
CATANZARO Al fine di dissimulare gli accordi illeciti, per alcuni dei prestiti usurai sia la vittima che l’usuraio avevano stipulato delle scritture private di compravendita di automezzi con le quali veniva falsamente documentato che l’indagato apportava capitali nell’impresa della vittima partecipando, in tal modo, all’acquisto di autocarri utilizzati per l’attività imprenditoriale. Altra modalità con cui l’indagato concedeva i prestiti alla vittima era quello del “cambio assegni”. Attraverso tale sistema la vittima rilasciava un assegno post-datato all’usuraio il quale, come contropartita, forniva somme in denaro contante equivalente all’importo facciale del titolo, decurtato della quota di interessi. (News&Com)