
(AGENPARL) – Fri 20 June 2025 Manifestazione Stop Rearm Europe – Bonelli, leader di Alleanza Verdi Sinistra, a 24 Mattino su Radio 24: il riarmo non difende, domani in piazza per la pace
“Quello che sta accadendo nel mondo dovrebbe aprire gli occhi anche a chi ha ancora dubbi: le armi chiamano altre armi, i conflitti si moltiplicano e la corsa al riarmo sta trascinando il pianeta verso una spirale senza ritorno. È nostro dovere etico e politico fermare questa deriva, perché ogni euro speso in armi viene sottratto alla sanità pubblica, all’istruzione, all’assistenza sociale, alla lotta alla povertà. Bisogna investire nella pace, non nella guerra”, così Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ospite a 24 Mattino su Radio 24, alla vigilia della manifestazione Stop Rearm Europe – No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo che si svolgerà a Roma. “Oggi si parla di un piano europeo da 800 miliardi per il riarmo, ma non si dice che l’Unione Europea già spende ogni anno oltre 573 miliardi di euro per la difesa, secondo i dati SIPRI rilanciati anche da Carlo Cottarelli. L’Europa è già ampiamente armata. Il problema non è aumentare ancora le spese, ma costruire una politica comune di difesa, razionalizzata, coordinata e compatibile con i bisogni reali dei cittadini”. “Questa accelerazione verso l’economia di guerra – prosegue Bonelli – non fa che indebolire l’Europa sul piano economico e sociale, spalancando la porta all’avanzata dei nazionalismi e degli autoritarismi. È accaduto già in passato e sta accadendo ora. In Italia la povertà assoluta è in forte crescita, e intanto si continua a investire miliardi in nuovi sistemi d’arma. Solo nel nostro Paese si prevedono 72 miliardi di euro in armamenti nei prossimi 10 anni”. “Il vero tema è dove vogliamo portare il pianeta: oggi la corsa non è solo al riarmo convenzionale, ma anche a quello nucleare. E il rischio è concreto. Di fronte alla crisi in Medio Oriente, all’aggravarsi della situazione in Iran e al disastro di Gaza – dove sono stati uccisi 18.000 bambini nel silenzio dell’Europa – serve un’iniziativa diplomatica forte, non il rilancio delle bombe. Non vogliamo altri Hiroshima. Non possiamo accettare che l’unica “deterrenza” rimasta sia l’arma atomica”. “Mi rifiuto di essere dipinto come uno che non vuole difendere il proprio Paese – conclude Bonelli – ma chi oggi spinge in questa direzione sta portando il mondo verso il baratro. C’è una larga maggioranza silenziosa nel Paese, che non vuole più armi ma pace, compresi molti elettori della destra. C’è un sentimento trasversale, che chiede ai leader politici di indicare una strada diversa: quella della diplomazia, della giustizia sociale, della convivenza. Quella della pace. Per questo domani saremo in piazza a Roma: per dire no al riarmo e sì alla pace”.
Veronica Riefolo
Ufficio Stampa Gruppo 24 ORE
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