
(AGENPARL) – gio 12 maggio 2022 Territori ed ecosistemi di innovazione per la transizione 4.0  Iadevaia, Resce
SINAPPSI | Connessioni tra ricerca e politiche pubbliche | Anno XI n. 3/2021 | Rivista quadrimestrale dell’INAPP
(DEI)
che, sviluppando e
rete di
(DIH)
come strumento
il collegamento tra ricerca e industria (Commissione
europea 2016). Parallelamente, in diversi Paesi europei
supporto alle imprese principalmente basata sui Digital
Competence Center
to pensato secondo un approccio incrementale con
unico digitale (
one-stop-shop
te promuovendo lo sviluppo delle conoscenze e delle
competenze (Commissione europea 2017).
business model
Il processo di individuazione degli EDIH è ancora in corso. In Italia, a seguito dell’Avviso pubblico del 17/08/2020 del MISE
consapevolezza di ricoprire un ruolo strategico
per promuovere la trasformazione digitale delle
ma considerando l’intero ecosistema, inteso
devono contribuire al successo delle tecnologie e
alla realizzazione delle persone all’interno di una
diversa concezione del lavoro, del quale fanno parte
accademia, pubblica amministrazione”
promotori proprio della costruzione di questo
ecosistema che, valorizzando quanto già esistente in
digitalizzazione dell’industria europea (Commissione
quadro per la ricerca e l’innovazione
Horizon Europe
interamente al digitale,
Digital Europe
, nel cui
ambito un ruolo centrale è assegnato alla creazione
(EDIH)
, che, ad
integrazione e supporto dei DIH, avranno il compito
digitali (Commissione europea 2019b; 2021)
cerca, in una comparazione a livello europeo, di
strategico in termini di tecnologie, di specializzazione,
livello territoriale e di collaborazione tra pubblico e
creazione degli European Digital Hub.
DIH in Europa
Per favorire e facilitare la collaborazione tra i DIH
europei, la Commissione europea ha promosso la
creazione di un catalogo che comprende 676 Digital
anche da strumento di promozione e di scambio di
esperienze e modelli.
La piattaforma, messa a disposizione da parte
della Commissione europea e alla quale ci si
accredita su base volontaria, vuole essere una
sorta di ‘registro’ dei poli di innovazione digitale,
che raccoglie un set di informazioni pertinenti
fornite come autodichiarazione da parte degli
hub. Lo scopo del catalogo è supportare il
networking dei Digital Innovation Hub e fornirne
una panoramica in Europa.
dello Sviluppo economico, in collaborazione con Unioncamere, ha lanciato il Portale nazionale per l’innovazione e la
l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese.
dell'UE; in transizione 75-90%; più sviluppate >90%).
Ad integrazione di tali informazioni, sono fornite
logo seppur alimentato dalle autodichiarazioni delle
aziende
implementato un dataset che ha permesso di proce
dere alle opportune interrogazioni, di cui di seguito si
riportano le principali evidenze.
Per quanto concerne la distribuzione territoriale, i
sono Spagna, Italia, Germania e Francia.
Il ranking non muta anche se si considerano i 381
Se si considera la distribuzione per NUTS2
, la
presenza dei DIH è molto frastagliata e non ricalca
troviamo regioni più sviluppate come Cataluña
(21), Rhône-Alpes (13) e regioni meno sviluppate
come l'Andalucía (16) e come Paesi la Lituania
regioni più sviluppate come l’Emilia-Romagna (10),
la Lombardia (9) e il Veneto (7) e regioni meno
sviluppate come la Campania (6).
Se si considera, invece, l’incidenza in base alla
popolazione, calcolando la distribuzione pro capite
bra riscontrarsi in piccoli territori dinamici o a bassa
zione dell’indicatore), ma anche in questo caso non
sembra seguire la canonica distribuzione del PIL.
