
REGGIO CALABRIA L’inchiesta che ha portato agli arresti di oggi era partita dal tentativo di estorsione subito il 2 agosto 2017 dalla impresa Paeco. s.r.l., azienda lucana impegnata nella riqualificazione del quartiere Ravagnese. Gestita dai fratelli Parisi, anche loro indagati, la società di Garaguso, in provincia di Matera, si era aggiudicata, per un importo di 3milioni e 240mila euro, l’appalto per il collegamento viario sulle golene del torrente Sant’Agata, tra la superstrada Jonica e la zona sud di Reggio Calabria. Uno dei responsabili della tentata estorsione sarebbe stato Gaetano Tomaselli, già coinvolto nell’inchiesta “Teorema-Roccaforte”. Monitorando gli operai in cantiere, gli investigatori hanno scoperto che i rappresentati della “Paeco Srl” hanno cercato di interessare esponenti della criminalità organizzata reggina, per far fronte alla richiesta estorsiva mediante “aggiustamenti interni”, tipici degli ambienti mafiosi. Uno di questi sarebbe stato Emilio Angelo Frascati, figlio dell’imprenditore Antonino Frascati, già condannato per mafia, e ritenuto in grado di intercedere con i vertici della cosca Libri per risolvere la questione estorsiva. (News&Com)