
(AGENPARL) – gio 30 maggio 2024 *COMUNICATO STAMPA*
*Ciliegia in Arte: 27 anni di Sagra, il 3 giugno conferenza stampa di
presentazione della rassegna per celebrare il nuovo Presidio Slow Food*
*Parteciperanno alla conferenza: Giacomo Miola, vicepresidente di Slow Food
Italia; Angelo Lo Conte, presidente di Slow Food Campania; Daniela Cennamo,
responsabile Slow Food Presidi Campani; Nello D’Auria, sindaco di Gragnano*
“Ciliegia in Arte – Ciliegie, arte, cultura, musica – 27 anni di Sagra
della Ciliegia”: la rassegna sarà presentata nel corso di una conferenza
stampa che si terrà il 3 giugno 2024 alle ore 18 e 30 presso l’aula
consiliare del Comune di Gragnano. Si tratta di un momento storico per
l’intera città di Gragnano, in quanto celebra l’importante riconoscimento
della ciliegia dei Monti Lattari come nuovo Presidio Slow Food.
Parteciperanno alla conferenza: Giacomo Miola, vicepresidente di Slow Food
Italia; Angelo Lo Conte, presidente di Slow Food Campania; Daniela Cennamo,
responsabile Slow Food Presidi Campani; Nello D’Auria, sindaco di Gragnano
Alle pendici dei Monti Lattari, tra le colline che circondano Gragnano e
Pimonte, il microclima è perfetto per la crescita della ciliegia Somma, una
varietà antica e saporita, caratterizzata da dimensioni straordinarie e un
inconfondibile colore rosso che vira al bianco verso la punta. La ciliegia
Somma dei Monti Lattari è da sempre la regina del borgo medioevale di
Castello, storico areale di coltivazione nel comune di Gragnano.
Pochi agricoltori custodi hanno conservato gli impianti tradizionali,
alcuni alti più di 15 metri, e la raccolgono tra fine maggio e inizio
luglio con lunghe scale e grande abilità. La tecnica di “insaccare” le
ciliegie, disposte a piramide dopo aver staccato i piccioli uno per uno, è
una tradizione unica che permette di mantenere i frutti freschi più a lungo.
Simone Lucchisani, responsabile del neonato Presidio, spiega: “L’area bassa
di Gragnano è tradizionalmente vocata alla produzione di pasta, mentre la
zona collinare a ridosso delle montagne è apprezzata per le produzioni
ortofrutticole, in particolare per le ciliegie. Nel borgo medioevale di
Castello, l’areale storico di coltivazione, le ciliegie trovano la perfetta
esposizione, mite ma ventilata”.
Negli anni ‘80 del secolo scorso, la ciliegia dei Monti Lattari ha
rischiato di scomparire a causa della diffusione di varietà migliorate
provenienti dalla Turchia e dello spopolamento delle aree interne.
Tuttavia, pochi impianti specializzati di ciliegi, presenti in setti