Ad esempio nel caso italiano, pur confermandosi
il dinamismo delle regioni del Nord-Est nella proli
ferazione di DIH per abitante (Provincia autonoma
di Trento=1×135.930; Provincia autonoma di Bol
zano=1×135.930; Friuli Venezia Giulia=1×302.604;
Emilia Romagna=1×445.945), alcune regioni del
Sud (Basilicata=1×558.587; Campania=1×956.715;
Puglia=1×993.882) registrano una migliore di
Figura 1. Distribuzione territoriale DIH pro capite per NUTS2
Fonte: elaborazione degli Autori su
(consultazione 23/04/2021)
Fonte: elaborazione degli Autori su
(consultazione 23/04/2021)
vqEvDg lEqkgrp
A…Dfl sDsF5oEf
ruqE4 4qgH
prtvl o4fDgrqE4
dB4 ( rrvDqvE4o cihu >trp h3)3)
dB3 ( eFoo. rsDt4vErq4o
dBI ( iq stDs4t4vErq
Volendo indagare se ci sia un nesso tra la
distribuzione dei DIH con altre variabili territoriali
sono stati calcolati diversi indici di correlazione
(tabella 1). La distribuzione assoluta di DIH per
NUTS2 è stata confrontata con 29 indici selezionati
in base alla valenza sull’innovazione e lo sviluppo
territoriale. In particolare, un sottogruppo di
20 indicatori tratti dall’
European and Regional
Innovation Scoreboards
2021 che, elaborando
dati da più fonti, definiscono insieme ad altri
indici un indicatore di sintesi sull’innovazione
e 9 indicatori tratti direttamente dalla banca dati
regionale di Eurostat
Da questa prima analisi emerge un grado di
correlazione
che non si rivela mai ‘forte’ ma che
oscilla tra ‘debole’ e ‘moderato’. n interessante,
però, notare come cresca quando la correlazione
dei DIH si misuri prima con il PIL locale (?=0,47)
poi con la presenza sul territorio di imprese in
microimprese (?=0,65) e di imprese ad alto tasso
di crescita (?=0,62). La correlazione con gli indici
di innovazione appare prevalentemente ancora
debole, forse complice il grado ancora non molto
alto di maturità tecnologica sviluppato presso i DIH,
Se si considera la distribuzione dei DIH per
agroalimentare (236).
la maggior parte dei DIH dichiara di fornire servizi
brokeraggio, networking (514), la promozione di
La correlazione indica la tendenza che hanno due variabili (X e Y) a variare insieme, ovvero, a covariare. In questo caso è stato
Quale grado di correlazione si assume: se 0 < | ? X Y | < 0,3 ? correlazione ‘debole’; se 0,3 < | ?XY| 0,7 ? correlazione ‘forte’
Technology readiness levels (TRL), Horizon 2020. Work Programme 2018-2020 General Annexes
, Extract from Part 19 –
Commission Decision C(2017)7124 (e successive decisioni).
servizi è quella maggiormente opzionata per i DIH in
corso di preparazione.
Se si considerano i DIH dal punto di vista della
Internet
of Things
Un’importante informazione che fornisce il
portale è il livello di maturità tecnologica tramite le
del livello di disponibilità tecnologica (TRL) è una
come strumento per valutare la maturità delle
sistemi complessi e oggi rappresenta uno standard
et al.
che promuovono la ricerca e l’innovazione come il
programma Horizon 2020
. Essendo una scala, a
Osservazione dei principi fondamentali
, che
coincide con la ricerca fondamentale di base, alla
ricerca tecnologica applicata (TRL2
Formulazione di
, TRL3
Prova sperimentale
e TRL4
Validazione in laboratorio del
) allo sviluppo sperimentale supportato
Validazione tecnologica in ambito industriale
Dimostrazione della tecnologia in ambito
industriale
, TRL7
, TRL8
grado TRL9
Dimostrazione completa del sistema in
che corrisponde alla fase
Tabella 1. Indici di correlazione per livello territoriale NUTS2 tra il n. di DIH e altri indicatori
Fonte
Indicatori con i quali è stato calcolato l’indice di correlazione del numero di DIH
per NUTS2
correlazione
Grado di correlazione
0,33
Moderato
0,42
Moderato
0,20
0,37
Moderato
0,25
0,16
0,19
0,25
-0,04
0,11
0,14
0,25
0,34
Moderato
0,19
0,32
Moderato
0,13
0,20
0,11
0,18
0,11
Eurostat
0,18
0,10
0,20
R&D personnel and researchers
0,34
Moderato
Employment in technology and knowledge-intensive sectors
0,47
Moderato
0,47
Moderato
Business demography by size class – Total size
0,60
Moderato
Business demography by size class – Size 1-9
0,65
Moderato
Business demography and high growth enterprise
0,62
Moderato
(consultazione 23/04/2021), Eurostat e
rnDC4 n5 rg4 Csqrnl4pF opnvsCr CnEqnprDs
p4qrDEf sEv tskDvsrDnE
hsp>4r DEr4kkDf4EC4
