
(AGENPARL) – ven 15 dicembre 2023 *La Fondazione Magna Grecia rende omaggio a uno dei suoi fondatori: Gino
Gullace, il “giornalista calabrese che raccontava l’America”*
*E’ stato donato al Comune di Ferruzzano (RC), di cui Gullace era
originario, un mezzobusto commemorativo. “Un grande uomo di cultura con lo
sguardo rivolto al futuro, che ci ha lasciato tantissimi insegnamenti”,
così il Presidente FMG, Nino Foti.*
*Roma, 15 dicembre* – La *Fondazione Magna Grecia* ha celebrato uno dei
suoi fondatori, il giornalista calabrese *Gino Gullace*.
Nel corso di un partecipato evento ospitato alla Galleria del Cardinale e
moderato dalla giornalista *Paola Bottero*, il Presidente della FGM *Nino
Foti*, ha donato all’amministrazione comunale di Ferruzzano (Reggio
Calabria) un mezzobusto commemorativo in bronzo raffigurante Gullace, che
fu definito “il giornalista calabrese che raccontava l’America”, visto che
negli anni ’50 è stato il primo inviato della Rizzoli e corrispondente per
la rivista Oggi.
L’opera è stata realizzata dall’artista Mimmo Carteri e, nelle prossime
settimane, sarà posizionata sul lungomare di Ferruzzano, che è intitolato
proprio a Gino Gullace.
All’evento erano presenti i vertici della FMG, tra cui il vicepresidente
l’on. *Francesco Saverio Romano e Antonello Colosimo*, Presidente della
Corte dei Conte in Umbria e Presidente dell’Organismo di Vigilanza. Hanno
partecipato, fra i tanti ospiti e autorità, il *Cardinale Silvano Maria
Tomasi*, il *Generale Pasquale Angelosanto*, già Comandante del ROS dei
Carabinieri, *Riccardo Paternò di Montecupo*, Gran Cancelliere del Sovrano
Ordine di Malta.
Nino Foti, nel suo intervento, ha tracciato un ricordo personale e umano di
Gino Gullace, ed ha evidenziato l’importanza di ricordare “un grande uomo
di cultura, che è stato anche un uomo semplice. Uno scrittore e giornalista
che ci ha lasciato tantissimi insegnamenti e oggi merita di avere il giusto
riconoscimento. Con il suo lavoro ha aiutato tantissimi nostri connazionali
che vivevano in America e necessitavano di inserirsi nella società
dell’epoca. Uno dei testimoni della Calabria vera, sana e ricca di
cultura. Un uomo con lo sguardo rivolto al futuro, che già negli anni ’50
parlava dei rischi della tecnologia che può inaridire i rapporti umani,
affermando che le persone devono essere il fine e non il mezzo”.
Presente il vice sindaco del Comune di Ferruzzano, *Nino Crea*, che ha
dichiarato: “Gino Gullace ha rappresentato migliaia di connazionali che
sono partiti da piccoli centri per cercare fortuna in America. Ha
raccontato l’America in Italia e, se amiamo il ‘sogno americano’, lo
dobbiamo a questo nostro grande concittadino. Inoltre, ha parlato della
grandezza della Magna Grecia e di quello che siamo stati. Studiando e
recuperando le nostre radici possiamo tornare ad essere grandi per dare un
contributo non solo al nostro territorio, ma all’Italia tutta”.
Alla cerimonia hanno partecipato anche alcuni familiari dell’indimenticato
giornalista. La nipote *Sabrina Maria Teresa Gullace* commenta così questo
significativo momento: “Siamo molto felici e orgogliosi per questo
riconoscimento dato a mio zio, la cui memoria merita di essere mantenuta
sempre viva. Ringraziamo la Fondazione Magna Grecia che ci ha regalato una
sorpresa meravigliosa”.
*Biografia: *Gino Gullace (1918-1990) è stato “il giornalista calabrese che
raccontava l’America”. Primo inviato della Rizzoli negli anni Cinquanta, e
storico corrispondente per Oggi, la carriera di Gullace passa per il
Giornale della Calabria, il Tgr Rai, le collaborazioni con La Stampa,
Corriere della Sera, la Repubblica, America Oggi: oltre mezzo secolo di
attività giornalistica che lo vide autore di indimenticabili reportage su
Oggi, l’Europeo, National Geographic, in cui diede il meglio di sé nel
raccontare le storie, le conquiste e le nuove mode della società americana.
Ma ciò che fece vibrare la sua sensibilità rimase la sua origine calabrese
e “magnogreca” con l’umiltà di chi, da giovane, è dovuto emigrare con la
famiglia in un altro paese. Originario di Ferruzzano, fu tra i primi
corrispondenti italiani dagli Stati Uniti, dove divenne uno degli
indiscutibili punti di riferimento dell’intellighenzia italoamericana.
Con preghiera di pubblicazione,
Un saluto
Chiara Chirieleison
Ufficio stampa