nostra città e garantire al meglio la sicurezza dei cittadini.
L’assessore alla sicurezza Luca Merli ha spiegato che sotto il profilo operativo il confronto con le forze dell’ordine è quotidiano. Oltre a questo il Comune di Perugia è parte integrante del tavolo per l’ordine pubblico e la sicurezza intorno a cui siedono i rappresentanti di tutte le forze dell’ordine con il coordinamento del Prefetto per individuare le strategie comuni.
Sempre sulla scorta di quanto viene deciso lì, vengono poi tenuti ulteriori tavoli tecnici ove le forze dell’ordine decidono gli aspetti operativi.
In merito ai furti, Merli ha riferito che l’operazione che ha condotto all’arresto di 11 persone tempo fa è stata proprio frutto di questa strategia interforze che proseguirà ancora.
CONSIGLIO COMUNALE/ SITO ARCHEOLOGICO: INTERROGAZIONE DELLA CONSIGLIERA TIZI (M5S) E RISPOSTA DELL’ASSESSORE SCOCCIA
Tizi ha riferito di aver appreso dalla stampa del ritrovamento di un importante sito archeologico affiorato durante gli scavi per la realizzazione di un maneggio tra Sant’Egidio e Collestrada. Secondo quanto emerso si tratterebbe di una villa romana di notevole importanza, risalente al primo secolo d.C. L’importanza della scoperta emerge anche dalla decisione di sottoporre il sito a vincolo archeologico.
Tuttavia dal medesimo articolo di stampa sembrerebbe emergere la volontà di procedere al rinterramento del sito archeologico
Tizi ricorda inoltre che in data 21 giugno 2022 il Consiglio comunale di Perugia ha approvato l’odg presentato dai gruppi di maggioranza sul “Nodo di Perugia”.
Da quel poco che è dato sapere l’area in cui si trova il sito archeologico sembrerebbe coincidere con i luoghi in cui si dovrebbe intervenire per la costruzione dell’opera “Nodo di Perugia”
Per questo la capogruppo interroga la giunta per sapere:
– se sia a conoscenza di questo importante ritrovamento;
– se l’area in cui si trova il sito insiste nei luoghi in cui si dovrebbe intervenire per la costruzione dell’opera “Nodo di Perugia”;
– se corrisponda al vero la volontà di rinterrare il sito archeologico.
L’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia ha risposto spiegando che gli uffici comunali hanno appreso la notizia dalla stampa, poi confermata dal tecnico presente in cantiere. Lì, nella frazione di Sant’Egidio, infatti è stata concesso un permesso a costruire per la realizzazione di un maneggio ed un’attività agrituristica
Scoccia ha spiegato che nell’area non sono presenti vincoli, pertanto non era preventivabile l’ipotesi di rinvenire dei reperti storici.
La soprintendenza, informata dei fatti nell’ottobre 2021, ha svolto alcuni sopralluoghi, richiedendo scavi ulteriori onde verificare l’estensione del sito. E’ emerso che i reperti interessano una sola particella catastale e che non dovrebbe interferire con il tracciato del nodo di Perugia. Tuttavia su quest’ultima circostanza si riservano approfondimenti.
La volontà di interro del sito è stata confermata su richiesta della soprintendenza con finalità di protezione e dovrà essere effettuata con modalità ben precise.
CONSIGLIO COMUNALE/ BANDIERA DELLA PACE SU PALAZZO DEI PRIORI: INTERROGAZIONE DEI GRUPPI DI OPPOSIZIONE E RISPOSTA DELL’ASSESSORE GIOTTOLI
Nella seduta del Consiglio comunale del 30 novembre, i consiglieri Francesca Tizi (M5s), Sarah Bistocchi (Pd), Fabrizio Croce (Ipp) e Emanuela Mori (Italia Viva) hanno presentato una interrogazione per conoscere le ragioni della mancata esposizione della bandiera della pace sulla facciata di Palazzo dei Priori.
La consigliera Tizi ha ricordato di aver presentato al Consiglio comunale del 17 ottobre una mozione urgente per chiedere l’adesione del Comune di Perugia alla manifestazione pacifista e apartitica che si è tenuta a Roma lo scorso 5 novembre nonché di esporre sulla facciata di Palazzo dei Priori una bandiera della pace. La mozione è quindi stata sottoscritta da tutta l’opposizione in data 17 ottobre. “Dopo aver ritenuto non urgente la mozione che avevo depositato e discusso alla seduta del Consiglio comunale dello scorso 17 ottobre – ha ancora spiegato Tizi – il Consiglio comunale in data 3 novembre, a maggioranza, ha espresso voto favorevole.
“Perugia – prosegue l’interrogazione – è, come a tutti noto, il capoluogo dell’Umbria, la patria di San Francesco d’Assisi, il più grande uomo di pace di tutti i tempi. Perugia è anche la città natale di Aldo Capitini, a cui si deve, ormai 60 anni fa, la prima marcia della pace Perugia-Assisi. Perugia non può trasformarsi in una città insensibile alla richiesta di pace. Inoltre, come al momento, vista la recente evoluzione del conflitto, ancora più importante è che da Perugia provenga un messaggio di pace rivolto al mondo anche tramite il gesto simbolico dell’esposizione della bandiera della pace sulla facciata di Palazzo dei Priori”.
A rispondere per l’amministrazione è stato l’assessore Gabriele Giottoli