
(AGENPARL) – ven 06 ottobre 2023 AI, Nardini: “Grande opportunità, ma doveroso regolamentare. Bene
l’Europa”
Scritto da Antonio Cannata, venerdì 6 ottobre 2023
“L’Intelligenza Artificiale è un’opportunità, ma è necessario e
doveroso promuovere una corretta regolamentazione per evitare i rischi che
essa comporta”. Ne è convinta l’assessora a istruzione, lavoro,
università e ricerca Alessandra Nardini, che ritiene fondamentale il
lavoro in corso delle istituzioni europee, prossime al varo dell’AI Act, il
primo regolamento al mondo sull’Intelligenza artificiale approvato
dall’Europarlamento nel giugno scorso.
“Bene sta facendo l’Unione Europea – aggiunge Nardini – a pensare a non
trasformare la nostra società in una sorta di Grande Fratello ma a
limitare, e regolamentare correttamente l’Intelligenza Artificiale”.
Le riflessioni dell’assessora sono emerse questo pomeriggio nel corso
dell’incontro promosso proprio dalla Regione all’Internet Festival nella
Sala Azzurra della Normale: “AI generativa: opportunità, rischi e regole
di una rivoluzione già in corso”. Oltre all’assessora, sono intervenuti
anche Fosca Giannotti, docente della Normale e delegata nazionale del
Cluster 4 Horizon Europe, Dino Pedreschi, docente di Unipi e coordinatore
scientifico dello spoke “Human
Centered AI” nell’ambito del progetto PNRR FAIR, lo scrittore Marco
Malvaldi e un giornalista esperto di nuove tecnologie e big data come Luca
De Biase. In video collegamento Roberto Viola, della DG “Communications
Networks, Content and Technology” della Commissione europea e Brando
Benifei, europarlamentare e relatore dell’AI Act.
Di fronte all’intelligenza artificiale, “il faro che deve guidare le
nostre riflessioni è la persona, accompagnando questi nuovi processi con
regole che consentono di prevenire e ridurre disuguaglianze, evitando che a
farne le spese siano le persone più fragili”, afferma Nardini che mette
in guardia su “la deriva securitaria che può derivare da un impiego
dell’AI su screening di massa e riconoscimenti biometrici”. Perchè “il
compito dei decisori pubblici non è quello di bloccare le innovazioni, ma
di valorizzare le opportunità e guardare ai rischi”. Come, ad esempio,
può accadere sul piano dei diritti di lavoratrici e lavoratori.
“L’Intelligenza artificiale può migliorare, ad esempio, a garantire la
salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, ma non può diventare come nel
caso del ranking reputazionale, ad alto rischio di discriminazione”.
Su questa strada sta lavorando la Regione Toscana. “Abbiamo rimesso in
moto, lavorando con la professoressa Giannotti, e concretizzato con un
protocollo – ha ricordato in chiusura Nardini – il percorso avviato già
nella precedente legislatura sul Centro regionale di intelligenza
artificiale e Big data, di cui siamo orgogliosi e che ha messo in rete le
nostre istituzioni universitarie e i nostri centri di ricerca. Viviamo
questa opportunità con grande senso di responsabilità, a noi è chiesto
un contributo importante di analisi e spunti che possiamo avanzare anche a
livello nazionale”.