
REGGIO CALABRIA “Chiedo scusa e dico grazie. In un mondo in cui, soprattutto in politica, la colpa è sempre di qualcun altro, sento il bisogno di chiedere scusa quando sbaglio come nel caso della pioggia di ieri”. Così Giuseppe Falcomatà sindaco di Reggio Calabria su quanto accaduto ieri a seguito delle forti precipitazioni che hanno interessato la città creando disaggi ai cittadini. “Certo, era un evento inatteso – scrive sulla sua pagina facebook Falcomatà – la protezione civile regionale aveva diramato un’allerta gialla mentre poi sono caduti 60 mm d’acqua in poche ore e noi ci siamo fatti trovare impreparati. Ma questo giustamente ai cittadini non interessa, perché io sono il sindaco e la responsabilità di quello che accade in città è comunque mia”. “Ai cittadini – aggiunge poi il sindaco – non interessa, e non deve interessare, perché una strada si allaga e perché i tombini saltano. Per un cittadino, come è giusto che sia, una strada non si deve allagare e i tombini non devono saltare. Adesso la situazione si sta normalizzando grazie al pronto intervento dei nostri ragazzi di Castore, Avr, Idroreghion, all’instancabile assessore Rocco Albanese e ai vigili del fuoco”. “Noi però dobbiamo ripensare questa città – annuncia Falcomatà – dobbiamo ripensare a un sistema di smaltimento delle acque meteoriche tra le due fiumare del Sant’Agata e del Calopinace ormai insufficiente e sottodimensionato; occorre rivedere la nostra superficie di suolo ormai quasi totalmente impermeabile; occorre lavorare insieme con senso di responsabilità”. “Finché non lo faremo – conclude – saremo comunque responsabili, a prescindere”. (News&Com)