
(AGENPARL) – Roma, 12 marzo 2020 – Ciatti: “Preoccupante aumento delle richieste di aiuto. Fenomeno in crescita del 20% annuo”. Famiglie indebitate fra i 20 e 50mila euro; aziende costrette a restituire fino a 200 mila euro. A causa del diffondersi del Covid-19, che rischia di trasformarsi oltre che in una tragedia umana in recessione economica, se il Governo non attuerà in tempi brevi politiche a sostegno delle aziende, promuovendo al contempo aiuti concreti alle famiglie, l’Ambulatorio Antiusura Onlus prevede un’allarmante crescita dei prestiti in nero. “La nostra struttura – spiega l’avvocato Luigi Ciatti, presidente dell’associazione che dal 1996 sostiene gratuitamente vittime di sovra-indebitamento e usura – in questi giorni ha ricevuto un preoccupante aumento delle richieste di aiuto economico e legale. Le giuste norme restrittive, imposte per rallentare il dilagare del Covid-19, hanno accentuato le difficoltà economiche già presenti in molti settori del Paese: temiamo che il blocco totale annunciato ieri sera dal premier Conte, anche se necessario per la salute pubblica, possa peggiorare la situazione. In particolare, artigiani, commercianti e liberi professionisti stanno subendo i contraccolpi di quanto sta accadendo. Temiamo che l’assenza di entrate possa portare questi soggetti a ricorrere al prestito usuraio, condannandoli al baratro.” Nel recente decennio di crisi economica, il fenomeno del prestito in nero è cresciuto esponenzialmente: i fallimenti delle aziende e alcuni indicatori social sono stati un chiaro segnale di un rapporto fra privati, famiglie e criminalità. Secondo dati dell’Ambulatorio Antiusura le somme per le quali si indebitano le famiglie sono passate da alcune migliaia di euro a cifre che oscillano fra i 20 e i 50 mila euro. Per le aziende, invece, a causa delle poche denunce, non si possono fornire numeri precisi ma, facendo proiezioni dai dati disponibili, si calcola che le cifre da restituire alla malavita si aggirino intorno ai 200.000 euro per ditta, mentre il rischio usura cresce del 20% ogni anno. “Questo quadro già disastroso – sottolinea il presidente Ciatti – viene aggravato ora dai mancati ricavi che favoriscono l’azione degli usurai, come accadde in passato in occasione di altre crisi internazionali. Per questo motivo, bisogna rafforzare gli strumenti di aiuto alla popolazione e far sapere alle persone che esistono i fondi di prevenzione per l’usura, fondamentali per affrontare le difficoltà del momento, rimanendo nella legalità.”
Recentemente, la Regione Lazio ha Presentato un bando da 500 mila euro, senza scadenza, per sostenere le vittime di usura, con indennizzi a fondo perduto fino a 20mila euro per ogni singolo caso, mentre dal 2002, l’Ambulatorio Antiusura gestisce i Fondi di Prevenzione del Ministero del Tesoro e gli speciali Fondi antiusura previsti dalla Legge Regione Lazio n. 14/2015. che consentono l’accesso al credito legale a tutti quei soggetti che, trovandosi in difficoltà economiche, non sono in grado di ottenere prestiti dalle banche. Tra le altre iniziative lanciate recentemente, si ricorda che l’Ordine degli Avvocati di Roma si è impegnato, su segnalazione del proprio OCC, a informare i cittadini cui è stata dichiarata l’inammissibilità della propria domanda ex L. 3/2012, dell’esistenza di una convenzione con l’Ambulatorio Antiusura quale possibile strumento risolutivo di problematiche economiche. “In questo momento – conclude l’avvocato Ciatti – bisogna assolutamente arginare la crisi economica, sostenendo con tutti i mezzi la popolazione. Temiamo che il Coronavirus possa segnare un ulteriore balzo in avanti dell’usura. Esistono gli strumenti per denunciare l’usura e risolvere i problemi di sovraindebitamento, unica arma nelle situazioni di crisi economica.”