
REGGIO CALABRIA La delicata indagine svolta dai carabinieri di Taurianova sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi e con l’ausilio di personale specializzato nell’ascolto di vittime di violenza, aveva consentito di identificare l’autore del grave reato e trovare puntuali riscontri alla denuncia del minore, raccogliendo gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, che consentivano l’emissione e esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere, nel marzo 2019. Nel gennaio 2020, tuttavia, il Tribunale di Palmi assolveva l’imputato, in quanto, pur riconoscendo come avvenuti i fatti ricostruiti, non veniva riconosciuta la violenza costrittiva o l’induzione in danno del minore, valutando l’evento come un rapporto essenzialmente consensuale e revocando la misura cautelare. (News&Com)