
CATANZARO “Il passato ci insegna che una classe politica, conservatrice e preoccupata di difendere lo ‘status quo’ – ha sostenuto Magorno – è capace solo di scrivere le pagine più brutte della nostra storia sia a livello nazionale che regionale.Il futuro ci sollecita a lanciare un segnale di grande maturità e coerenza, dando dimostrazione di avere nel cuore e nella mente solo ed esclusivamente il bene e la crescita della nostra Nazione e quindi anche della Calabria”. “Pertanto, proprio per tutelare fino in fondo i diritti dei calabresi – ha spiegato – sono mio malgrado costretto a votare no al Decreto Calabria. Se votassi il testo del Decreto Calabria, così come è stato modificato nei lavori parlamentari alla Camera, tradirei me stesso, la mia gente, le mie radici, la mia storia, i miei ideali”. “Questo Decreto – ha sostenuto Magorno – doveva rappresentare una svolta per la sanità in Calabria. Questo Decreto doveva esaltare il ruolo dei sindaci, invece li umilia e contemporaneamente li manda in prima linea a mani nude”. (News&Com)