
Il fondatore di Telegram, Pavel Durov, ha rivelato che un governo dell’Europa occidentale ha chiesto alla sua piattaforma di censurare i canali conservatori rumeni in vista del ballottaggio presidenziale che si tiene oggi in Romania. Durov ha categoricamente respinto la richiesta, riaffermando l’impegno della sua piattaforma a tutela della libertà di espressione.
“Un governo dell’Europa occidentale (indovinate quale) si è rivolto a Telegram, chiedendoci di mettere a tacere le voci conservatrici in Romania prima delle elezioni presidenziali di oggi. Ho rifiutato categoricamente”, ha scritto Durov sul suo canale Telegram, ironizzando con un’emoji di baguette per alludere alla Francia.
Il fondatore ha aggiunto:
“Telegram non limiterà le libertà degli utenti rumeni né bloccherà i loro canali politici. Non si può ‘difendere la democrazia’ distruggendo la democrazia. Non si può ‘combattere l’interferenza elettorale’ interferendo con le elezioni.”
In segno di presa di posizione, Durov ha anche rinominato il proprio canale da Du Rove’s Channel — con uno stile francese — alla trascrizione latina del proprio nome, Pavel Durov, rafforzando simbolicamente la sua opposizione al tentativo di pressione politica.
La Romania si trova oggi al centro dell’attenzione internazionale con il secondo turno delle elezioni presidenziali, ripetute dopo l’annullamento del voto del novembre 2024 da parte della Corte Costituzionale. All’epoca, Calin Georgescu, candidato nazionalista, aveva ottenuto la maggioranza, ma la vittoria fu invalidata con l’accusa di finanziamento illecito e presunti attacchi hacker e interferenze estere, mai dimostrati.
La dichiarazione di Durov potrebbe influenzare il dibattito sull’integrità del processo democratico in Romania e sull’uso delle piattaforme digitali in contesti elettorali.