
(AGENPARL) – mar 19 marzo 2024 TEATRO, M5S: RINVIO DICHIARAZIONE MONUMENTI NAZIONALI FRUTTO PRESSAPOCHISMO DESTRA
Roma, 19 mar. – “Il provvedimento per la dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani che doveva essere votato dall’aula oggi, è stato rinviato. È evidente che hanno capito che stavano andando a passo spedito verso l’ennesima figuraccia, ma d’altronde già le premesse erano chiare. Anziché prevedere un impianto organico fin dall’inizio per la dichiarazione di monumento nazionale, si è proceduto ad aggiungere di volta in volta questo o quel teatro, assecondando i desiderata di questo o quel parlamentare, con la beffa di aver ricompreso solo sul finale gioielli assoluti come la Scala di Milano, la Fenice di Venezia, il Regio di Parma e il Petruzzelli di Bari che questa maggioranza aveva dimenticato. Addirittura si erano scordati di includere il Teatro dell’Opera di Roma, tanto che Mollicone aveva già annunciato l’ennesimo emendamento. Ora lo stop probabilmente servirà per una nuova ricognizione, aggiungendo altri teatri romani come il Sistina e il Brancaccio, ma non è escluso si accorgano che va aggiunto qualche altro teatro, con un elenco che può diventare potenzialmente infinito. Ma è questo il modo di procedere? La destra proprio non riesce a concepire le istituzioni culturali come qualcosa di diverso da strumenti per fare marchette territoriali o per sistemare parenti e amici. Noi con i nostri emendamenti in commissione abbiamo contrastato questa deriva personalistica e siamo riusciti a inserire pro futuro regole uguali per tutti e quindi che ulteriori teatri, anche su proposta dei soggetti interessati, possano essere riconosciuti quali monumento nazionale attraverso criteri precisi e una procedura trasparente stabilita da un regolamento da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge. Un briciolo di serietà in un mare di pressapochismo targato destra”.
Così gli esponenti M5S in commissione cultura alla Camera Antonio Caso, Gaetano Amato e Anna Laura Orrico.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle