
CATANZARO “Ma la Usb non si arrende alla burocrazia dei commissari – rilanciano gli esponenti provinciali del sindacato – continueremo la nostra battaglia per salvare i lavoratori dal baratro della migrazione per un posto di lavoro e dalla disoccupazione, oltre ad avere un sistema efficiente come la cardiologia per curaci. Abbiamo chiesto al governo un intervento, visti i miliardi stanziati per la sanità ( 9 mlr) al fine di eliminare prima di tutto il divario tra le regioni, ed avere dei dispositivi medici e sanitari adeguati, con disponibilità di organico, ed infrastrutturali eccellenti con particolar riguardo ad una risposta assistenziale adeguata dell’assistenza territoriale, oltre a quella ospedaliera, come il S.Anna Hospital una struttura di prossimità che negli anni ha mostrato nel complesso una buona capacità di risposta e di ‘tenuta’ per la salute dei cittadini”. “Una prossimità – aggiungono – che va intesa come vicinanza ai bisogni dei cittadini, creando servizi integrati e incentrati sul bisogno della persona e della comunità, attraverso percorsi di specificità come la cardiologia al primo posto al mondo per mortalità, coinvolgano attori sanitari che sul campo hanno meritato di continuare a curare la gente. Questa situazione risulta ancora di più inaccettabile e incomprensibile alla luce dei diversi interventi da parte del ministero della Salute e della Conferenza delle Regioni che hanno garantito parte rilevante delle risorse a favore del sistema sanitario accreditato”. “Se chi dirige oggi la sanità vuole smantellarla, con tutti i lavoratori dentro – conclude la nota – che sono il corpo vivo della struttura Sant’Anna, insieme agli utenti, ha sbagliato regione. Non faremo pagare ai cittadini le conseguenze di queste scelte scellerate, come abbiamo fatto noi come Usb con l’occupazione della piazza al centro della città, domani i lavoratori si riuniranno in assemblea collettivamente con Usb, per decidere le azioni da intraprendere per scongiurare la chiusura del presidio ma soprattutto per trovare le soluzioni per far si che il servizio possa essere garantito con continuità”. (News&Com)