
(AGENPARL) – mer 05 luglio 2023 Bureau de presse
Ufficio stampa
COMUNICATO STAMPA
Aosta, mercoledì 5 luglio 2023
Flavescenza dorata: in Valle d’Aosta la situazione è monitorata dai tecnici regionali
L’Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali comunica che la situazione epidemiologica sulla presenza della flavescenza dorata in Valle d’Aosta è monitorata dai tecnici regionali.
Da qualche anno a questa parte, la malattia ha registrato una recrudescenza in alcune regioni del Nord Italia, causata probabilmente dall’uscita dal mercato di alcuni insetticidi tra i più efficaci contro l’insetto vettore responsabile della diffusione della fitopatia, e questo quadro sta suscitando attualmente notevole preoccupazione tra i viticoltori, anche valdostani.
La flavescenza è comparsa in Valle d’Aosta in ritardo rispetto alle altre zone del Nord Italia e nei nostri vigneti l’insetto vettore è presente con popolazioni di medio-bassa entità. Tuttavia, le indagini condotte dai tecnici dell’Ufficio Servizi fitosanitari hanno evidenziato, a partire dal 2012, la presenza di una ventina di zone a rischio, che sono state indicate e delimitate come zone focolaio attraverso appositi provvedimenti dirigenziali.
In queste aree, i viticoltori hanno l’obbligo di sorvegliare attentamente lo stato di salute delle loro piante per individuare la comparsa dei sintomi, di eliminare tempestivamente le piante sintomatiche e di effettuare i trattamenti insetticidi contro lo scafoideo seguendo le indicazioni date dall’Ufficio Servizi fitosanitari sull’epoca più opportuna e sui prodotti da impiegare.
“I nostri uffici sono a disposizione degli utenti – precisa l’Assessore Marco Carrel – e diramano puntualmente indicazioni utili a contrastare il fenomeno attraverso comunicati pubblicati sul sito della Regione, nel Canale tematico Agricoltura”.
Tali indicazioni vengono anche veicolate attraverso sms inviati a tutti gli iscritti e attraverso avvisi esposti presso le bacheche degli Uffici territoriali dell’Assessorato e presso i rivenditori di fitofarmaci.
“Inoltre, in tal senso il nostro Assessorato – prosegue l’Assessore – ha avviato una collaborazione con il Consorzio Vini in un’ottica di prevenzione e contrasto al fenomeno con la speranza di raggiungere il maggior numero di persone e riuscire così a contenere la diffusione di questo insetto”
In particolare, si evidenzia che, per contenere il rischio di diffusione della flavescenza, è indispensabile anche estirpare i vigneti abbandonati presenti nelle zone focolaio, in quanto le viti inselvatichite possono ospitare l’insetto vettore favorendone la moltiplicazione. A questo proposito, a seguito dei monitoraggi effettuati, l’Assessorato ha recentemente inviato ai proprietari e conduttori di vigneti abbandonati, presenti in alcune zone focolaio, un’ingiunzione di estirpo.
Tutti gli interventi di contenimento previsti per le zone focolaio (estirpo delle piante sintomatiche, trattamenti contro il vettore, estirpo dei vigneti abbandonati) sono obbligatori e gli inadempienti sono passibili di sanzioni, ai sensi del d.lgs. 19/2021.