cDfDrsk hsrspDrv Cqq4qql4Er
CCC4qq rn esEvDEf sEv gEt4qrnp n4svDE4qq o4ptDC4q
rDqDnEDEf sEv orpsr4fv c4t4knol4Er 5np sqDE4qq4q
gECsBsrnpGsCC4k4psrnp qsoonpr
lp4yCnlo4rDrDt4 q4pD4q opnvsCrDnE
AnEC4or tskDvsrDnE sEv opnrnrvoDEf
Cusp4E4qq Cp4srDnE
dvsCsrDnE sEv q>Dkkq v4t4knol4Er
AnkksBnpsrDt4 n4q4spCgq
dCnqvqr4l BsDkvDEfF qCnsrDEfF Bpn>4psf4F E4runp>DEf
olH…
doH y gE op4ospsrDnE
do( y eskkv no4psrDnEsk
Fonte: elaborazione Autori su
(consultazione 23/04/2021)
Fonte: elaborazione Autori su
(consultazione 23 /04/2021)
grls4rBrspv E4 psssvp rlC,
EkkslgrFG qEBgr> rlC nvpqElr>,
la distribuzione percentuale per TRL, dalla quale
si evince una concentrazione maggioritaria
intorno alla TRL6
che presenta una media del 14%, e le TRL
5 e 7 che presentano entrambe una concentrazione
media del 13%. Per quanto concerne il grado TRL9
che dovrebbe rappresentare la fase di lancio della
tecnologia
T9 – Distributed ledger technology
, di
al 10%; questo potrebbe spiegare la debole
correlazione tra DIH e gli indici di innovazione
Francia) è possibile individuare il posizionamento
(di cui si considerano solo i primi 8 maggiormente
S19 – Manufacture of machinery and equipment
confermando lo storico ruolo del nostro Paese quale
specialized supplier.
Entrambi i Paesi presentano,
. L’Italia, inoltre, è l’unica
e una bassa in
SP9 – Incubator/
accelerator support
e in
and prototyping
Dal punto di vista delle tecnologie, l’Italia
e bassa in
as a service and service architectures
dove invece
Fonte: elaborazione Autori su
(consultazione 23 /04/2021)
dEr4pE4r n5 rgDEfq
CprD5DCDsk DEr4kkDf4EC4
Df vsrsG vsrs sEskFrDCqG vsrs gsEvkDEf
oDlsksrDnEG lnv4kkDEf sEv vDfDrsk ruDEq
rDprsskG ssfl4Er4v sEv 4vr4Ev4v p4skDrF
AFB4p ogFqDCsk qFqr4lq
dEr4psCrDnE r4CgEnknfD4q
on5rusp4 sq s q4ptDC4 sEv q4ptDC4y
o4EqnpF qFqr4lq
Aknsv CnlosrDEf
CvvDrDt4 lsEs5sCrspDEf
AFB4p q4CspDrF
gnBDkDrF . enCsrDnE Bsq4v r4CgEnknfD4q
dEr4pE4r q4ptDC4q
CvtsEC4vG np gDfg o4p5nplsEC4y
gDCpn,EsEn 4k4CrpnEDCq
AnllsEDCsrDnE E4runp>q
h4u l4vDs r4CgEnknfD4q
sEv DlsfDEf r4CgEnknfD4q
Bsq4v lsEs5sCrspDEf
oCp44Eq sEv
vDqoksF r4CgEnknfD4q
ipfsEDC sEv
kspf4 sp4s 4k4CrpnEDCq
Ccv B rhhs lneodpglidh
CcC B Ai noendodpgli
Technologies| Technology Readiness Level (TRL)
Basic principles observed and reported
TRL3
formulated
in laboratory environment
in relevant environment
System/subsystem model or prototype
Actual system proven through successful
Cyber physical systems
Distributed ledger technology
Industrial biotechnology
Internet of things
Internet services
Laser based manufacturing
Micro/nano electronics
Nanotechnology
New media technologies
Organic and large area electronics
Photonics and imaging technologies
Screens and display technologies
Sensory systems
Virtual, augmented and extended reality
Fonte: elaborazione Autori su
(consultazione 23/04/2021)
Una sezione del portale è dedicata anche agli
prossimo ciclo di programmazione 2021-2027. Nel
una concentrazione superiore al 5% per Paese,
L’analisi della concentrazione delle frequenze
dei candidati EDIH evidenzia alcune conferme
e alcune novità rispetto ai DIH. Per quanto
riguarda i Paesi, oltre a una redistribuzione
sul ranking che proietta l’Italia al primo posto,
vediamo l’affacciarsi di nuovi Paesi come la
Polonia e il Portogallo. Se si considerano i
settori si conferma al primo posto
Manufacture
of machinery and equipment
, altri settori
si confermano tra le prime posizioni (
Other
Manufacturing
Agriculture and food
), si
affacciano poi nuovi settori (quali
Mobility
-incl. Automotive
Public administration
), altri
retrocedono come
Education
. Sulle tecnologie
perde il primato
Internet of Things
a favore di
Artificial intelligence
Big data, data analytics,
data handling
e si affacciano tecnologie come la
Cyber security
Advanced, or high performance
computing
. Infine, per quanto concerne i servizi
offerti la maggiore concentrazione si registra
ancora una volta
Ecosystem building, scouting,
brokerage, networking
con una crescita di
Access
to Funding and Investor Readiness Services
e una
conferma di
Education and skills development
Fonte: elaborazione degli Autori su
(consultazione 23/04/2021)
orientamento, consulenza e formazione), non
delle imprese e del territorio in cui operano.
