
CATANZARO Manomettevano plichi e buste che avevano fra i destinatari anche i detenuti della casa circondariale di Catanzaro, prima ancora che la corrispondenza venisse presa in carico dal personale del carcere. Un’attività illecita che andava avanti da almeno due anni, realizzata da cinque dipendenti dell’Ufficio Postale di Catanzaro. Li hanno scoperti gli agenti dell’articolazione regionale della Calabria del Nucleo investigativo centrale (Nic) della Polizia penitenziaria, che ha contestato loro i reati di truffa, false attestazioni in atti pubblici e peculato. (News&Com)