
(AGENPARL) – Wed 27 August 2025 Nota dei consiglieri regionali di opposizione sulla sanità
(Acs) Perugia, 27 agosto 2025 – “Le dichiarazioni del
vicepresidente della Giunta regionale Tommaso Bori, secondo cui
durante il governo del centrodestra e civici in Umbria i concorsi per
infermieri sarebbero andati deserti, sono prive di fondamento e
rappresentano l’ennesimo tentativo di riscrivere la realtà a fini
propagandistici”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali di
opposizione Donatella Tesei, Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora
Pace, Paola Agabiti, Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia),
Laura Pernazza, Andrea Romizi (Forza Italia) e Nilo Arcudi (Tesei
presidente – Umbria Civica).
“Nel periodo in cui abbiamo governato l’Umbria – spiegano i
consiglieri regionali di centrodestra e civici -, sono stati banditi
concorsi pubblici che hanno portato all’assunzione a tempo
indeterminato di centinaia di infermieri. Va ricordato il concorso del
2020, pubblicato sulla gazzetta ufficiale numero 26 del 31 marzo 2020,
per 325 posti di collaboratore professionale sanitario – infermiere
– cat. D, bandito da Asl Umbria 2 e Azienda ospedaliera di Terni. I
posti erano così distribuiti: 298 presso l’Asl Umbria 2 e 27 presso
l’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni. L’anno successivo sono
stati ampliati i posti di 223 unità, fino ad arrivare a 548 nuove
assunzioni. I candidati sono stati 9.000, di cui 1.270 sono risultati
idonei: altro che concorsi deserti come sostiene Bori. A queste
assunzioni vanno aggiunti ulteriori bandi e procedure straordinarie,
in particolare nel contesto dell’emergenza pandemica, che hanno
consentito l’immissione di 250 infermieri, garantendo il
potenziamento immediato degli organici per fronteggiare la crisi
sanitaria. Si tratta di un contingente significativo, che si è
sommato alle altre assunzioni, andando a rafforzare sensibilmente il
sistema sanitario regionale e garantendo continuità e qualità dei
servizi”.
“È inoltre doveroso ricordare – proseguono i consiglieri di
opposizione – che lo stesso concorso unificato per 124 posti da
infermiere, indetto dall’Azienda ospedaliera di Perugia e pubblicato
in gazzetta ufficiale il 22 aprile 2025, ha visto la sua
programmazione avviata interamente durante il nostro governo. Già il
23 giugno 2023, nel Ptfp 2023–2025 dell’Azienda ospedaliera di
Perugia, era stato certificato il fabbisogno di nuovi infermieri, e il
2 luglio 2024, con nota regionale, veniva formalizzata la scelta
dell’Azienda ospedaliera di Perugia come capofila della procedura.
Con l’insediamento della nuova giunta regionale a dicembre scorso,
il percorso già tracciato è stato semplicemente portato a compimento
con la delibera del 27 marzo 2025 dell’Azienda ospedaliera di
Perugia e la successiva pubblicazione del bando. A ulteriore conferma
di questo percorso, la stessa Azienda ospedaliera di Perugia, con la
delibera numero 474 del 12 aprile 2024, aveva adottato in via
definitiva il Piano del fabbisogno di personale 2024–2026, che
autorizza nuove assunzioni e stabilizzazioni di personale sanitario.
Il Piano, approvato dalla Regione Umbria con Dgr numero 305 di aprile
2024, prevede per il triennio un consistente rafforzamento degli
organici, tra cui 22 nuovi infermieri già nel 2024, oltre a 24
stabilizzazioni, più ulteriori reclutamenti di Oss, tecnici sanitari
e altre figure professionali. Un atto che testimonia come le basi per
le nuove assunzioni e per il concorso unificato fossero state poste
proprio durante il governo del centrodestra e civici”.
“Durante il quinquennio scorso – sottolineando i consiglieri di
opposizione – la sanità umbra ha conosciuto un piano di assunzioni e
stabilizzazioni senza precedenti, capace di rafforzare gli organici e
restituire dignità a una categoria fondamentale per il buon
funzionamento del sistema sanitario pubblico. La narrazione di Bori
non è solo falsa, ma offensiva verso i tanti infermieri che hanno
vinto regolarmente un concorso pubblico durante gli anni di governo
del centrodestra e civici, e che ogni giorno garantiscono cure e
assistenza ai cittadini umbri. I dati – concludono – certificano che
abbiamo sempre difeso e valorizzato il servizio sanitario regionale,
scegliendo di puntare sugli infermieri e sul personale sanitario come
pilastro del diritto alla salute in Umbria”. RED/dmb
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80688
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