
(AGENPARL) – Fri 27 June 2025 Al Forum di Confindustria Udine il governatore rilancia su
infrastrutture, formazione e coesione sociale
Udine, 27 giu – “Di fronte alle grandi sfide che ci attendono,
non possiamo permetterci di restare divisi o inseguire narrazioni
fuorvianti: serve una squadra coesa, una visione strategica e il
coraggio di fare scelte a volte anche difficili ma necessarie”.
Lo ha affermato oggi il governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga, intervenendo al forum “Siderurgia 2050”
promosso da Confindustria Udine durante il quale ? stato
presentato uno studio su questo settore, realizzato
dall’Universit? di Udine in collaborazione con Inest.
All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale alle
Attivit? produttive Sergio Emidio Bini.
Alla presenza di Luigino Pozzo, presidente di Confindustria Udine
e di Antonio Gozzi, presidente nazionale di Federacciai, il
massimo esponente dell’Esecutivo, nel suo intervento, ha
evidenziato come la competizione internazionale richieda
condizioni di gioco omogenee, soprattutto in settori come la
siderurgia, dove ricerca, sviluppo e investimenti
infrastrutturali sono decisivi. “Non possiamo pretendere che chi
investe operi con successo se le regole cambiano da Paese a Paese
e se manca una cabina di regia che spieghi ai cittadini le scelte
strategiche”, ha sottolineato.
Secondo Fedriga, la coesione regionale deve diventare un valore
concreto e non uno slogan. “Fare squadra significa anche saper
comunicare con trasparenza agli abitanti di un territorio perch?
si sta realizzando una determinata infrastruttura, quale visione
c’? dietro un investimento e a cosa serve. Altrimenti, chi
protesta per partito preso ha sempre gioco facile”.
Ampio spazio ? stato dedicato al tema della formazione e delle
competenze per il lavoro del futuro. “Non possiamo pi? pensare
che il percorso formativo sia un’esperienza chiusa tra i banchi e
valida per tutta la carriera. Serve una formazione continua, che
prepari i cittadini a un mondo in trasformazione. Chi non riesce
a rinnovarsi rischia l’esclusione”.
Fedriga ha ricordato anche la sfida demografica. “Siamo tra le
regioni che investono di pi? pro capite per contrastare la
denatalit?, ma non bastano le risorse. Serve una vera svolta
culturale”. In tale contesto, ha rilanciato l’importanza di
attrarre professionalit? dall’estero attraverso migrazioni
guidate e non subite, con percorsi formativi in loco.
Infine, Fedriga ha rivolto un appello alle forze produttive e
sociali. “Non possiamo pi? affidarci all’improvvisazione. In
Italia siamo eccellenti nella gestione delle emergenze, ma
carenti nella capacit? programmatoria. Dobbiamo imparare a
progettare come fanno altri Paesi, con orizzonti che guardano al
lungo periodo. Servono stabilit? istituzionale, una governance
che non cambi ogni pochi mesi e far comprendere ai cittadini che
dietro ogni decisione c’? un disegno pi? grande”.
Il presidente ha concluso ringraziando Confindustria Udine per il
ruolo propositivo e collaborativo svolto e ribadendo l’impegno
della Regione a sostenere, con i mezzi a disposizione, percorsi
di sviluppo condivisi e strategici.
ARC/AL/ma
271821 GIU 25