
(AGENPARL) – Thu 31 July 2025 *NOTA STAMPA DEL 31 LUGLIO 2025*
Fuori da ogni emergenza climatica (a cui purtroppo quella parte di
territorio ci ha abituati) leggiamo che la SR 325 verrà chiusa a
singhiozzo: incombe contemporaneamente la sospensione dei treni fra San
Benedetto e Vernio, da principio in orari definiti poi, dal 29 settembre al
13 dicembre per l’intera giornata. Giusta preoccupazione esprimono i
genitori degli studenti della vallata, che avranno difficoltà a raggiungere
la loro scuola; preoccupazione condivisa e forse maggiore esprime il
sistema produttivo di quella porzione – importantissima – della provincia
di Prato.
La Cabina di Regia riunita di recente a Bologna – ed a cui partecipa anche
il nostro assessore regionale Stefano Baccelli – fa proprio il disagio dei
pendolari, ma dichiara che i lavori sulla tratta ferroviaria sono un calice
amaro che andrà bevuto per avere finalmente un collegamento adeguato a
standard europei, e godere di un “servizio più affidabile, regolare e
confortevole”, con positivi risvolti ci aspettiamo anche per il traffico
merci. Rimane da capire come si intenda agire per la viabilità stradale, al
di fuori da indiscrezioni più o meno fondate ma tutte allarmistiche.
Il territorio ha tollerato responsabilmente frane, smottamenti,
allagamenti, interruzioni per cantieri aperti e per incidenti ricorrenti;
proprio per questo motivo, sarebbe giusto, finanche doveroso, che adesso
fosse reso noto il contenuto dello studio che la Regione Toscana ha
promesso sul sistema della mobilità nella valle del Bisenzio e che avrebbe
dovuto essere presentato prima entro lo scorso marzo e poi entro giugno.
Siamo oramai alla fine di luglio ma nessuno conosce quali siano le
criticità individuate dallo studio e come si intenda affrontarle, sia in
termini di miglioramento della viabilità esistente sia in termini di
individuazione delle necessarie e non più procrastinabili viabilità
alternative.
Sarebbe questo il primo reale atto per affrontare una problematica che da
anni il sistema delle imprese evidenzia e che porrebbe le basi concrete per
la creazione finalmente di un collegamento alternativo della Valle del
Bisenzio, soprattutto della sua parte più industriosa, con il resto del
distretto presente nella piana e magari con la sua componente più
sviluppata e sinergica che è quella di Montemurlo e poi attraverso le
infrastrutture ivi presenti con il resto del sistema produttivo.
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