
(AGENPARL) – Roma, 06 maggio 2020 – «Odio contro gli imprenditori e contro gli artigiani, con il desiderio non esplicitato di vederli chiudere al più presto. È l’unica spiegazione della norma contenuta nel decreto Cura Italia che prevede la responsabilità penale del datore di lavoro per contagio da Covid-19. Una norma assurda e inedita per quanto riguarda una malattia infettiva, l’ennesima dimostrazione che chi, a sinistra, ha queste trovate, non ha mai messo piede in un’azienda. In questa fase a tutte le aziende interessa solo una cosa: riaprire in sicurezza. E nel farlo sono molto più responsabili dello Stato. Nessun imprenditore vuole che si sviluppi un focolaio nella sua fabbrica. Tuttavia, come ripetono i medici, il rischio zero non esiste: ci si può ammalare di Covid 19 e nessuno è in grado di dimostrare con certezza dove lo si contrae. Sulla base di un dubbio, però, si potrà ora distruggere le imprese che, oltre a essere responsabili sul piano penale, dovranno anche fare i conti con premi assicurativi più alti. Alla luce di provvedimenti del genere, l’unica risposta sensata parrebbe essere quella di chiudere e di portare i libri in tribunale. Fortunatamente le realtà produttive italiane sono più forti dell’odio ideologico di quanti sono al governo». È quanto dichiara Roberto Caon, deputato di Forza Italia.