
(AGENPARL) – Fri 20 June 2025 Buongiorno,
ti segnalo di seguito e in allegato, sperando riesca a darne notizia, il
comunicato stampa dellAssociazione Demolitori Autoveicoli (ADA): Veicoli
fuori uso: adottato lorientamento generale sulla proposta di regolamento
per la gestione dei veicoli a fine vita – Il commento del Presidente ADA
Calò: una riforma con molte luci e poche ombre, che è ancora possibile
migliorare per potenziare le performance della filiera.
Allego il testo con tre immagini e resto a disposizione.
Un saluto.
Marco
Veicoli fuori uso: adottato lorientamento generale sulla proposta di
regolamento per la gestione dei veicoli a fine vita
Il commento del Presidente ADA Calò: una riforma con molte luci e poche
ombre, che è ancora possibile migliorare per potenziare le performance della
filiera.
Roma, 20 giugno 2025 Un ulteriore passo verso il nuovo Regolamento che,
dopo il confronto con il Parlamento, sarà auspicabilmente emanato entro il
2026 e che, se si proseguirà su questa strada di dialogo con le categorie
coinvolte, non potrà che promuovere un deciso miglioramento delle
performance di riciclo del settore.
È questo il commento del Presidente dallADA (lAssociazione Demolitori di
Autoveicoli che aderisce ad Assoambiente) Anselmo Calò allorientamento
generale adottato dal Consiglio dei Ministri dellAmbiente dellUnione
Europea sul regolamento sui veicoli fuori uso.
Secondo il Presidente Calò: Oggi le imprese di autodemolizione sono più
avanti di quanto la Direttiva stabilisca. Non sono sicuro di poter dire lo
stesso per quanto riguarda gli autoveicoli, certo sono molto diversi da
quelli di 30 anni fa, ma è stato fatto non abbastanza per facilitare la
demolizione e il riciclo dei materiali impiegati per costruirli.
La nuova legislazione, improntata sulla logica delleconomia circolare,
fissa parametri per conseguire questi miglioramenti.
Salutiamo con soddisfazione linclusione della nostra proposta sostenuta
dal Governo italiano che i contratti tra Case Costruttrici e autodemolitori
per limplementazione della Responsabilità Estesa del Produttore (EPR)
possano contare su una equità garantita dallo Stato. La recente decisione
della Commissione Europea di sanzionare il comportamento di violazione della
concorrenza dei Produttori per il ritiro e il trattamento dei veicoli a fine
vita in base alla Direttiva del 2000, è la prova che i contratti in essere
non sono equi, commenta Calò, che prosegue, Apprezziamo poi la scelta di
limitare ad un mese lo stazionamento dei veicoli fuori uso nei punti di
raccolta (la proposta assolutamente incomprensibile della commissione era un
anno). Così come il fatto che tali punti di raccolta debbano garantire gli
stessi standard di tutela ambientale richiesta agli impianti di
autodemolizione, perché non si può fare tutela dellambiente a giorni
alterni. Sarebbe anche auspicabile che i punti di raccolta abbiano una
convenzione con gli impianti di trattamento (come è già in Italia).
ADA, inoltre, condivide lindicazione di rimuovere dal veicolo solo le
componenti che hanno una potenzialità effettiva di riutilizzo a differenza
della proposta iniziale della Commissione che riteneva che tutte le
componenti riutilizzabili fossero smontate. LAssociazione accoglie con
grande soddisfazione che sia passata la proposta di etichettare, con
lindicazione del veicolo di provenienza e dellimpianto che lo ha demolito,
ogni ricambio usato che verrà messo sul mercato. Una scelta, questa, che
darà un colpo mortale al mercato nero dei ricambi e assieme alla nuova
normativa sulla vendita dei veicoli incidentati, ai furti di autoveicoli e
allesportazione illegale di ELV.
Auspichiamo che il Parlamento che definirà prima della pausa estiva le sue
proposte per il Regolamento tenga conto delle nostre proposte per includere
la filiera della gestione dei veicoli fuori uso nella governance dellEPR
per assicurarne lefficacia e lequilibrio; riconoscere il ruolo
fondamentale degli impianti di trattamento autorizzati attraverso una chiara
definizione delle attività che deve svolgere per essere definito impianto di
trattamento: la bonifica degli ELV e il rilascio dei Certificato di
Demolizione. Una situazione che nel nostro Paese è chiara ed efficiente, non
vorremmo che la nuova legislazione europea la inficiasse. Su questo aspetto,
come altri, contiamo sulla flessibilità offerta agli Stati membri
nellapplicazione dellEPR dichiarata dal Consiglio dei Ministri per tener
conto della legislazione preesistente, conclude Anselmo Calò.
Marco Catino