Numerosi sono gli studi che hanno analizzato
e dell’innovazione, allo scopo di evidenziarne
imprese e gli stakeholder territoriali. Nell’ambito
ricordiamo quello della tripla elica (Hetzkowitz e
Leeydersdorf 1995) in base al quale il territorio
dell’innovazione risulta dall’integrazione tra
imprese, che rappresentano la dimensione interna
dimensioni esterne legate all’humus territoriale
(Isfol e Richini 2015). Altri studi, partendo da
Fonte: elaborazione degli Autori su
(consultazione 23/04/2021)
iBnufBvtur5 of EBvD>n5ry Bn4 5qu>pE5nt
ioC>l>ty (>nvl. CutoEot>v5)
ltD5r iBnufBvtur>ng
Cgr>vultur5 Bn4 foo4
nuCl>v B4E>n>strBt>on
Crt>f>v>Bl >nt5ll>g5nv5
>g 4BtB, 4BtB BnBlyt>vs, 4BtB DBn4l>ng
hnt5rn5t of tD>ngs
AyC5r s5vur>ty
s>rtuBl, BugE5nt54 Bn4 5Gt5n454 r5Bl>ty
p>EulBt>on, Eo45ll>ng Bn4 4>g>tBl tF>ns
C4vBnv54, or D>gD p5rforEBnv5 voEput>ng
dvosyst5E Cu>l4>ng, svout>ng, Crok5rBg5,…
Cvv5ss to eun4>ng Bn4 hnv5stor o5B4>n5ss p5rv>v5s
d4uvBt>on Bn4 sk>lls 45v5lopE5nt
r5st>ng Bn4 vBl>4Bt>on
Aonv5pt vBl>4Bt>on Bn4 prototyp>ng
c>g>tBl iBtur>ty Css5ssE5nt
CFBr5n5ss vr5Bt>on
AollBCorBt>v5 o5s5BrvDs
hnvuCBtorHBvv5l5rBtor support
s>s>on>ng Bn4 ptrBt5gy c5v5lopE5nt for us>n5ss5s
CoCnBries >5D
ecBors >4D
Aechnologies >5D
ervices provided >5D
nell’ambito del nuovo programma
Digital Europe
L’approfondimento è stato realizzato analizzando
del catalogo europeo
(composizione del partenariato ed eventuali
partnership territoriali);
realizzate.
et al.
Nell’ambito di ciascuna dimensione considerata,
Per ciascun modello individuato sono state de
svolta nell’ambito del DIHnet.eu Project
individuata, sono state selezionate alcune best
e Resce 2019; Iadevaia
et al.
Figura 3. DIH secondo tre dimensioni di analisi
Fonte: elaborazione degli Autori
per la comparazione internazionale.
Di seguito, per ciascuna delle tre dimensioni
considerate, si riportano le evidenze emerse.
territoriali
dall’altro ha determinato una proliferazione di forme
Dall’analisi emerge che in Italia l’organizzazione
degli hub non solo varia in maniera rilevante, ma
maggiore collaborazione tra organizzazioni e territori.
interesse per le modalità di governance e di
connessione con il territorio.
A1 – DIH CON UN CENTRO DI COORDINAMENTO A
LIVELLO REGIONALE E ANTENNE TERRITORIALI
provinciale, in risposta alle richieste delle imprese
locali di essere accompagnate nel percorso di
coordinata.
coordinamento centrale e antenne periferiche, per
et al.
