
(AGENPARL) – mar 05 aprile 2022 Clima, Lancini (Lega), Bruxelles non sacrifichi le nostre aziende sull’altare dell’ideologia green
“I veri inquinatori risiedono fuori dall’Europa”
Strasburgo, 5 apr – “L’Ue contribuisce oggi per circa l’8-9% delle emissioni globali di Co2 e la percentuale potrebbe ridursi al 5-6% nel 2030. Green Deal e pacchetto ‘Fit for 55’ sono una sorta di rivoluzione industriale con l’obiettivo delle zero emissioni, ma le precedenti rivoluzioni erano determinate dalla necessità di rispondere a una crescita del mercato, mentre la neutralità al 2050 è imposta dal legislatore. Se tale iniziativa non sarà affiancata da sostegno alle aziende, incentivazione agli investimenti e rafforzamento delle misure di contrasto al carbon leakage, si rischia di compromettere irrimediabilmente la competitività di settori strategici dell’industria manifatturiera europea, senza al contempo garantire risultati climatici a livello globale. ll raddoppio del tasso di assorbimento della Market Stability Reserve è una delle misure introdotte senza adeguata giustificazione che mirano ad aumentare artificialmente il prezzo della Co2, già aumentato negli ultimi 2 anni, con conseguenti maggiori costi per famiglie e imprese. Devono essere messe in pratica misure efficaci per contrastare fenomeni di tipo speculativo nel mercato del carbonio, che danneggia indebitamente gli operatori del sistema ETS. Fondamentale diventa il rafforzamento dell’art. 29 sulle fluttuazioni di prezzo dei certificati Co2. In un contesto internazionale instabile con seri rischi di approvvigionamento energetico e costi in aumento, queste iniziative rischiano di danneggiare la competitività delle nostre imprese, mettendo a rischio posti di lavoro, quando i veri inquinatori risiedono fuori dall´Europa”.
Così in una nota Danilo Oscar Lancini, europarlamentare della Lega, componente della commissione Ambiente.