
(AGENPARL) – mar 12 luglio 2022 RIFIUTI, OCCHI (LEGA): “IN PASSATO TROPPE PROMESSE ELETTORALI: ORA IL PD MANTENGA FEDE ALLE PROPRIE PAROLE. PER I PROSSIMI ANNI OCCORRE UN PIANO CHE TENGA CONTO DEL CONTESTO”
BOLOGNA, 12 LUG – “Il Pd si prenda le responsabilità delle promesse da marinaio fatte negli scorsi anni ai cittadini, quando era già evidente che la politica dei rifiuti zero non avrebbe funzionato. Ai territori è stato garantito che sarebbero state chiuse le discariche e i termovalorizzatori ma ciò non è mai avvenuto. Ora noi vi chiederemo di tenere fede alle vostre parole”. Così il consigliere regionale della Lega Emiliano Occhi ha commentato in aula il Piano regionale di gestione dei rifiuti e per la bonifica delle aree inquinate 2022-2027.
“E’ impossibile dare una valutazione del futuro piano senza prendere in considerazione quello vecchio: dai dati che vanno dal 2017 al 2021 emerge una costante sottostima dei quantitativi rispetto alle previsioni sia per quanto riguarda i rifiuti urbani, sia per quelli speciali che deriva da un approccio ideologico e non calato nel contesto reale” ha rilevato il leghista che, per superare la falla, ha presentato un emendamento: “Abbiamo proposto che qualora lo scostamento nella produzione di rifiuti superino la soglia del 10% rispetto al pianificato, il piano debba essere rivisto rifacendo l’iter e comunque che al 2025 debba essere fatto un check up. Questo è un freno anche per la Giunta a fare programmi irrealistici che impattano negativamente su cittadini e imprese, perché questo causa conseguenze nefaste per la nostra economia”.
Non va meglio sul piano della raccolta porta a porta e della tariffazione puntuale: “Tale modalità dà risultati superiori ma lascia molti rifiuti. Il fenomeno della dispersione non si riesce a contrastare ed è preoccupante perché causa inquinamento pesante, soprattutto legato alle materie plastiche. Abbiamo proposto emendamenti per contrastare tale fenomeno. Il cittadino, infatti, vede le città più sporche e si trova ad affrontare costi maggiori. Non ha nemmeno percepito l’utilità secondaria dei termovalorizzatori come produzione di energia e calore. Si era partiti da autonomia provinciale e poi si è passati alla regionale, ma erano state fatte promesse per tenere buoni i comitati del “no a tutto” ai quali la politica non è mai riuscita a mettere un freno” ha attaccato Occhi.
“Inoltre la norma punitiva per incentivare il passaggio a tariffa puntuale ci pare esagerata se consideriamo le difficoltà dei Comuni che dipendono dall’impostazione dei governi centrali e dalle spending selvagge che si sono susseguite dal 2011. E’ bene ricordare inoltre che in alcuni Comuni delle province di Parma e Piacenza la tariffazione puntuale non si è ancora potuta attuare in quanto è dal 2019 che le gare per l’affidamento sono bloccate a causa di un ricorso” ha ricordato.
Infine basta con lo smaltimento in discarica o transumanza dei fanghi di depurazione: “Pensare che non possano essere usati per la produzione di biogas e biometano è da paleolitico. Occorre sfruttare al massimo questa potenzialità, soprattutto in un momento storico come l’attuale” ha concluso Occhi.
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