(2020) e Miörner
et al.
esigenze delle imprese locali.
Radicamento locale e predisposizione ad azioni di
supporto ‘sartoriali’, anche grazie al coinvolgimento
Consolidamento delle interazioni territoriali tra
rende più agevole l’innovazione specie presso le
micro e PMI.
di fuori della regione per acquisizione maggiori
risorse e competenze.
Necessità di favorire il collegamento al network
dei Competence center nazionali ed europei.
DIH LOMBARDIA
dia, conta tra i partner le rappresentanze provinciali
dell’associazione, una grande impresa e due univer
sità (Politecnico di Milano e Università di Bergamo).
one to one
con le imprese), accompagnamento all’autovaluta
zione della maturità digitale, orientamento verso
l’ecosistema dell’innovazione.
territoriali (rappresentate dalle 7 associazioni
imprese e ricerca. Il DIH è collegato anche al Centro
di competenza MADE Competence center Industria
imprese private, 4 università e 1 ente pubblico.
IP4FVG FRIULI VENEZIA GIULIA
RTO pubblico/privata da AREA Science Park, ente
pubblico nazionale di ricerca e di sviluppo di
processi di innovazione, che ha integrato i servizi
PMI e un ITS. Opera a livello nazionale rivolgendosi
servizi di orientamento, costruzione di ecosistemi,
digitale, supporto allo sviluppo di strategie, test e
sviluppo delle competenze.
e operatori pubblici che opera secondo un modello
Hub & Spoke, dove l’hub è lo snodo centrale di una
tecnologica: DiEX (Advanced manufacturing), Data
BIONANONET DIH (Austria)
austriaca specializzata in Key Enabling Technologies
e nanotecnologie. Il DIH ha assunto la forma di
una fondazione e opera a livello internazionale
rivolgendosi a start up, PMI, MidCaps, grandi
pubbliche (livello regionale e nazionale), 10 imprese
e sicurezza, tecnologie sensoriali e sostenibilità),
da università, centri di competenza tecnologica,
start up e anche organi di governo nel campo
sanitario) che funge da centro di raccordo e di
scambio di conoscenze.
A2 – DIH CON PARTECIPAZIONE DI ENTI ISTITUZIONALI
TERRITORIALI
Nascono come strutture di supporto al sistema
pubblico, al fine di sostenere la competitività
delle imprese di un dato territorio regionale,
rappresentando l’interfaccia tecnico-operativa
per l’attuazione delle politiche regionali (es.
S3) e nazionali previste nell’ambito del Piano
Impresa 4.0.
integrazione funzionale di nuovi servizi verso
ecosistemi territoriali 4.0.
Supportano le amministrazioni locali nella
ai processi di innovazione e nella individuazione
regionale.
Promuovere una maggiore integrazione tra
Sviluppare una maggiore apertura a collaborazioni
interregionali e internazionali.
PIATTAFORMA REGIONE TOSCANA IMPRESA 4.0
Promossa dalla Regione Toscana, nasce nel 2016,
nell’ambito della Strategia regionale RIS3 come
pubblico a supporto delle imprese sulle materie
del trasferimento e dell’innovazione tecnologica,
della formazione tecnica e universitaria e del
lavoro. Comprende organismi di ricerca pubblici
e di ricerca applicata, il sistema della formazione
regionali Nanotecnologie/Nuovi Materiali e
della collaborazione dei Centri tecnologici regionali.
servizi, PA).
n un modello di hub unico basato sulla creazione
di un polo regionale dell’innovazione digitale e su un
quale la rete formale interagisce con le associazioni
ed europeo.
DIH BELLUNO (Veneto)
network Veneto DIH. Si rivolge prioritariamente a
zi di sensibilizzazione e informazione, accompagna
mento all’autovalutazione della maturità digitale,
orientamento verso l’ecosistema dell’innovazione,
formazione e sviluppo delle competenze. In media
Anche questo DIH rappresenta un modello unico
del Comune di Feltre e del Consorzio dei Comuni BIM
Pubblica amministrazione locale nella consapevolezza
che sia necessario costruire intorno all’impresa 4.0
del bellunese, un territorio montano, dove
l’innovazione tecnologica può rappresentare uno dei
come il patrimonio ambientale e la qualità della vita
(Iadevaia e Resce 2019).
