
(AGENPARL) – Mon 26 May 2025 All’ospedale di Arezzo inaugurate quattro nuove sale operatorie, più ampie
e tecnologiche
Il presidente Giani: “Un investimento importante, tutto finanziato con
fondi regionali”. La ristrutturazione interesserà alla fine dieci sale
Scritto da Walter Fortini, lunedì 26 maggio 2025
Si rinnova ancora l’ospedale San Donato di Arezzo. Oggi, lunedì 26 maggio,
sono infatti state inaugurate le prime quattro sale del nuovo blocco
operatorio che alla fine, da qui al 2026, ne conterà dieci, di cui una
robotica e una ibrida, ovvero dotata di un angiografo per interventi di
particolare delicatezza che necessitano di controlli diagnostici durante
l’intervento chirurgico.
“Un investimento in nuovi spazi ma anche in tecnologia, tutto finanziato
con fondi regionali o nella disponibilità della Regione, per mantenere
alto il livello dei servizi offerti dalla sanità pubblica toscana e
garantire le migliori risposte possibili ai bisogni di salute dei
cittaadini” commenta il presidente della Toscana Eugenio Giani. “Con
quindici milioni di euro andiamo a rinnovare il cuore dell’ospedale –
aggiunge Giani, che ringrazia il direttore generale Marco Torre che
l’impegno e l’alacrità profusi – mentre proseguono nei tempi previsti i
lavori sull’edificio volano e il resto del complesso per ampliare il
nosocomio”.
L’investimento sul nuovo blocco operatorio ammonta esattamente a 15 milioni
e 560 mila euro. Dal 29 maggio nelle prime quattro nuove sale inizieranno
ad essere programmati i primi interventi.
All’inaugurazione, con Giani, c’erano stamani il direttore generale
dell’Asl Toscana Sud-Est Marco Torre, la direttrice sanitaria Barbara
Innocenti, la direttrice amministrativa Biancamaria Rossi e la direttrice
dei servizi sociali Patrizia Castellucci.
Obiettivo dell’intervento di ristrutturazione è la realizzazione di un
blocco operatorio moderno, tecnologicamente e strutturalmente avanzato,
confortevole e capace di rispondere alle esigenze in costante evoluzione
dell’attività chirurgica. L’ambiente, le reti impiantistiche, le
tecnologie impiegate, gli arredi, creeranno uno spazio complesso ma al
contempo unitario ed integrato, dove ogni funzione potrà essere
controllata e garantita e dove le operazioni di gestione e manutenzione
risulteranno semplici ed efficaci nel tempo. I lavori hanno tenuto conto
anche dell’umanizzazione della struttura, già avviata in altri reparti del
San Donato, con l’installazione di pannelli con immagini dai colori tenui.
Nonostante il cantiere, l’ospedale è stato in grado in tutto questo tempo
di garantire la stessa molto di attività chirurgica svolta in passato.
Dell’importo complessivo pari a 15 milioni e e 560 mila necessari per la
ristrutturazione del blocco operatorio, 6 milioni e 430 mila sono risorse
dello Stato (nella disponibilità della Regione), 9 milioni e 50 mila euro
sono risorse regionali aggiuntive ed altri 80 mila euro ce li ha messi
l’Asl Toscana Sud Est.
Prima dell’inevento c’erano sale operatore anche di soli 35 metri quadri.
Adesso la più piccola ne misura quaranta e alcune arrivano addirittura a
65-70 metri quadri. Compresi le aree dedicate alla preparazione dei
pazienti e al risveglio la ristruttuazione ha interessato circa 1200 metri
quadri di superficie dei duemila cinquecento dell’intero blocco, con un
ampliamento finale di cinquecento metri quadri.