
(AGENPARL) – Tue 29 April 2025 COMUNICATO STAMPA
OMICIDIO RAMELLI, RAMPELLI (VPC-FDI): MARTIRE DI QUEGLI ANNI CHE NON DEVONO
TORNARE MAI
*Delitto maturato all’interno della scuola con la complicità di docenti
cattivi maestri*
“A 50 anni dalla morte di Sergio Ramelli, il suo ricordo ancora accende i
nostri cuori con un chiaro intento: mai più. Questo delitto è
particolarmente doloroso poiché maturò all’interno della scuola, con la
complicità di docenti cattivi maestri che resero pubblico un tema in cui
Sergio osava condannare le Brigate Rosse. Tanto bastava, in un clima di
indottrinamento cieco e violento, per fargli meritare il pestaggio e la
morte, da considerarsi un giusto servizio per la democrazia. Sono stati
centinaia i ragazzi innocenti, di destra e di sinistra, travolti da un
destino crudele o costretti a inaudite sofferenze a causa della strategia
della tensione. Alcuni, pochi, hanno avuto giustizia, ma la gran parte se
la sono vista negare da un sistema giudiziario poco attento ai “figli di un
Dio minore”. Lo Stato decise di mettere un freno a quella spirale d’odio
quando il terrorismo rosso passò dalla mattanza dei giovani di destra a
obiettivi più importanti, ufficiali delle Forze armate, docenti
universitari, giuslavoristi, amministratori di grandi aziende, giudici,
dirigenti sindacali, personalità di governo.
Oggi è giusto che tutti ricordino Sergio Ramelli, così come alla sinistra
spetta il compito di non dimenticare i propri martiri e offrirli alla
memoria condivisa in occasione dei loro anniversari. Meno nobile è citare i
ragazzi di sinistra assassinati negli anni di piombo in occasione dei 50
anni dell’orribile esecuzione di Sergio Ramelli, come qualcuno oggi ha
fatto. È come dire che, in fondo, se lo meritava…
E infatti ancora oggi non è difficile ritrovare, esclusivamente nel
vocabolario della Sinistra, parole d’odio di una forza tale da riecheggiare
la follia di quegli anni. Ancora oggi passano spesso inosservate, solo agli
occhi della stampa di sinistra, le aggressioni presso militanti e giovani
di destra, cui si vuole impedire con la violenza il diritto di parola
perfino nelle campagne elettorali universitarie. Ancora oggi, ex brigatisti
vengono trattati con bonaria dimenticanza.
Avendo conosciuto le regole di quel gioco perverso, in cui chi ci
guadagnava non erano nemmeno i carnefici materiali bensì chi alimentava
quelle tensioni, noi difendiamo non solo il diritto della nostra parte ad
avere uno spazio politico in questa democrazia, ma quello di tutti. Per
Sergio, e per tutti coloro che l’hanno seguito in quel tragico destino,
questo è il nostro impegno. Ai colleghi di sinistra offro ancora una volta
la possibilità di istituire una commissione d’inchiesta parlamentare
bipartisan limitata esclusivamente ad approfondire la verità storica sulla
violenza politica di quegli anni, per smascherare quei burattinai che hanno
messo in mano a ragazzi di vent’anni armi da guerra, trasformando l’impegno
politico in un’ecatombe” E’ quanto scrive il vicepresidente della Camera
dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia sulla sua bacheca
Facebook.