
(AGENPARL) – ven 14 aprile 2023 Reggio Emilia, 14 aprile 2023
COMUNICATO STAMPA
Il 19 aprile il secondo incontro dedicato alla futura Casa della Comunità
che nascerà a Castelnovo di Sotto e ai bisogni di salute dei cittadini
dei comuni dell’Unione Terre di Mezzo
Mercoledì 19 aprile alle 20:30 si terrà il secondo dei due momenti di dialogo e informazione con i professionisti dell’azienda sanitaria di Reggio Emilia dedicati alla popolazione che afferisce ai comuni dell’Unione Terre di Mezzo.
Gli appuntamenti segnano la ripresa del percorso di progettazione partecipata della futura Casa della Comunità di Castelnovo di Sotto che avrà sede in via della Conciliazione, nell’edificio completamente ristrutturato che ospitava i Poliambulatori.
L’appuntamento si intitola“La comunità in salute: strategie per migliorare il mio benessere” e si tiene nella sede della Pubblica Assistenza di C.Sotto in via Petrarca n.6. Interverranno Simone Storani – Referente Dipartimento Cure Primarie Area Centro AUSL Reggio Emilia, Marco Tamelli – Referente Piano Regionale della Prevenzione Dipartimento Salute Pubblica, Vincenzo Lavecchia – Dipartimento Cure Primarie Area Centro AUSL Reggio Emilia, Federica Saccani – Responsabile dei Servizi Sociali dell’Unione Terre di Mezzo, Ermanno Rondini – Presidente LILT – Luoghi di Prevenzione, prevenzione e cura del tabagismo, di un esperto UISP. A moderare il dibattito sarà Mauro Incerti, presidente della cooperativa sociale CPS e cittadino castelnovese.
Durante la serata sarà possibile attivare lo SPID.
La Casa della Comunità è un luogo di prossimità dove i cittadini possono trovare accoglienza e risposte ai propri bisogni sanitari, sociosanitari e sociali. Non vuole essere solo il luogo di offerta dei tradizionali servizi socio-sanitari ma, soprattutto, un luogo di risposta sociale innovativa attraverso il coinvolgimento delle risorse del territorio e della comunità nel suo insieme. In quest’ottica, l’offerta di servizi socio-sanitari è pensata a partire dai bisogni e dalle necessità della comunità, perché la salute si genera dove le persone vivono.
L’obiettivo organizzativo è di rendere concreta l’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento e creare un luogo multidisciplinare che integri progettazione ed erogazione di interventi sanitari e sociali.
In previsione dell’apertura della Casa della Comunità di Castelnovo Sotto, negli anni precedenti la pandemia, in collaborazione con i Sindaci dei comuni, l’Azienda sanitaria aveva avviato un percorso di coinvolgimento delle istituzioni, delle associazioni, dei cittadini che aveva portato alla sottoscrizione del Patto Sociale di Comunità per il benessere e la salute. Il patto contiene i principi e le linee guida per costruire e sperimentare insieme una nuova forma di Casa della Salute appunto la Casa della Comunità. Dopo tre anni di stop, la ripresa del percorso prevede diversi momenti di confronto sui bisogni espressi dai territori, ai primi due già calendarizzati ne seguiranno altri. La Casa della Comunità di Castelnovo Sotto è in fase di completamento.
Il contesto delle Case della Comunità e la Casa di Castelnovo Sotto
La Casa della Comunità è il luogo al quale rivolgersi per trovare risposta ai propri problemi di salute, un punto di riferimento certo e ben riconoscibile per i cittadini, vicino e abituale.
Le Case della comunità nascono per offrire in modo coordinato:
·accesso ai servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali in un luogo visibile e facilmente accessibile alla popolazione di riferimento;
·la garanzia della risposta alla domanda di salute della popolazione nelle 24 ore 7 giorni su 7;
·la presa in carico del cittadino sulla base dei diversi bisogni di salute e secondo un approccio proattivo;
·l’attivazione di percorsi di cura multidisciplinari, che prevedono la integrazione tra servizi sanitari, ospedalieri e territoriali, e tra servizi sanitari e sociali;
·la partecipazione della comunità locale, dei pazienti e caregiver.
La Casa di Castelnovo Sotto sarà punto di riferimento non solo per i comuni che, insieme a Castelnovo, formano l’Unione “Terra di Mezzo”, ossia Cadelbosco Sopra e Bagnolo, ma anche per i comuni limitrofi, con un bacino stimato di oltre 30 mila abitanti.
