
La NATO ha invocato l’articolo 4 del Trattato del Nord Atlantico in seguito alla violazione dello spazio aereo polacco da parte di droni provenienti dalla Bielorussia. La decisione è stata presa su richiesta di Varsavia, che ha sollecitato l’Alleanza Atlantica ad avviare consultazioni immediate per discutere le possibili risposte all’incidente.
Il portavoce del governo, Adam Szlapka, ha confermato l’attivazione del meccanismo in un’intervista al canale televisivo Polsat e successivamente in un messaggio pubblicato sul social network X.
Gli articoli 4 e 5 del trattato rappresentano due pilastri fondamentali della difesa collettiva:
- l’articolo 4 prevede la possibilità per un Paese membro di richiedere consultazioni quando ritiene minacciata la propria sicurezza o integrità territoriale;
- l’articolo 5, invece, stabilisce che un attacco armato contro uno Stato membro è considerato un attacco contro tutti i Paesi dell’Alleanza, autorizzando una risposta collettiva.
La mattina del 10 settembre, il Comando operativo delle forze armate polacche ha reso noto di aver abbattuto diversi droni penetrati nello spazio aereo nazionale. Parallelamente, è in corso la ricerca dei relitti per raccogliere prove dell’incursione.
Il Primo Ministro polacco Donald Tusk ha denunciato che, nella notte tra il 9 e il 10 settembre, sono state registrate 19 violazioni aeree, tutte attribuite a droni provenienti dalla Bielorussia. Tre di essi sono stati abbattuti.
Come misura precauzionale, le autorità polacche hanno temporaneamente chiuso lo spazio aereo in alcune regioni del Paese, inclusa l’area che ospita l’aeroporto Chopin di Varsavia.
La decisione di invocare l’articolo 4 riflette la crescente preoccupazione di Varsavia per la sicurezza dei propri confini orientali e sottolinea il rischio di un’ulteriore escalation nella regione.