
(AGENPARL) – Sat 28 June 2025 *Trasporti ferroviari, M5S Terni: “Mentre gli enti locali umbri fanno
squadra, Bandecchi e Ferranti fanno propaganda sulla pelle dei pendolari”*
Mentre pendolari e cittadini umbri vivono ogni giorno un vero e proprio
isolamento ferroviario, con ritardi, soppressioni e costi in aumento, il
sindaco di Terni Stefano Bandecchi e il vicepresidente della Provincia
Francesco Maria Ferranti decidono – con grave ritardo – di intervenire nel
dibattito pubblico senza proporre soluzioni attuabili, ma gettando fumo
negli occhi con dichiarazioni propagandistiche e prive di fondamento.
Secondo Bandecchi e Ferranti, basterebbe “convincere Trenitalia”
utilizzando i fondi derivanti dall’aumento delle tasse regionali per
scongiurare il trasferimento dei treni regionali dalla linea Direttissima
alla linea lenta. Una trovata da talk show, tecnicamente impraticabile e
politicamente ipocrita.
Trenitalia non è un soggetto privato da “comprare” come le squadre di
calcio: i contratti di servizio ferroviario sono regolati da accordi
pluriennali con le Regioni, soggetti a normative europee. La decisione di
deviare i treni regionali non è frutto di una “negoziazione economica”, ma
di una delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), avallata
da RFI e mai contrastata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. E
qui sta il vero punto politico: dov’era il governo? Dov’era il ministro
Salvini mentre l’Umbria veniva tagliata fuori dalla rete ferroviaria
veloce? Dov’era Ferranti, esponente locale di Forza Italia, forza di
maggioranza del governo Meloni? E Bandecchi, oggi alleato dichiarato del
centrodestra?
Le conseguenze per i cittadini ternani saranno drammatiche, se il piano RFI
andrà avanti: il tempo di percorrenza Terni–Roma salirà da circa 1h10 a
oltre 1h50, con effetti devastanti su migliaia di pendolari ternani.
L’aumento dei costi è già realtà: da Perugia a Roma si passa da 11,90€ a
26,80€, con la soppressione di treni Intercity e la necessità di utilizzare
treni AV senza agevolazioni. Le fasce più deboli – studenti, lavoratori a
basso reddito, disabili – saranno le prime vittime di questa “deportazione
ferroviaria”.
A confermare l’ipocrisia delle recenti uscite stampa, il Comune e la
Provincia di Terni non hanno nemmeno risposto all’invito ufficiale a
partecipare al convegno sul trasporto ferroviario organizzato ieri a
Foligno dall’on. Emma Pavanelli del Movimento 5 Stelle. Un incontro che ha
visto la presenza della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e
diversi comuni. Un’occasione concreta di confronto istituzionale, in cui si
è discusso di nuovi treni da 200 km/h acquistati con fondi pubblici e ora a
rischio inutilizzo, ritardi infrastrutturali e lavori PNRR mal coordinati,
proposte condivise per un tavolo con il MIT e Ferrovie dello Stato,
mobilitazione comune dei territori con 40 sindaci in treno verso Roma.
Tutti presenti. Terni no. Bandecchi e Ferranti assenti, come sempre quando
c’è da lavorare sul serio.
Il Movimento 5 Stelle, sia in Regione che a livello nazionale, ha già
indicato la rotta: posticipare l’attuazione della delibera ART 178/2024,
almeno fino all’entrata in servizio dei nuovi treni regionali abilitati
alla Direttissima; aprire un tavolo urgente con il Ministero delle
Infrastrutture, RFI e Trenitalia, come richiesto da Umbria e Toscana;
difendere il principio del servizio pubblico universale, contrastando la
logica della “ferrovia a due velocità” che isola le aree interne a
vantaggio delle metropoli e dei viaggiatori ad alta capacità di spesa;
investire nel potenziamento delle linee esistenti (Orte–Terni–Foligno,
Perugia–Terontola) e in servizi Intercity e AV calibrati sui bisogni reali
del territorio; rivedere il contratto di servizio con Trenitalia, tutelando
il diritto alla mobilità dei pendolari.
Invece di attaccare la Regione, oggi l’unico ente che sta lavorando su
questo fronte con costanza e determinazione, Bandecchi e Ferranti si
assumano le proprie responsabilità politiche. Perché se l’Umbria è stata
ignorata da RFI e dal Governo Meloni, la colpa non è di chi protesta, ma di
chi governa e tace.
*Gruppo Territoriale MoVimento 5 Stelle di Terni *