
(AGENPARL) – mer 29 giugno 2022 Lugo, 29 giugno 2022
Unione: emergenza siccità, entrano in vigore
le ordinanze dei sindaci contro gli sprechi
Dalle 8 alle 21 vietato usare l’acqua dell’acquedotto per lavare l’auto e innaffiare
È inoltre sempre vietato riempire piscine private e fontane ornamentali
Nei nove Comuni della bassa Romagna sono entrate in vigore alcune ordinanze per far
fronte all’emergenza siccità in corso e contenere quanto più possibile i consumi idrici.
Entra in vigore il divieto di utilizzare acqua potabile proveniente dall’acquedotto
pubblico tra le 8 e le 21 per il lavaggio di aree cortilizie e piazzali, il lavaggio
domestico di veicoli a motore e l’innaffiamento dei giardini, orti e prati (si può
innaffiare nelle ore notturne, riducendo sensibilmente l’evaporazione e dunque gli
sprechi).
È inoltre vietato l’impiego di acqua dell’acquedotto per il riempimento di piscine di
privati cittadini a uso domestico, fontane ornamentali, vasche da giardino e il
funzionamento di fontanelle a getto continuo; sono altresì vietati ogni spreco e
abuso in genere della risorsa idrica.
Le ordinanze resteranno in vigore fino al 21 settembre, salvo eventuale proroga o
deroga.
In caso di mancato rispetto delle disposizioni potranno essere applicate sanzioni
amministrative da 25 a 500 euro.
Le ordinanze sono state emesse alla luce della situazione generale: all’inizio del 2022
si è evidenziata una carenza sostanziale e generalizzata della risorsa idrica nei settori
idropotabile e irriguo, con ricadute anche ambientali (paragonabile ai periodi siccitosi
del 2003 e 2017), mentre nella prima metà di giugno il calo delle precipitazioni è stato
del 62% rispetto alla media del mese.
Le temperature nel mese di maggio sono state molto elevate (il mese di maggio del
2022 è stato il terzo più caldo dal 1961) e quelle della prima metà di giugno
mediamente superiori, con punte prossime ai massimi assoluti del 1991 e 2020.
Le previsioni meteorologiche rimangono stabili, con la presenza di un anticiclone che
porterà a un ulteriore aumento di temperature, con punte massime intorno ai 37 gradi
nelle pianure. Le portate fluviali, anche del fiume Po (da cui proviene l’acqua del Canale
emiliano romagnolo che attraversa la Bassa Romagna), sono in diminuzione e le
portate medie mensili parziali di giugno risultano inferiori alle medie storiche del periodo
di riferimento in tutto il territorio regionale.