
(AGENPARL) – Fri 20 June 2025 *Sanità: si è riunito per la prima volta l’osservatorio regionale sui tempi
d’attesa. Proietti: “Strumento fondamentale per la trasparenza e la
comunicazione tra i cittadini e il sistema salute”*
(AUN) – Perugia, 20 giugno 2025 – Si è tenuta presso la sede della Regione
Umbria la prima riunione dell’Osservatorio regionale per i tempi d’attesa,
istituito lo scorso 4 giugno con delibera di Giunta n. 532/2025. L’incontro
ha visto la partecipazione di tutti i componenti dell’organismo, presieduto
dalla Direttrice regionale Salute e Welfare Daniela Donetti.
L’Osservatorio, fortemente voluto dall’amministrazione regionale guidata
dalla Presidente Stefania Proietti, rappresenta un organismo di studio per
la raccolta e l’analisi di dati sui tempi d’attesa e, al contempo, uno
spazio di confronto e collaborazione tra esperti, addetti ai lavori e
portatori di interesse del settore sanitario. Il lavoro dell’Osservatorio
sarà reso pubblico così come i dati che afferiscono all’attività in un
rapporto di piena trasparenza con i cittadini.
“L’istituzione dell’Osservatorio rappresenta un passo fondamentale nel
percorso di riorganizzazione e rafforzamento del nostro Sistema sanitario
regionale – ha dichiarato la presidente Stefania Proietti. Questo strumento
ci permetterà di affrontare con maggiore efficacia il problema delle liste
d’attesa, garantendo trasparenza e comunicazione verso i cittadini. Il
nostro obiettivo è riconquistare la fiducia degli umbri nella sanità
pubblica attraverso una riorganizzazione complessiva dei servizi e
l’implementazione di tutte le riforme necessarie”.
Durante la prima riunione, tutti i partecipanti hanno espresso grande
apprezzamento per l’istituzione dell’Osservatorio, da tempo richiesto
soprattutto dalle organizzazioni sindacali. È emersa unanimemente la
necessità di migliorare la comunicazione e innalzare il livello di
trasparenza nei confronti dei cittadini, sia sulla sanità in generale che
sul delicato tema delle liste d’attesa. Un punto centrale del dibattito è
stato il contrasto alle liste d’attesa attraverso un approccio che agisca
“sulla domanda” piuttosto che solo sull’offerta, aumentando
l’appropriatezza prescrittiva e organizzativa mediante l’organizzazione
delle reti cliniche di patologia e la definizione dei relativi Percorsi
diagnostico terapeutici assistenziali (PPDTA) per garantire la presa in
carico dei pazienti.
La direttrice Donetti ha illustrato le prossime azioni che
l’Osservatorio metterà in campo: la definizione di una bozza di regolamento
sul funzionamento dell’organismo, la programmazione di incontri bimestrali
con ordini del giorno e obiettivi chiari, lo svolgimento delle riunioni in
presenza per garantire massima efficacia, lo sviluppo di un metodo di
lavoro che potrà prevedere gruppi di lavoro su temi specifici e il
miglioramento della comunicazione e condivisione delle informazioni sui
tempi d’attesa con cittadini, medici di base, specialisti e professionisti
del Servizio sanitario regionale.
L’Osservatorio è composto dal Ruas regionale, dai Rua delle Aziende
sanitarie, dai direttori sanitari aziendali, dal Dirigente del Servizio
amministrativo e risorse umane del SSR, dai segretari regionali delle
organizzazioni sindacali rappresentative del personale sanitario e della
medicina convenzionata, dalle associazioni dei pensionati e dalle
associazioni a tutela dei diritti dei cittadini. L’organismo opererà a
titolo gratuito con la possibilità di coinvolgere soggetti esterni in
relazione alle specifiche tematiche trattate. L’Osservatorio rappresenta
inoltre uno degli stakeholder previsti nelle linee strategiche del Piano
Sanitario Sociale Regionale (PSSR) attualmente in fase di elaborazione.
Per comprendere al meglio gli elementi su cui l’Osservatorio deve
lavorare ecco una serie di dati: da dicembre 2024-aprile 2025 ci sono state
36.328 prenotazioni in più rispetto allo stesso periodo di riferimento, e
cioè dicembre 2023-aprile 2024. Nel 2025 sono state ampliate le
disponibilità per recuperare le prestazioni degli anni 2024 e precedenti,
al 1° gennaio 2025, pari a 71.237, mentre al 1° gennaio 2024 le prestazioni
residuali rispetto agli anni precedenti erano pari a 45.931; ovvero al 1°
gennaio 2025 si registravano 25.306 prestazioni residuali in più rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente.
Da sottolineare che ad aprile del 2024 sono state assegnate alle aziende
sanitarie risorse pari allo 0,4 per cento, oltre 7 milioni, per acquistare
dal privato accreditato convenzionato un numero di prestazioni pari a oltre
36mila. Quest’anno questi finanziamenti statali non sono stati ancora
erogati perché la disponibilità finanziaria è all’esame del Governo. A
questo si aggiunge l’alto incremento di richiesta di prenotazioni per un
numero di prestazioni pari a 36.328. In conclusione, la domanda aggiuntiva
di prestazioni nel 2025 rispetto al 2024, incide sul numero di PdT al
03/06/2025 pari a n. 87.557, al netto degli effetti positivi che si
sarebbero potuti raggiungere con i fondi statali dello 0,4%.
Alla luce di questi numeri, nonostante il grande sforzo del settore
pubblico e in assenza del finanziamento di risorse statali oltre
all’importante lavoro fatto dai professionisti che hanno aumentato la
produttività del solo pubblico di oltre 26 mila prestazioni in più, si
rileva comunque che l’incremento delle richieste di prenotazioni rispetto
all’anno precedente di ben 36 mila incide sullo smaltimento delle liste,
questo a sottolineare come il lavoro dell’Osservatorio sarà importante per
quell’attività di qualità che incide positivamente sull’appropriatezza
prescrittiva e sulla necessità di passare da una medicina prestazionale a
una medicina che si prende in carico i pazienti nei percorsi dedicati nel
rispetto del principio di prossimità nell’erogazione di prestazioni di
primo livello