
CATANZARO “La giornata è composta di 24 ore – evidenzia Magorno -. La politica ogni tanto pretende di farla diventare di 72. Chi ha tempo non aspetti tempo. I sindaci calabresi quello che possono fare oggi lo hanno fatto ieri. Per i precari calabresi quello che dovrebbe essere fatto fra qualche mese deve essere fatto oggi”. “Nella missiva avevo avvisato il presidente – aggiunge ancora il senatore – che in alternativa sarei stato costretto a valutare negativamente l’intera manovra finanziaria, non avendo io i normali strumenti e le prerogative delle procedure parlamentari, strozzate dal voto di fiducia”. “La Calabria – afferma Magorno – non può essere schiacciata e umiliata , non può essere abbandonata, non può essere derisa e oltraggiata. Non è possibile offendere oltre l’intelligenza dei calabresi calpestandone la dignità”. “I calabresi – prosegue – non chiedono con il cappello in mano favoritismi legislativi. I calabresi rivendicano diritti e per quanto mi riguarda, eserciterò , come del resto ho sempre fatto , tutte le mie funzioni e metterò in campo tutte le mie energie per tutelarli”. “Lo faccio alla luce del sole – sottolinea Magorno – e lottando in prima linea con il coltello tra i denti e a viso aperto. Non sono un ascaro, non agisco nell’ombra, non frequento salotti, non siedo nei circoli illuminati, non rappresento poteri , non sono ostaggio di logiche politiche , lavoro solo per la terra che amo”. (News&Com)