
(AGENPARL) – Wed 10 September 2025 *Punto di Teleconduzione, la Regione Umbria convoca Enel e sindacati ad una
ricognizione puntuale degli impianti idroelettrici. L’assessore Thomas De
Luca: “Deliberato gruppo di lavoro per verifica rigorosa delle concessioni”*
(aun) – Perugia, 10 settembre 2025 – Un’azione decisa in risposta alla
chiusura del Punto di Teleconduzione di Villa Valle, annunciata
unilateralmente da Enel e prevista entro la fine di settembre. Dando
seguito a quanto dichiarato pubblicamente durante il presidio dello scorso
5 settembre, la Giunta regionale dell’Umbria su iniziativa dell’assessore
Thomas De Luca ha deliberato la costituzione di un gruppo di lavoro che
avrà il compito di svolgere una ricognizione completa delle grandi
derivazioni idroelettriche, verificando puntualmente lo stato di sicurezza
e di corretta manutenzione ai sensi dei disciplinari e degli atti di
concessione, nonché degli atti aggiuntivi. Particolare attenzione sarà
rivolta al buon regime degli affluenti Velino e Nera e del Lago di
Piediluco, oltre che agli impianti e alle opere idrauliche ad essi
collegati.
Il gruppo di lavoro sarà ampiamente rappresentativo e vedrà la
partecipazione degli assessori all’energia, all’ambiente e allo sviluppo
economico, dei direttori e servizi regionali competenti (Rischio idraulico,
Protezione Civile), delle organizzazioni sindacali, dei concessionari e dei
Comuni e Province di Terni e Perugia. A testimonianza del valore strategico
di questa iniziativa, sono stati invitati a partecipare anche il Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministero dell’Ambiente e della
Sicurezza Energetica, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy,
l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale e le Prefetture
di Terni e Perugia. Il coordinamento del gruppo sarà affidato all’assessore
regionale all’energia e all’ambiente.
“Il Posto di Teleconduzione di Terni è un centro nevralgico che monitora
sette grandi dighe e circa cinquanta opere idrauliche minori nel complesso
bacino Tevere-Nera, la perdita del suo know-how specialistico rappresenta
un rischio significativo non solo per la gestione delle emergenze –
dichiara l’assessore regionale Thomas De Luca – la sua chiusura compromette
un presidio irrinunciabile per la sicurezza idraulica, ambientale ed
energetica dell’intera Umbria. Il lago di Piediluco e gli effetti della
variazione idrometrica, costituiscono l’esempio lampante di come lo
sfruttamento idroelettrico possa causare un grande impatto sulle comunità
locali. Difendere il territorio umbro, a maggior ragione in un contesto di
fragilità degli ecosistemi causati dalla crisi climatica ambientale, resta
una delle nostre priorità”.
Gli uffici dovranno verificare il rispetto dei quantitativi di acqua da
rilasciare a valle ai sensi dei disciplinari di concessione. “Questa
verifica sarà rigorosa – sottolinea l’assessore De Luca – qualora
necessario, non esiteremo ad attivare la prescrizione di un rilascio di
maggior portata. La piena aderenza agli accordi è essenziale per la tutela
del delicato equilibrio idrogeologico del nostro bacino e per garantire la
corretta gestione di una risorsa vitale per la nostra comunità”.
L’iniziativa si inserisce in una visione più ampia della Regione Umbria,
che già con la DGR n. 30 del 22/01/2025 ha avviato il percorso per la
costituzione di una società mista pubblico-privato che mira a
riappropriarsi della gestione degli impianti per la produzione e
distribuzione di energia idroelettrica. “Questa delibera – conclude De Luca
– è la prova tangibile della nostra determinazione a garantire un futuro
sicuro e prospero per l’Umbria, con una gestione delle risorse che sia
realmente a beneficio della nostra comunità”.
*//nelle immagini la manifestazione che si è svolta venerdì scorso presso
il punto di Teleconduzione Enel*