
Perugia: Curatore fallimentare utilizza stesso studio legale per cause fallimento e famiglia. Intenta causa non fondata e perde. Conflitto di interesse? O interesse al conflitto? Ah a saperlo!
(AGENPARL) – Roma, 11 novembre 2021 – La Legge n. 420/1998 ha introdotto nel codice di procedura penale italiano una modifica che stabilisce, all’art. 11, comma 1, un particolare regime di deroga agli ordinari criteri che fissano la competenza per territorio.
I procedimenti in cui un magistrato assume la qualità di persona sottoposta ad indagini, di imputato ovvero di persona offesa o danneggiata dal reato, che secondo le norme di questo capo sarebbero attribuiti alla competenza di un ufficio giudiziario compreso nel distretto di corte d’appello in cui il magistrato esercita le proprie funzioni o le esercitava al momento del fatto, sono di competenza del giudice, ugualmente competente per materia, che ha sede nel capoluogo del distretto di corte di appello determinato dalla legge.
Attualmente la legge fissa in modo rigido i distretti di Corte di Appello, per quel che attiene questa comunicazione, nel seguente modo:
dal distretto di Roma al distretto di Perugia; dal distretto di Perugia al distretto di Firenze.
Pertanto, il distretto di Perugia riveste ed impatta, proprio per la sua competenza sulle valutazioni dei magistrati che esercitano nella Capitale d’Italia, un importantissimo ruolo.
La notizia interessante è che è stato scoperto un Curatore che si serve dello stesso studio legale per le cause del fallimento e di famiglia, intentando per il fallimento una causa non fondata che ha perso, arrecando solo nocumento alle casse del Fallimento.
Appare alquanto inopportuno che il curatore fallimentare utilizzi lo stesso studio legale per le cause del fallimento e quelle della famiglia.
A tal proposito è stata inviata una lettera al Presidente del Tribunale di Perugia e al Procuratore della Repubblica presso il tribunale ordinario di Perugia.
Chi è interessato può fare istanza di accesso agli atti in Tribunale di Perugia.