(AGENPARL) – mer 18 dicembre 2024 Prevenzione suicidi in carcere, la Regione conferma attenzione e vara un
nuovo piano
Scritto da Walter Fortini, mercoledì 18 dicembre 2024 alle 15:36
La Regione ha varato il nuovo piano sulla prevenzione del rischio di
suicidio in carcere. Lo ha fatto ancora una volta con un lavoro di squadra
che ha coinvolto, attraverso l’Osservatorio regionale sulla sanità
penitenziaria, il Provveditorato che si occupa dell’amministrazione degli
istituti penitenziari per adulti, il Centro di giustizia competente per gli
istituti per minori, le aziende sanitarie toscane, l’Agenzia regionale di
sanità, il Centro regionale di riferimento per le criticità relazionali e
il Centro regionale per la gestione del rischio clinico.
“Un’alleanza importante tra mondo penitenziario e mondo sanitario”
sottolineano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al
diritto alla salute Simone Bezzini. “Da sola però – aggiungono – la
prevenzione non basta. Serve una svolta culturale e politica, oltre che
normativa”. I suicidi si verificano a volte a cause di condizioni di vita
in strutture inadeguate, fatiscenti o sovraffollate. “Non ci si può
limitare – evidenzia il presidente – a realizzare ulteriori spazi di
detenzione. Le carceri devono essere luoghi di rieducazione e del riscatto
dopo aver scontato la pena”.
La situazione dei penitenziari in Italia è sotto gli occhi di tutti. “E’
preoccupante il graduale peggioramento della qualità della vita dei
detenuti, ma anche del personale impiegato” commenta ancora l’assessore.
“Con questo progetto – conclude Bezzini – confermiamo la nostra
attenzione alla dignità della persona e la volontà di mettere i detenuti
nella condizione di godere dei propri diritti fondamentali e prevenire il
fenomeno dei suicidi in carcere che, negli ultimi anni purtroppo, ha
conosciuto un drammatico aumento”.
Per il 2024 la giunta regionale toscana aveva già proceduto al rinnovo del
progetto di supporto psicologico rivolto ai detenuti: una misura a tutela
anche questa della salute delle persone. E’ stato inoltre rinnovato il
progetto per promuovere e mantenere il benessere psicofisico del personale
in carcere, una misura che contribuisce a garantire una maggiore sicurezza
e qualità dell’assistenza dei detenuti. Gli indirizzi sul nuovo piano
contro il rischio suicidi dovranno adesso tradursi nell’aggiornamento dei
piani locali di ogni singolo istituto, compito che spetta alle Asl in
collaborazione con l’amministrazione penitenziaria.
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