DIH TVT INNOVATION (Francia)
esempi di DIH promossi da amministrazioni
pubblici nazionali o locali. Un esempio è il DIH
TVT coordinato da Toulon Var Technologies (TVT),
un’organizzazione senza scopo di lucro creata nel
nell’area del Var e nella regione Sud Provence Alpes
Côte d’Azur (SUD PACA).
all’interno di un’unica organizzazione: sviluppo
dell’area metropolitana e sostegno all’innovazione
delle imprese; sviluppo sostenibile dell’economia
Aerospazio. Fa parte dell’hub l’area metropolitana
2018 e comprendente 12 Comuni che si sono
loro sul piano socio-economico.
Una seconda dimensione lungo la quale variano
In Italia la maggior parte dei DIH operano a li
vello regionale e sono prevalentemente quelli di
‘antenne’ sul territorio (associazioni provinciali),
lato la dimensione regionale consente una maggio
più facile accesso all’ecosistema regionale dell’in
(Kalpaka
et al.
competenze ed esperienze dall’esterno della re
le all’interno per poterla esportare al di fuori. Per
nazionale o europea.
B1 – AREA INTEGRATA /MACROREGIONE
riferimento ad aree che comprendono più regioni o
di rispondere anche alle evoluzioni dei sistemi
nuova concezione del territorio che non viene più
meccanismi di cooperazione tra territori simili
culturali ed economiche.
Maggiore cooperazione tra stakeholder per far
sovrapposizioni e sprechi.
i bisogni delle imprese del territorio e allocare le
ER SMILE DIH
(SMART MANUFACTURING INNO
VATION FOR LEAN EXCELLENCE CENTER – DIGITAL
INNOVATION HUB)
Promosso nel 2017 dall’Università di Parma, è
un’organizzazione pubblico/privata di cui fa parte
l’Unione parmense degli industriali. Si rivolge
Industria 4.0, supporto nell’accesso alle agevolazioni
formazione.
Primo esempio in Italia di hub che fa riferimento
a un’area integrata formata dalla regione Emilia-
Romagna e dalle province di Pavia, Cremona,
Mantova, La Spezia, Massa Carrara e Livorno, un’area
casa, della moda, del food e del biomedicale.
B2 – AMBITO NAZIONALE
della DEI: università, centri di ricerca e tecnologia,
incubatori e acceleratori di impresa, cluster
secondo il loro precedente programma di ricerca, di
di lavoro per concentrare maggiormente gli sforzi
verso la digitalizzazione (Miörner
et al.
2019).
per l’innovazione a livello nazionale e internazionale,
dopo averle sperimentate a livello locale.
Maggiore capacità di networking tra imprese che
a livello nazionale e internazionale.
Rischio di focalizzarsi su grandi imprese e di non
cogliere esigenze delle piccole imprese locali.
imprese e PMI che operano a livello locale.
ASTER DIH EMILIA ROMAGNA
Coordinato da ART-ER (ex Aster), un consorzio
senza scopo di lucro composto dalla Regione Emilia-
sul territorio emiliano-romagnolo (università, RTO,
centri di formazione, associazioni industriali).
maturità digitale, sviluppo di strategie aziendali, test
e sviluppo delle competenze.
La peculiarità del DIH è quella di aver messo in
dal Piano nazionale Industria 4.0 su impulso delle
Camere di commercio) che rappresentano gli snodi
territoriali di maggiore prossimità con le imprese,
con il competence center BI-REX che opera a livello
Commissione europea), di cui il DIH è membro.
DIH FCAI – CENTRO FINLANDESE PER L’INTELLIGENZA
ARTIFICIALE (
il Centro di competenza creato all’interno dell’ente
di ricerca tecnica VTT della Finlandia. n un’organiz
zazione pubblica composta da università, grandi
n un ecosistema a livello nazionale nato per l’at
centri di competenza, ecosistemi ICT e AI, consen
tendo anche a imprese di dimensioni minori e ope
zione della tecnologia AI.
B3 – AMBITO EUROPEO/INTERNAZIONALE
internazionale e che vedono al loro interno la
territorio, università e centri di ricerca e di eccellenza.
network europei di servizio alle imprese e alla ricerca.
