
(AGENPARL) – sab 02 marzo 2024 Stagione Prosa 2023/2024
“Assassinio nella cattedrale”
con Moni Ovadia e Marianella Bargilli
al Teatro Comunale di Ferrara
Venerdì 8 marzo 2024 | ore 15 (scuole) e 20,30
Sabato 9 marzo 2024 | ore 20,30
Domenica 10 marzo 2024 | ore 16
Sabato 9 marzo alle 18 è previsto l’incontro con la compagnia al Ridotto del Teatro
Ferrara, 2 marzo 2024 – Il capolavoro di Thomas Stearns Eliot, Assassinio nella
cattedrale. Murder in the Cathedral, rappresenta una testimonianza senza tempo
sul rapporto fra opposti, nel cuore della civiltà occidentale: potere temporale e
potere spirituale, ragione e fede, individuo e Stato. Libertà e costrizione. Lo
spettacolo va in scena al Teatro Comunale di Ferrara da venerdì 8 a domenica 10
marzo (ore 20,30, domenica alle 16), con la regia di Guglielmo Ferro. Assieme ai
protagonisti Moni Ovadia, direttore generale dell’Abbado, e Marianella Bargilli, sul
palco ci saranno Agostino Zumbo e (in ordine di apparizione) Viola Lucio, Pietro
Barbaro, Francesco M. Attardi, Daniele Gonciaruk, Plinio Milazzo, Mario Opinato,
Emanuela Trovato. Le scene sono di Salvo Manciagli, le luci di Santi Rapisarda, le
musiche di Massimiliano Pace, i costumi della Sartoria Pipi Palermo per una
produzione Centro Teatrale Bresciano, Progetto Teatrando.
Cattedrale di Canterbury, 2 dicembre 1170. Sono gli ultimi giorni dell’Arcivescovo
Thomas Becket, di ritorno dalla sua permanenza in Francia durata sette anni. La
monarchia, sempre più potente e pericolosa, è divenuta una reale minaccia, tanto
che Becket stesso esprime con rassegnazione, ai suoi sacerdoti, la consapevolezza
di andare incontro al martirio. Alcuni giorni dopo, infatti, quattro cavalieri inviati da
Edoardo II lo accuseranno di tradimento e porranno fine ai suoi giorni.
Nella vicenda così complessa (e di difficilissima analisi storica) fra Edoardo II e colui
che sarà – alla fine di un percorso politico e personale complicato e sofferto –
Stagione Prosa 2023/2024
Arcivescovo di Canterbury leggiamo il dramma e l’esizialità delle scelte che oggi si
compiono davanti ai nostri occhi.
Di più: vi leggiamo lo iato fra la micro e la macro Storia; fra la grande vicenda
dell’Umanità e la vicenda privata, piccola – a volte inutile, quasi sempre
insignificante – di ciascuno di noi.
Persino nella nebulosità dei sicari, materialmente difficili da ricondurre con
certezza alla responsabilità di Edoardo quale mandante certo, leggiamo l’ambiguità
del Potere e del suo Sistema nel rapporto con gli individui: manipolatorio,
ricattatorio, inafferrabile.
In questa ambiguità di fondo, sembrano rispecchiarsi tutte quelle precedenti e
quelle a seguire: dalla “conferenza di Wansee” all’“Irangate”. Una costante
dell’infingimento, della manipolazione – appunto – del Sistema, che indirizza i
destini di interi popoli senza – apparentemente – esercitare coercizione, ma, anzi,
promuovendo libertà e democrazia.
Non a caso, rappresentato nel ’35 proprio nei luoghi della vicenda reale, il dramma
sembra raccontare più l’ascesa ed il pericolo del nazismo, che le vicende dei
Plantageneti. Oggi, questo allestimento, questa versione del dramma, mira appunto
a questa “trasversalità” storica; a questa “atemporalità”, orientata a togliere la
matrice specifica a questo conflitto, restituendola ad una dimensione più
generalmente estesa.
Una rotta precisa, un percorso fatto di convincimenti profondi. Una scelta
confermata anche dalla presenza di un Maestro del Teatro Civile più genuino che il
nostro Paese esprime in questo momento: Moni Ovadia. Artista, attore, “cantore
dell’impegno”, che – anche – nella sua appartenenza alla cultura “yiddish”,
suggerisce una polifonia di linguaggi ed istanze antropologiche, oltre che storiche,
civili e sociali.
Stagione Prosa 2023/2024
Assassinio nella Cattedrale. Murder in the Cathedral
di Thomas Stearns Eliot
regia Guglielmo Ferro
con Moni Ovadia, Marianella Bargilli, Agostino Zumbo, Viola Lucio, Pietro
Barbaro, Francesco M. Attardi, Daniele Gonciaruk, Plinio Milazzo, Mario
Opinato, Emanuela Trovato
costumi Sartoria Pipi Palermo
scene Salvo Manciagli
luci Santi Rapisarda
musiche Massimiliano Pace
produzione Centro Teatrale Bresciano, Progetto Teatrando
ORARI SPETTACOLO Venerdì 8 marzo alle 15 (scuole) e alle 20,30, sabato 9 marzo
alle 20,30 e domenica 10 marzo 2024 alle 16 al Teatro Comunale di Ferrara (corso
Martiri della Libertà 5).
BIGLIETTI Da 8 a 32 euro. La biglietteria in corso Martiri della Libertà 21 è aperta
lunedì, martedì, mercoledì, venerdì e sabato (ore 10-13 e 16-19), giovedì mattina (ore
10-13) e domenica (ore 10-13 e 15-17), e nei giorni di programmazione fino all’inizio
0532.202675. Biglietti acquistabili sia sul sito del Teatro sia su Vivaticket.
PROSSIMI APPUNTAMENTI DI PROSA Venerdì 15, sabato 16 marzo alle 20,30 e
domenica 17 marzo alle 16, Pippo Delbono e la sua compagnia portano in scena
Amore. Dal 12 al 14 aprile Neri Marcorè sarà all’Abbado con La Buona Novella di
Fabrizio De André, drammaturgia e regia di Giorgio Gallione.