
L’economia statunitense ha registrato una crescita del 2,8% su base annua nel terzo trimestre del 2024, in linea con le previsioni degli analisti, secondo quanto comunicato mercoledì dal Bureau of Economic Analysis (BEA). Questo risultato conferma il trend positivo della più grande economia mondiale, che aveva registrato una crescita del 3% nel secondo trimestre e dell’1,4% nel primo trimestre dell’anno.
La performance economica del terzo trimestre è stata alimentata da diversi fattori chiave:
- Spesa dei consumatori: La domanda interna continua a rappresentare una componente cruciale per l’economia statunitense. Nel terzo trimestre, i consumatori hanno aumentato gli acquisti di beni durevoli, come automobili ed elettrodomestici, oltre a servizi, tra cui ristorazione, viaggi e intrattenimento.
- Esportazioni: Le vendite di beni e servizi statunitensi all’estero hanno registrato un aumento, beneficiando della ripresa economica globale e della domanda di prodotti tecnologici, beni agricoli e attrezzature industriali.
- Spesa del governo federale: Anche la spesa pubblica ha contribuito positivamente al PIL. L’aumento degli investimenti in infrastrutture e difesa ha sostenuto l’economia, in un contesto di politiche fiscali espansive adottate dall’amministrazione per stimolare la crescita.
- Investimenti fissi non residenziali: Gli investimenti delle imprese in strutture, attrezzature e tecnologie sono cresciuti, indicando una fiducia duratura nel potenziale di crescita dell’economia statunitense. Questo aumento riflette anche la volontà delle aziende di modernizzare la propria capacità produttiva e di adottare nuove tecnologie per migliorare l’efficienza.
Un quadro economico positivo ma con sfide all’orizzonte
Nonostante la crescita solida, l’economia statunitense deve affrontare alcune sfide. Tra queste, l’aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve per combattere l’inflazione, che potrebbe rallentare gli investimenti e la spesa dei consumatori nei prossimi mesi.
Inoltre, le tensioni geopolitiche e le incertezze legate ai mercati energetici globali potrebbero influenzare la crescita delle esportazioni e la stabilità economica complessiva. Tuttavia, l’attuale aumento del PIL indica che l’economia statunitense sta dimostrando una notevole resilienza di fronte a queste difficoltà.
Gli analisti prevedono che la crescita economica potrebbe rallentare leggermente nel quarto trimestre, a causa dell’impatto ritardato della stretta monetaria e della moderazione della domanda globale. Tuttavia, la robusta spesa dei consumatori e gli investimenti aziendali potrebbero continuare a sostenere l’economia, evitando una recessione nel breve termine.
In conclusione, il dato di crescita del 2,8% nel terzo trimestre conferma che l’economia statunitense mantiene un ritmo stabile e positivo, grazie a un mix di domanda interna solida, esportazioni in aumento e investimenti sostenuti sia dal settore privato che da quello pubblico.