
(AGENPARL) – Sat 28 June 2025 L’assessore ? intervenuto a un Forum nazionale sull’applicazione
dell’Intelligenza artificiale nella sanit?
Trieste, 28 giu – “L’intelligenza artificiale pu? certamente
offrirci nuove opportunit?, in particolare sul piano
organizzativo. Si pensi, ad esempio, alla gestione delle liste
d’attesa, un problema che potrebbe essere affrontato proprio
grazie agli strumenti dell’IA, cos? come molte altre criticit?
del sistema. Tuttavia, occorre prudenza: siamo ancora piuttosto
indietro nell’applicazione dell’IA alla diagnostica e alla
terapia. In questi ambiti emergono, infatti, rilevanti
problematiche di natura etica e medico-legale che non possono
essere sottovalutate”.
Lo ha affermato oggi a Siracusa l’assessore regionale ai sistemi
informativi Sebastiano Callari, intervenendo al Forum della
Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso)
sull’Intelligenza Artificiale per il futuro della sanit? italiana.
Come ha affermato il rappresentante della Giunta regionale, il
problema dell’adozione della tecnologia non ? principalmente una
questione di risorse economiche.
“Non possiamo, infatti – ha dichiarato l’assessore – competere
con i grandi player internazionali, n? immaginare di stanziare
somme come i 500 miliardi di dollari mobilitati
dall’amministrazione Trump con il progetto Stargate o come gli
investimenti strategici messi in campo dalla Cina per diventare
leader del settore nel giro di pochi anni. Dobbiamo invece
individuare una nostra strada, innanzitutto europea e poi anche
italiana”.
In questo contesto, come ha rimarcato Callari, ? imprescindibile
realizzare una piattaforma nazionale. Troppe volte in passato le
Regioni hanno proceduto in ordine sparso, ed ? dunque prioritario
lavorare affinch? non vi siano discriminazioni territoriali. La
Fiaso, da questo punto di vista, pu? svolgere un ruolo importante
nell’affiancare i decisori politici per garantire scelte eque e
omogenee.
L’assessore ha poi ricordato l’esperienza del Friuli Venezia
Giulia, che dal 1974 dispone di una societ? in house di
informatica, Insiel, la quale ha accumulato una mole di dati,
soprattutto sanitari, fra le pi? estese a livello nazionale.
Tuttavia, ci sono grandi difficolt? nell’utilizzare appieno
questo patrimonio informativo, per note questioni di sicurezza e