(AGENPARL) – mar 12 aprile 2022 Riforma del Codice dei contratti pubblici
Busia, Anac: “Delega al Governo troppo generica
Arretramento su clausole sociali e suddivisione in lotti”
“La Delega al governo per riscrivere il nuovo Codice degli Appalti è troppo generica. E le deleghe generiche sono deleghe in bianco, rischiano di far fare un passo indietro”. E’ quanto ha dichiarato il presidente dell’Autorità Anticorruzione Giuseppe Busia stamane in audizione alla Commissione Ambiente della Camera. “Occorre mantenere nella riforma un’idea unitaria di Codice degli appalti. Gli operatori hanno bisogno di certezza del diritto”.
Il Presidente di Anac ha sottolineato come il testo Delega costituisce un arretramento anche per quanto riguarda la suddivisione in lotti degli appalti e l’accesso agli stessi delle piccole e medie imprese. “Oggi è un obbligo, salvo deroga in casi eccezionali. Nel nuovo testo diventa opzionale rendendo più difficile l’accesso alle piccole imprese agli appalti, facendo dell’unico affidatario un monopolista, che poi distribuisce in subappalto”.
Busia ha insistito sulle clausole sociali all’interno del Codice degli Appalti e sui criteri di sicurezza. “Efficienza e rapidità degli appalti vanno unite a legalità. Il ruolo di Anac come soggetto regolatorio diventa fondamentale al riguardo”. Ha poi richiamato l’attenzione sui rischi di un eccesso di deregulation e di affidamenti senza gara: “La trasparenza nell’assegnazione degli incarichi non rallenta le procedure” – ha detto Busia. “Favorisce, invece, la scelta degli operatori migliori”.
Infine il Presidente di Anac ha richiamato l’importanza della Qualificazione delle stazioni appaltanti, a cui l’Autorità sta lavorando insieme alla Presidenza del Consiglio all’interno della Cabina di regia; e ha sottolineato il ruolo centrale che nell’appalto svolge la progettazione. “Il tempo investito nella progettazione è tempo ben speso” – ha detto Busia – “Nella riforma del Codice vanno inseriti elementi più precisi al riguardo. E’ importante che vi sia da parte della stazione appaltante la definizione del fabbisogno, perché è lì che si focalizza qual è il bisogno pubblico da soddisfare”. Da ultimo ha ribadito la richiesta di Anac che venga definito nelle gare di appalto un regime costante di aggiornamento dei prezzi.
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