
(AGENPARL) – mar 21 novembre 2023 UNA CORSA CONTRO IL TEMPO: DOBBIAMO RENDICONTARE ENTRO DICEMBRE
22,4 MILIARDI DI EURO DI FONDI EUROPEI (IL 34,7% DEL TOTALE)
AL 31 AGOSTO 2023 I PAGAMENTI AMMONTANO A 42,4 MILIARDI DI EURO (il 65,3% DEL TOTALE)
Analisi a cura della UIL Servizio Lavoro, Coesione e Territorio
È davvero iniziato il “countdown” per la rendicontazione della spesa Fondi Strutturali Europei e di Investimento Europei per il 2014-2020 relativi al Fondo Sociale Europeo (FSE) e al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR): questa programmazione, infatti, scadrà il 31 dicembre 2023.
Una vera e propria corsa contro il tempo, dunque, per non restituire all’Unione Europea parte del “tesoretto” dei fondi comunitari.
Al 31 agosto 2023 il nostro Paese ha certificato pagamenti dei progetti alla Commissione Europea pari a 42,4 miliardi di euro, Il 65,3% del totale delle risorse assegnate per il periodo 2014-2020 (64,9 miliardi di euro comprese le risorse della Next Generation con REACT-EU).
È quanto emerge da un’analisi della UIL Servizio Politiche del Lavoro, Coesione e Territorio, sugli ultimi dati pubblicati dalla Ragioneria Generale dello Stato sul monitoraggio delle politiche di coesione 2014-2020.
Dall’analisi si evince che, per non andare in “disimpegno automatico”, entro la fine dell’anno il nostro Paese dovrà certificare 22,4 miliardi di euro (il 34,7% del totale) a Bruxelles, tra Programmi Operativi Nazionali (PON) e Regionali (POR).
Una “missione impossibile” si chiede Ivana Veronese Segretaria Confederale UIL?
Si tratta sempre di una bella somma, ma come sempre è successo nelle passate programmazioni, spiega la Segretaria della UIL, seppur con il “fiatone” e ricorrendo a tecnicismi quali i “progetti sponda” o “retrospettivi”, il nostro Paese è sempre riuscito a rendicontare quasi tutte le risorse.
Una cosa è certa – continua Ivana Veronese – il giudizio deve riguardare, anche e soprattutto, la qualità della spesa, perché la logica dello ‘spendere, tanto per spendere’ non porta a miglioramenti strutturali e non contribuisce alla crescita economica sociale e occupazionale nel nostro Paese.
Tornando ai dati, al 31 agosto, soltanto per 4 Programmi sono state rendicontate tutte le risorse a disposizione: si tratta dell’Emilia-Romagna, del Friuli-Venezia Giulia, della Provincia autonoma di Bolzano e del Programma nazionale “Iniziativa PMI”.
A livello regionale, al di là dell’Emilia-Romagna, del Friuli-Venezia Giulia e della Provincia autonoma di Bolzano, come sopra detto, la Valle Aosta ha effettuato pagamenti per il 95,5%; la Puglia per il 94,5%, la Toscana per il 93,3%; il Piemonte per il 91,6% e il Lazio per l’86,7%.
Più indietro troviamo la Calabria con una spesa certificata pari al 51,5%; la Sicilia con il 59,9%; l’Abruzzo con il 62%; il Molise con il 64,1%; le Marche con il 66,0%; la Campania con il 69,1%.
Per quanto riguarda la spesa certificata dai Programmi Nazionali a titolarità ministeriale, anche qui, al di là del PON Iniziativa PMI, come sopra riportato, il PON Governance e Capacità Istituzionale ha certificato una spesa dell’83%; il PON Imprese e competitività l’81%; il PON Per la Scuola il 65,2%.
In notevole ritardo nella certificazione della spesa il PON Sistemi politiche attive per l’occupazione con il 13,6%; il PON Città metropolitane con il 51,6%; il PON Ricerca e Innovazione con il 52,5%; il PON Inclusione con il 54,5%.
Novembre 2023
FONDI STRUTTURALI EUROPEI 2014-2020: LA SPESA DI FSE E FESR RENDICONTATA AL 31 AGOSTO 2023
Programmi Operativi Regionali e Nazionali Risorse v.a. Pagamenti v.a. Pagamenti %
Fonte UIL Servizio Politiche del Lavoro, Coesione e Territorio su dati Ragioneria dello Stato