
(AGENPARL) – ven 23 settembre 2022 Un confronto ricco di spunti e approfondimenti al XIX Convegno Annuale Nazionale del CoDAU, l’organizzazione che raggruppa i Direttori Generali di tutte le Università italiane, pubbliche, private e telematiche. Tre giornate di lavoro, con il titolo: “Tra Storia e Futuro: costruiamo l’università che ci aspetta”.
Sono intervenuti per l’apertura dei lavori Maria Cristina Messa, Ministro dell’Università e della Ricerca, la Rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, il Presidente della CRUI, Ferruccio Resta e il presidente del Codau, Alberto Scuttari.
Il governo e il ministero hanno avviato la fase di startup del Pnrr con tante risorse a tempo determinato, ma non dobbiamo lasciare il sistema a piedi nel 2026. C’è un piano straordinario, con le risorse che crescono di oltre 800 milioni nel quadriennio. Secondo elemento importante: il piano straordinario non è misura per una categoria. Le risorse, le 8mila persone che entreranno, tecnici, amministrativi e ricercatori, dovranno essere formate. Dovremo costruire una serie di profili nuovi. La missione dell’università è non insegnare pyton, a noi interessa formare persone e competenze. Abbiamo bisogno di conoscenza, laboratori, biblioteche, questo è il ruolo dell’università. Abbiamo bisogno di una formazione professionale, a cui possono sopperire nella formazione terziaria gli Its e le Academy. Loro si occupano di quell’elemento lì. Abbiamo cinquemila corsi di laurea: le serie tv sono molte di più e nessuno dei miei figli si preoccupa che siano tante. Il problema è se quei 5mila corsi intercettano le esigenze del domani. Dobbiamo avere la capacità di modificare l’offerta formativa. Le università dovranno decidere se il loro obiettivo sarà fare grandi numeri di iscritti o chiudere le triennali e puntare sui dottorati. Così il Presidente della CRUI, Ferruccio Resta.