
(AGENPARL) – dom 13 novembre 2022 Coldiretti Calabria: No al cibo Frankestein mobilitazione contro il cibo sintetico grande
adesione dei cittadini-consumatori.
C’è da inorridire Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle
multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali
fondati sulla qualità e la tradizione” afferma il presidente della Coldiretti Calabria Franco Aceto
nel sottolineare che “la Calabria non ci sta! Daremo battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è
un futuro che non ci appartiene e da cui non ci faremo mangiare”! E’così partita la grande
mobilitazione della Coldiretti contro il cibo sintetico, anche in Calabria con la raccolta di firme su
tutto il territorio Regionale per fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro dei nostri
allevamenti e dell’intera filiera del cibo Made in Italy. La petizione potrà essere sottoscritta negli
uffici Coldiretti, nei mercati contadini di Campagna Amica e in tutti gli eventi promossi da
Coldiretti e Campagna Amica Calabria. C’è – comunica Coldirettti – una grande e convinta
adesione dei cittadini-consumatori. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti la produzione,
l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte
“senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. Prodotti che potrebbero presto inondare il
mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech. Già ad inizio 2023
potrebbero essere, infatti, introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione
in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue, mentre entro il primo semestre 2023 negli
Usa potrebbero entrare in commercio i primi prodotti sintetici. Una pericolosa deriva degli alimenti
creati in laboratorio iniziata con la finta carne della società americana Beyond Meat e sostenuta da
importanti campagne di marketing che tendono a nascondere i colossali interessi commerciali e
speculativi in ballo per esaltare invece il mito della maggior sostenibilità rispetto alle tradizionali
attività di allevamento e pesca. Gli investimenti nel campo del cibo sintetico stanno crescendo
molto sostenuti da diversi protagonisti del settore hi tech e della nuova finanza mondiale.
L’esempio più lampante è quello della carne artificiale dove solo nel 2020 sono stati investiti 366
milioni di dollari, con una crescita del 6000% in 5 anni. Per quanto riguarda la carne da laboratorio
la verità che non viene pubblicizzata è che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i
feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti
tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per
il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore, non è neppure
carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato. Ma non c’è solo la bistecca in provetta. Ci sono
esempi che hanno dell’assurdo! La società Remilk vuole poi aprire una fabbrica chimica in
Danimarca per la produzione di latte sintetico realizzato in laboratorio senza mucche. In Germania
si lavora a bastoncini di sostanza ittica coltivati in vitro senza aver mai neppure visto il mare,
mentre negli Usa si stanno buttando anche sul sushi in provetta. Quindi senza se e senza ma. a
difesa del cibo naturale!

