
La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) sta erogando alla Serbia un prestito fino a 50 milioni di euro per la dismissione di centrali termoelettriche dannose per l’ambiente in sei comuni autonomi e per consentire investimenti in fonti di calore sostenibili. Il prestito è erogato al Ministero delle Finanze serbo e sarà erogato dal Ministero della Protezione Ambientale a enti pubblici in tutto il Paese.
Oltre a sostenere la spesa per pompe di calore e sistemi di teleriscaldamento industriali e urbani, il prestito agevolerà, ove possibile, gli allacciamenti alle reti di teleriscaldamento, l’ammodernamento energetico degli edifici e l’installazione di valvole termostatiche per ridurre la domanda di energia.
L’investimento consentirà una significativa riduzione delle emissioni di CO2 e di altri inquinanti atmosferici nocivi come anidride solforosa, particolato fine, monossido di carbonio e fuliggine. Ridurrà inoltre la dipendenza della Serbia dalle fonti energetiche importate, ridurrà i costi energetici complessivi e promuoverà la decarbonizzazione del settore edilizio, migliorando al contempo la sostenibilità e il comfort degli edifici pubblici in tutto il Paese.
L’investimento è stato sviluppato nell’ambito del programma di assistenza tecnica “Energia distrettuale rinnovabile nei Balcani occidentali” della BERD, finanziato dal governo austriaco, che promuove l’uso di fonti energetiche rinnovabili nei sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento. Anche l’ Agenzia svedese per la cooperazione internazionale allo sviluppo ha fornito supporto finanziario al progetto.
Il contratto di prestito è stato firmato da Siniša Mali, Vice Primo Ministro e Ministro delle Finanze serbo, mentre il contratto di progetto è stato firmato da Sara Pavkov, Ministro serbo per la Protezione Ambientale. Entrambi gli accordi sono stati firmati da Matteo Colangeli, Responsabile Regionale della BERS per i Balcani Occidentali, per conto della Banca.
Il signor Colangeli ha dichiarato: “Questo prestito segna un passo fondamentale verso un futuro più pulito e sostenibile per la Serbia e i suoi cittadini. Riducendo l’inquinamento atmosferico in molte città serbe e riducendo la dipendenza dall’energia importata, il progetto ridurrà i costi energetici per le istituzioni pubbliche, migliorando al contempo il comfort e la sostenibilità degli edifici in tutto il paese. Sostenendo l’eliminazione graduale delle dannose centrali termoelettriche e investendo in soluzioni di riscaldamento moderne e rinnovabili come pompe di calore, solare termico, biomassa e fotovoltaico, questa iniziativa accelererà la transizione della Serbia verso un’economia a basse emissioni di carbonio e migliorerà l’indipendenza energetica in numerose comunità locali”.
La Sig.ra Pavkov ha dichiarato: “Oggi è un giorno importante per me, in qualità di Ministro della Protezione Ambientale, perché stiamo aprendo un nuovo capitolo nel campo della protezione dell’aria. Sulla base degli accordi firmati, investiremo una somma estremamente ingente, 50 milioni di euro, destinata alle città che abbiamo individuato come quelle con i maggiori eccessi di emissioni nocive. Questo è importante soprattutto per i cittadini di Belgrado, Niš, Valjevo, Zaječar, Novi Pazar e Smederevo, dove verrà realizzata questa serie di progetti. Questi progetti rappresentano il coronamento di molti anni di duro lavoro e segnano l’inizio di una fase in cui potremo intensificare la lotta per un’aria più pulita, che è una delle nostre principali priorità e che i nostri cittadini meritano. Lotteremo con tutte le nostre forze per raggiungere questo obiettivo”.
La BERD è il principale investitore istituzionale in Serbia, con oltre 10 miliardi di euro investiti fino ad oggi in 379 progetti. L’attenzione della Banca in Serbia è rivolta alla competitività del settore privato, alla transizione verso un’economia verde e alle infrastrutture sostenibili.