Maggiore capacità di monitorare l’evoluzione
potendo cogliere meglio le opportunità per lo
CINECA CONSORZIO INTERUNIVERSITARIO
Organizzazione pubblica coordinata da Cineca
tà e della ricerca) e di cui fanno parte anche la Regio
ne Emilia-Romagna, ENI e alcune start up. Opera a
ri, bevande e tabacco, fabbricazione di macchinari
L’ampiezza della rete creata lo annovera tra i prin
nali, consentendo alle imprese, specie PMI, di accedere
niversità di Bologna, uno dei centri di competenza per
l’Industria 4.0.
SMACC – SMART MACHINES AND MANUFACTURING
CENTER (
n un hub focalizzato sulla ricerca e sui servizi nei
di ricerca VTT e dall’Università di Tampere.
esempio di come la proiezione a livello internazionale,
europei a cui le imprese del territorio possono
variano nel loro approccio, nella necessità di trovare
e di creazione di consapevolezza alla cultura
promozione dello sviluppo di soluzioni tecnologiche
all’avanguardia. Il modo in cui questo equilibrio
sul ruolo svolto dal DIH nella regione.
L’analisi ha evidenziato che i DIH hanno focus
anche per soddisfare le diverse esigenze regionali.
(per es. S3) per favorire lo sviluppo economico
di un dato territorio. Tra le varie specializzazioni,
su competenze e formazione.
C1 – DIH CON FOCUS SETTORIALE O TECNOLOGICO
Hanno spesso sede all’interno di università e/o di
altre università anche a livello internazionale. Sono
territoriale.
imprese e tra queste e il mondo della ricerca e
dell’innovazione, a sviluppare la capacità di fare rete,
Rappresentano un ponte tra impresa, università
trasferimento tecnologico che favorisce la
creazione di nuova occupazione; consentono alle
imprese di accedere a laboratori e strumentazioni,
delle imprese, favorire la creazione di incubatori
e sviluppo.
le competenze e l’organizzazione del lavoro, ecc.;
grado di costruire un ecosistema 4.0 basato su
locali, centri per l’impiego, centri di ricerca
e tecnologiche per promuovere la capacità
di un territorio.
tecnologico della meccatronica MEDIS, su impulso
e privata. Rappresenta l’unico caso in Italia di DIH
unico hub europeo operante nel Sud Italia. Oltre a
favorire il trasferimento di tecnologie digitali verso
imprese a qualunque livello di maturità digitale,
MedisDih promuove il coinvolgimento del territorio
nazionali e regionali di innovazione digitale con
anche per l’integrazione tra ricerca e formazione.
allo sviluppo delle competenze.
Polonia
pea I4MS-ICT come network di imprese coordinato
Networking Center, con la partecipazione di univer
sità, imprese e agenzie di sviluppo. Si rivolge alle
A livello europeo, il DIH è delegato dal Ministero
della Scienza al Future Internet Forum promosso
dalla Commissione europea e focalizzato sulla
la digitalizzazione. A livello nazionale, il DIH ha
livello regionale, ha collaborato alla strategia
di specializzazione intelligente della regione
Wielkopolska e la strategia di sviluppo di Poznan 2030.
C2 – DIH CON UN FOCUS SU COMPETENZE E
FORMAZIONE
delle competenze. Non solo formazione tecnica
vision e di una strategia aziendale e formazione di
imprese nell'analisi dei fabbisogni professionali e
dalle trasformazioni tecnologiche.
le imprese.
istruzione superiore/alta formazione/imprese.
Creare un legame anche con le università e altri
DIH BELLUNO (Veneto)
Per la descrizione cfr precedente punto A2.
integrazione tra sistema dell’istruzione/formazione e
anche universitari (grazie al collegamento con l’Univer
start up. Il legame tra mondo dell’istruzione e quello
dell’impresa è realizzato nell’ambito di un tavolo tecni
mazione digitale, aprire un dialogo con le università e
la scuola, calibrare meglio le competenze dei giovani.
ADVANCED MANUFACTURING DIH (Lituania)
Ne fanno parte università, agenzie di sviluppo,
amministrazioni pubbliche e PMI.
Ha sviluppato un ampio programma di
formazione sulle tecnologie digitali, formando più di
un percorso di formazione che coinvolge non solo
produzione e dello sviluppo), ma anche le aziende
hanno la possibilità anche di conoscere le novità nel
Dal 2016 ad oggi i DIH hanno avuto modo
consapevolezza di ricoprire un ruolo strategico.
