
(AGENPARL) – mar 08 novembre 2022 UNA RETE REGIONALE DI PUNTI DI FACILITAZIONE PER GARANTIRE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DIGITALI DEI CITTADINI
Delli Noci: “Dei presìdi di facilitazione digitale su tutto il territorio che accoglieranno servizi di assistenza per chi ha bisogno di supporto per godere dei propri diritti”
Una rete di 231 punti di accesso fisici, sia fissi che itineranti, da attivare su tutto il territorio regionale con l’obiettivo di raggiungere 183.000 pugliesi compresi nella fascia di età 18/75 per rafforzare le competenze digitali e supportare le fasce della popolazione a maggior rischio di subire le conseguenze del digital divide.
I punti di facilitazione digitali saranno ubicati preferibilmente presso spazi o centri pubblici attivati tramite diversi progetti realizzati sul territorio pugliese (ad esempio Luoghi Comuni, Community Library ecc.), presso i Centri per l’Impiego, gli URP delle aziende sanitarie, nonché presso luoghi o spazi pubblici che erogano servizi alla cittadinanza o centri di aggregazione socio-culturale.
Attraverso appositi avvisi a sportello saranno i Comuni a candidare gli spazi per l’attivazione dei punti di facilitazione digitale.
I punti dovranno essere adeguatamente attrezzati tecnologicamente e dotati di arredi per permettere lo svolgimento delle attività di facilitazione e formazione verso i cittadini.
“Nel corso degli ultimi anni – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – la Regione Puglia ha avviato un profondo percorso di trasformazione digitale, allo scopo di migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei servizi pubblici digitali ai cittadini e alle imprese. Con questo progetto, intendiamo favorire l’inclusione digitale di quanti in Puglia non hanno le competenze per accedere ai servizi pubblici online ma più in generale per formare e sostenere le fasce di popolazione a rischio di esclusione digitale.
Attraverso un disegno organico e una diffusione capillare vogliamo che le comunità locali, i quartieri, gli spazi pubblici accolgano servizi di assistenza e formazione per chi ha bisogno di supporto per godere dei propri diritti, per informarsi, per partecipare, per accedere a servizi online pubblici e privati. Aumentare le competenze digitali di chi per età, per condizioni di vita o di lavoro, per condizioni socio economiche svantaggiate non può esercitare forme di cittadinanza digitale e dunque per esempio non può attivare uno Spid o pagare online un servizio comunale o informarsi è un’azione che ci permette di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che di fatto limitano la conoscenza e determinano una discriminazione sul piano sociale, economico e culturale”.