
(AGENPARL) – Roma, 02 marzo 2020 – A quanto apprende Agenparl da fonti ben informate, domani ad uno dei 150 tavoli aperti al Mise si discuterà della questione Semitec.
Già in un precedente articolo avevamo scritto che al di là dei soliti “caffè” dove vengono solo decise le date delle prossime riunioni, non si è conclude nulla, nonostante ci fosse una soluzione operativa individuata dallo stesso fondo IGI Investimenti Group nel corso della riunione del 13 febbraio ultimo scorso.
La soluzione per rilanciare la società e salvaguardare i livelli occupazionali era quella di assegnare, all’interno dello stesso gruppo industriale IGI Investimenti, alcune commesse di lavoro – peraltro già aggiudicate.
In un recente comunicato stampa Igi Investimenti aveva detto che nel dicembre 2019 erano state sequestrate, in via del tutto immotivata, le azioni della Manitalidea Spa.
Una situazione di stallo che sta ostacolando il percorso di ristrutturazione e rilancio della Semitec srl.
Per un accordo positivo domani al Mise, fonti vicine al grande Gruppo industriale, spiegano che domani chiederanno nuovamente le commesse già aggiudicate – come Grandi Stazioni (gruppo Ferrovie dello Stato) ed Ater (Regione Lazio) per poter rilanciare Semitec, e non faranno licenziamenti se verranno date gli appalti già assegnati.
In particolare il caso Manitalidea Spa potrebbe essere emblematico per trovare gli strumenti idonei affinchè grandi gruppi industriali non vengano espropriati delle loro aziende e la formula non può che essere quella attuata per il caso della Banca Popolare di Bari, dove alla nomina commissariale è seguita una rapida nomina di un DG del settore.
In un periodo di crisi e di forti tensioni sociali legati ai livelli occupazionali desta meraviglia che gruppi industriali così complessi vengano gestiti da commercialisti e avvocati sorteggiati dal Mise senza alcuna esperienza gestionale, da qui l’immobilismo anche nell’attribuzione di semplici commesse – peraltro già aggiudicate – alla Semitec.
Sono dei pericolosi precedenti e stalli industriali che stanno compromettendo seriamente il rilancio delle aziende in crisi e che dovrebbe far riflettere visto che minano i rapporti di fiducia dei dipendenti in attesa degli stipendi da mesi.
Servono soluzioni costruttive e decisioni necessarie ed urgenti per dare una continuità industriale e non le classiche soluzioni italiane che sono quelle degli ammortizzatori sociali per le aziende in crisi.
L’incontro di domani sarà una tappa fondamentale per questa importante vertenza che vede il rilancio della Simetec all’ordine del giorno al MISE.