CATANZARO “‘L’uomo si distrugge con la politica senza princìpi, col piacere senza la coscienza, con la ricchezza senza lavoro, con la conoscenza senza carattere, con gli affari senza morale, con la scienza senza umanità, con la fede senza sacrifici’. Mentre cerco le parole per spiegare a quanti il 26 gennaio 2020 hanno avuto fiducia in me, consegnandomi – attraverso il proprio voto – l’onore e l’onere di combattere con la mia professionalità ed il mio entusiasmo, i miei valori e i miei principi, che intendo rimettere nelle loro mani quel mandato senza ritentare la battaglia per un seggio in Consiglio regionale, mi vengono in mente quelle di Gandhi. Una figura ben più autorevole e coraggiosa della mia”. È questo l’incipit della nota con la quale Libero Notarangelo, consigliere regionale uscente del Pd, annuncia il suo ‘no’ alla candidatura. “Perché – si chiede Notarangelo – ho scelto di candidarmi nel 2020 ben conscio che la politica non era il mio mondo? Semplice: per contribuire a fare della Calabria una regione “normale”. Prima di tutto una regione dove viene garantito il diritto alla cura, dove le grandi professionalità del settore sanitario hanno a disposizione nel pubblico dei posti letto, delle strumentazioni, dei budget per curare e prevenire, per occuparsi della salute di tutti, senza distinzione di ceto e censo. Una regione che non brucia il proprio patrimonio boschivo, lasciando divorare dalle fiamme la storia ambientale e la salubrità dell’aria, assestando un ulteriore colpo ad una terra che frana nell’incuria del dissesto idrogeologico. Una regione dove i piccoli borghi – patrimonio identitario da valorizzare – non restano isolati a causa di una rete infrastrutturale disastrata, dove le strade si asfaltano solo se passa il Giro d’Italia, dove la manutenzione è un fatto ordinario prima di tutto per la sicurezza degli automobilisti. Una regione dove prevale il merito, e non l’appartenenza a gruppi ed a caste camuffate da associazioni o club che pensano ad auto conservarsi e godono nell’incensarsi per la propria magnanimità”. (News&Com)
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