
(AGENPARL) – Mon 23 June 2025 Ddl IA: Pandolfo (Pd), provvedimento vecchio, Italia spettatrice del cambiamento
“Il provvedimento del governo sull’IA è nato vecchio sebbene volesse anticipare il regolamento europeo sulla materia. L’iter parlamentare è stato così lento e ora l’Italia si trova nella condizione di inseguire gli altri Paesi europei ridotta al ruolo di spettatrice. Non possiamo permettere che il nostro sapere e i nostri dati finiscano sotto il controllo di potenze straniere. Il caso Paragon è un monito di quanto sia pericoloso affidarsi ciecamente a infrastrutture esterne. Mancano inoltre le risorse: un miliardo di euro non sono sufficienti e la vicina Francia, con i suoi 100 mld a disposizione, sono un chiaro segnale di quanto il governo Meloni dia un segnale di sfiducia sulle potenzialità nazionali”. Lo dice il deputato Pd, Alberto Pandolfo, intervenendo in Aula sulla discussione del Ddl sull’Intelligenza artificiale.
“Le nuove tecnologie – continua l’esponente dem – devono essere strumento al servizio dell’uomo per aprire gli orizzonti promuovendo sempre uguaglianza. La IA è una sfida epocale, una vera rivoluzione che plasma il presente e futuro in modo inesorabile. Ma è assolutamente chiaro che questo strumento deve rimanere solo nelle mani dell’uomo, antropocentrico e soprattutto responsabile: la IA deve garantire i diritti e le libertà fondamentali in modo trasparente e senza discriminazioni”. “Invece questo provvedimento è carente di garanzie per la tutela del mondo del lavoro: un errore strategico e imperdonabile quello di escludere gli emendamenti del Pd che coinvolgevano le parti sociali nell’Osservatorio per l’IA perché sappiamo che l’IA, se non governata, rischia di ampliare le diseguaglianze”, conclude Pandolfo.
Roma 23/06/2025
Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico
Camera dei Deputati
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