
(AGENPARL) – Sat 28 June 2025 (ACON) Trieste, 28 giu – “Dopo due anni dall’autorizzazione
concessa dalla Regione per la realizzazione dell’impianto
fotovoltaico a terra, all’epoca definito agrivoltaico, da 8mw,
sulle colline di Tricesimo in localit? Leonacco e dopo una falsa
partenza dei lavori con l’installazione di alcuni manufatti e dei
cartelloni che descrivevano il cantiere, avvenuta un anno fa,
nulla poi era stato portato avanti dai proponenti, ma adesso c’?
un’importante novit?”.
Ad annunciare in una nota cosa bolle in pentola per quanto
riguarda l’impianto fotovoltaico denominato “Leonacco Basso” sono
la consigliera regionale Simona Liguori del Patto per l’Autonomia
– Civica Fvg e la consigliera regionale Rosaria Capozzi del
Movimento 5 Stelle.
“Molti cittadini – proseguono le due consigliere regionali – che
nei mesi scorsi hanno raccolto migliaia di firme contro la
realizzazione dell’impianto, il pi? a nord della regione tra
quelli autorizzati finora e il primo in ambito completamente
collinare, su cui si era espressa contraria anche Legambiente,
speravano che l’assenza di lavori nella zona interessata fosse il
segno di un cambio di idea da parte della societ? che aveva
avanzato la richiesta. In realt? di cambi ce ne sono stati ben
due”.
“Il primo ha visto il passaggio delle pratiche dalla Falck
Renewbles alla Renantis, il secondo, autorizzato
dall’amministrazione regionale una settimana fa, riguarda la
voltura dell’autorizzazione dalla Renantis alla societ? Leoba srl
di Milano. Peccato – spiegano le esponente di Opposizioni – che
la Leoba risulta essere una societ? di Milano con capitale
sociale interamente versato dalla societ? Nadara Italy spa, il
cui presidente del Consiglio d’amministrazione ? lo stesso della
Falck Renewables, poi diventata Renantis”.
“Un giro di valzer da far venire mal di testa – concludono
Liguori e Capozzi -, ma rimane la preoccupazione per l’ultima
voltura, in quanto a prescindere da chi sia il nuovo titolare
dell’autorizzazione, questa nuova mossa lascerebbe intendere che
i lavori possano riprendere quanto prima”.
ACON/COM/sm
281353 GIU 25