Si stanno facendo promotori di quell’ecosistema
necessario a supportare le imprese nella transizione
e colmare le eventuali carenze di sistema, pertanto,
et al. 2020).
trasversale delle informazioni rilevate nell’ambito
sviluppo futuro, anche in previsione della prossima
temente nascono da collaborazioni pubblico-pri
talmente giovani, si sviluppano su esperienze
incrementale. Potrebbero trovare ulteriore gio
che di sviluppo e di promozione dell’innovazione
di un territorio (ad esempio la strategia di specia
lizzazione intelligente), nonché di promuovere,
auspicato dalla Commissione;
la maggiore presenza sul territorio di imprese,
performance di crescita, l’aggancio però alla
crescita complessiva dell’innovazione nei territori
sembra ancora debole con molta probabilità a
causa del percorso di sviluppo delle tecnologie
che nella maggior parte dei casi ancora non ha
la maggior parte dei DIH opera a livello
regionale o nazionale (in Italia rappresentano
il 71%), anche se c’è una tendenza ad ampliare
locale, ma con una proiezione a livello nazionale
sembrerebbe rappresentare un elemento
all’interno di una singola regione, riducendo
duplicazioni di servizi, favorendo la messa in
comune di risorse e di conoscenze e garantendo
economie di scala;
alla digitalizzazione della PA), nonostante
pensare che il nuovo Programma Digital Europe
stanzia oltre 7 miliardi di euro per accrescere
pubbliche amministrazioni e imprese). Pertanto,
capacità dei DIH di ampliare i loro servizi anche
alle autorità pubbliche e osservare in che modo
la maggior parte dei DIH si basa principalmente
fund raising
di diversa derivazione europea
ma in questa fase iniziale hanno necessità di
La rete dei DIH ha raggiunto un livello di
maturità prima dell’avvento della pandemia,
sulle nuove esigenze. L’emergenza sanitaria per il
ha comportato una conseguente crisi economica e
state chiare alcune tendenze che incidono sugli
Se da un lato la crisi ha determinato un contestuale
alcuni processi di innovazione che possono
rappresentare un’opportunità per ripensare gli
trasformazione del business. La rete di DIH in
collaborazione con i competence center ha
focalizzato queste nuove esigenze ridisegnando la
missione di supporto alle imprese con l’integrazione
dei processi interni di fabbrica e di
supply chain)
e l’elaborazione di nuovi modelli e logiche di
necessità di facilitare il
matchmaking
all’interno
connessioni tra ricerca accademica, start up e
un’opzione, ma è una scelta obbligata e il percorso
imprese è necessario oltre ad essere strategico.
L’evoluzione dei DIH manifesta una capacità degli
operatori e dei territori di organizzarsi ed evolversi
secondo un approccio incrementale partendo
da esperienze locali, sedimentando il know how
Digital Europe
. Considerato
il forte radicamento regionale è auspicabile un
Contrordine, compagni,
Milano, Rizzoli
Commissione europea (2021),
Bruxelles Commissione europea (2016),
Comunicazione della Commissione. Digitalizzazione dell’industria europea.
Cogliere appieno i vantaggi di un mercato unico digitale,
Commissione europea (2019a),
markets,
Bruxelles
Commissione europea (2019b),
Bruxelles
Commissione europea (2017),
Report June 2017, Bruxelles
ecosistema dell’innovazione e intervento pubblico,
Milano, Franco Angeli
based economic development,
EASST Review,
Professionalità Studi,
Professionalità Studi,
Isfol, Richini P. (a cura di) (2015),
I libri del Fondo sociale europeo n.204, Roma, Isfol
Kalpaka A., Sörvik J., Tasigiorgou A. (2020),
Miörner J., Kalpaka A., Sörvik J. e Wernberg J. (2019),
Olechowski A., Eppinger S. D., Joglekar N. (2015), Technology readiness levels at 40: A study of state of the art use,
2015 Proceedings of PICMET ‘15: Management of the Technology Age, pp.2084-2094
Unioncamere (2016),
Rapporto 2015,
Valeria Iadevaia
I lavoratori maturi nel
processo di digitalizzazione dell’industria italiana
(parr. 3.1, 3.3, 3.4); Iadevaia, Resce (2019),
Ecosistemi 4.0, Digital
Professionalità Studi
Massimo Resce
Hub. Competence Center e circolazione delle competenze,
Professionalità Studi
Territori ed ecosistemi di innovazione per la transizione 4.0  Iadevaia, Resce
SINAPPSI | Connessioni tra ricerca e politiche pubbliche | Anno XI n. 3/2021 | Rivista quadrimestrale dell’INAPP