La Casa ospiterà il Nucleo di Cure Primarie (NCP) n.6 dell’Area Centro del Dipartimento Cure Primarie aziendale, Distretto di Reggio Emilia. La sua prossimità geografica ai distretti sanitari confinanti, Montecchio e Guastalla, nonché ai paesi di Campegine (a 3,7 km, 5.232 abitanti) e Poviglio (a 4,0 km, 7.313 abitanti) amplia il bacino potenziale di ulteriori 12.500 abitanti.
Ampia è stata sinora la collaborazione dell’azienda sanitaria con gli enti locali nel creare sinergie con le forze sociali e le risorse formali e informali del territorio allo scopo di condividere un percorso di coesione sociale e di partecipazione per la creazione di nuove relazioni e nuove reti che rispondano in modo adeguato ai bisogni del territorio.
La struttura intende agevolare i percorsi di partecipazione e individuazione di linee progettualieobiettivicondivisi con diversi soggetti della comunità: associazioni di volontariato e sportive, parrocchie, servizi educativi e scolastici, gestori dei servizi per anziani e disabili.
Laristrutturazione in fase di completamentodell’edificio in via della Conciliazione prevede di:
·migliorarel’accessoaiservizisocio-sanitariesocialiattraversoilPuntounicodi AccessoSocio-Sanitario(PUA),pergarantirelapresaincaricointegratadei cittadinichepresentanobisognicomplessi,convalutazionemultidimensionaleestesuradipianiassistenzialiindividualizzatinell’otticadellaflessibilitàedell’efficienzadell’usodellerisorsedisponibili;
·attivareunasededelServizioSocialeunificatodeicomuni dell’UnioneTerrediMezzo(CastelnovoSotto,CadelboscoSopraeBagnoloin Piano)perfavorirel’integrazionetraiservizisocialieiservizisanitarineldare rispostaaibisognicomplessiconnessiai profondi mutamenti socialiincorso;
·migliorarelacollaborazione coniMMGeiPediatri di Libera SceltaPLSdiC. Sotto, chesiprevedepossanoprogressivamentetrasferirsi nella sede e coniMMGdiCadelboscodiSopra,inmododagarantire la continuitàassistenzialeallapopolazionediriferimentoel’accessibilitàall’assistenzaambulatorialeedomiciliare in orario diurnoche diventeràH24conilcoinvolgimentodeiMedicidiContinuitàAssistenziale, lacui sede è oggi pressolaPubblicaAssistenzadiC.Sotto;
·migliorarelacontinuità nella gestioneintegratadelleprincipali patologie cronicheattraverso approcci multidisciplinariemultiprofessionali el’attivazionedell’ambulatorio dedicato (inparticolare perscompensocardiacoediabete)nelqualel’infermiere,ilmedicodifamigliaelospecialista,seguendounapproccioimprontatoallamedicina d’iniziativa,collaboranoallapresaincaricodeipazienti,allaloroeducazioneterapeuticaeall’empowerment.Inoltre,lavicinanzadel serviziosociale,agendoprecocementeinmodointegratoconisanitarisulle condizionidifragilità,saràefficacenellaprevenzionedellanonautosufficienza, ritardandoilpiùpossibileilpassaggiodallacosiddetta”zonagrigia”,cioèlazonadellafragilitàchenonèancoranonautosufficienzaallacondizione di non autosufficienza conclamata;
·realizzareilpuntodi accoglienza (PUA),nelqualedareinformazioniperaccedereai servizidella Casa esemplificare ipercorsi(es: rilascioesenzioni, prescrizionipresidiprotesici);
·garantireemigliorarel’accessoallecuredomiciliari; lastrettacollaborazionetra operatorifavoriràlapresaincarco congiuntatraMMG/PLSeinfermiere per I casi complessi,consentendoaicittadini,soprattuttoanziani,dipermanerenelpropriocontestodivitailpiùalungopossibile;
·garantirel’assistenzaostetrica; lavicinanza conilMMGeilPLSfavorirà lenecessarieinterazioniinquestoambito mentre la vicinanzaconiservizisocialiserviràallapresaincarico precocedelledifficoltà genitoriali,coneffettopreventivo sul disagio nei minori;
·dare impulsoa iniziativedieducazioneepromozionedellasalute,instrettacollaborazioneconassociazionidivolontariatoe rappresentanzedeicittadini;
·ospitare il locale puntodiraccoltasanguedell’Avis,insinergiaconil Punto prelievidell’AziendaUSL;