
(AGENPARL) – mar 01 ottobre 2024 (ACON) Trieste, 1 ott – Nella logica dell’intermodalit?,
dell’interconnessione tra treno, viabilit? ordinaria e piste
ciclabili, nonch? della sostenibilit? e della valorizzazione
turistica, ripristinare le linee ferroviarie
Sacile-Pinzano-Gemona e Casarsa-Spilimbergo-Pinzano. Cos?, in
breve, la richiesta alla Giunta regionale a prima firma Marco
Putto (Patto per l’Autonomia-Civica Fvg), sottoscritta anche da
colleghi del Gruppo, del Pd e del Misto. Ma il Centrodestra l’ha
bocciata in blocco dopo il no anche dell’assessore regionale a
Infrastrutture e Territorio, Cristina Amirante, che ha
sentenziato: “I binari della Casarsa-Pinzano sono chiusi. La
Sovrintendenza ha posto un veto sui treni passeggeri, ancor pi?
sui treni merci”.
Putto ha inutilmente fatto presente all’Aula che “la
Sacile-Gemona ? da completare nel tratto Maniago-Gemona, visto
che il tratto Sacile-Maniago ? gi? percorribile”, mentre la
“Casarsa-Pinzano, sulla quale in effetti da un anno ? pendente un
giudizio del Tar rispetto al vincolo posto su di essa dalla
Sovrintendenza, potrebbe essere ripristinata contestualmente al
progetto della contigua pista ciclabile, diventando funzionale al
traffico merci proveniente dall’interporto di Pordenone”.
Guardando lontano nel tempo, Putto ha anche ipotizzato che “un
ripristino delle nostre ferrovie storiche, collegate con quelle
ordinarie e messe in relazione con la viabilit? ciclabile e con
l’intero comparto della mobilit?, possa assumere le
caratteristiche di una vera e propria metropolitana leggera di
superficie”.
Primo a dirsi contrario alla mozione, Markus Maurmair (FdI), che
ha posto una questione di sostenibilit? economica in particolare
al progetto per la Casarza-Pinzano, dove ha fatto presente che a
Spilimbergo la ferrovia storica ? gi? inglobata nell’area urbana;
all’opposto, c’? una forte pressione affinch? sia realizzata
quanto prima la pista ciclabile, considerata vera spinta
turistica per il territorio.
Andrea Carli (Pd) ha invece evidenziato come la mancanza di
risorse non sia un problema perch? facilmente reperibili come gi?
avvenuto per altre opere, concetto poi sostenuto anche da Serena
Pellegrino (Av), Nicola Conficoni (Pd) e Furio Honsell (Open
Fvg). Carli ha quindi ricordato che la Sacile-Gemona ? stata
riaperta dopo la chiusura per frana del 2012 e che da Maniago a
Pinzano ci sono diversi investimenti, anche pubblici, per il
recupero delle vecchie stazioni; bisogna insistere sugli
investimenti sul trasporto pubblico locale (Tpl) nel Friuli
Occidentale.
“Ho sottoscritto convintamente la mozione”, ha detto Pellegrino
parlando di “questione da decenni insoluta” e di intermodalit?
che resta solo sulla carta. Le due tratte sono “l’occasione per
rendere il Fvg attrattivo per i turisti che amano viaggiare con i
mezzi pubblici; se potenziassimo tutte le linee ferroviarie del
Fvg, trasformandole in una sorta di metropolitana leggera per
passeggeri e biciclette, saremmo all’avanguardia rispetto a
qualsiasi altra regione”.
Conficoni ha detto di tutte le volte che ? stata chiesta la
modernizzazione della rete infrastrutturale del Pordenonese,
anche per spostare il traffico da gomma a rotaia. Per lui, lungo
la Sacile-Gemona potrebbe esserci la possibilit? di trasportare
merci, mentre per la Casarsa-Pinzano ha rammentato che gi? due
anni fa fu suggerito di rivalutare il progetto della ciclovia,
verificando di poterla realizzare a fianco dei binari.
Appoggio alla mozione anche da Furio Honsell (Open Fvg), che ha
menzionato il problema che vive in parallelo la Carnia ed ?
preoccupato che si finisca con il mettere una contro l’altra due
visioni simili, la mobilit? su rotaia e quella ciclabile, volte
entrambe ad una viabilit? sostenibile e con un fine comune:
limitare l’utilizzo del mezzo privato preferendo il Tpl.
La firmataria Laura Fasiolo (Pd) ha approfittato per parlare del
collegamento Gorizia-Nova Gorica, “che si realizzer? con il 2026,
ma ? un discorso portato all’attenzione del Senato gi? nel 2018”.
In chiusura, da Igor Treleani (FdI) un attacco alla Giunta
Serracchiani: “L’allora assessore Santoro non difese la chiusura
di molte stazioni ferroviarie avvenuta in Fvg nella legislatura
2013-18, si veda ad esempio quella di Santa Maria la Longa”.
E un attacco ? arrivato anche dalla Amirante: “Serracchiani e
Santoro decisero della riapertura della Sacile-Gemona senza
prevedere alcun passaggio a livello lungo la statale 13
Pontebbana, a cui oggi dobbiamo pensare noi creandone 54”. La
difesa ? stata di Diego Moretti (Pd): “La Serracchiani ha agito
sulla base di quanto iniziato dalla Giunta Tondo”.
Dalla responsabile delle infrastrutture, anche parole sul
possibile accordo con la Sovrintendenza per la conservazione
della memoria storica della tratta Casarsa-Pinzano con la
creazione della pista ciclabile e pedonabile. Ha poi fatto
presente che “a San Giorgio si sta facendo un lavoro milionario
per togliere il passaggio del treno merci tra le case,
impensabile che a Spilimbergo lo vogliano”. Per il tratto
Casarsa-Portogruaro si sta pensando ad una lunetta e alla
elettrificazione, che per? ? in capo a Rete ferroviaria italiana
(Rfi), non alla Regione. Cos? come con Rfi si ? trovata una
soluzione sperimentale per la Sacile-Gemona, riconoscendola
tratta turistica.
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