
(AGENPARL) – Roma, 03 dic 2021 – Caro Lorenzo, caro Antonio
Cari amici dell’Unione di Centro,
desidero rivolgervi un cordiale, affettuoso saluto, dal profondo del cuore. Voi siete una realtà politica importante, non tanto per i numeri – che pure sono significativi – quanto per il ruolo che svolgete e per la testimonianza che rappresentate.
La vostra vocazione è quella di costruire, come dice il vostro nome, un’area di centro, profondamente affine a quella di Forza Italia. Il centro, come lo intendete voi e come lo intendiamo noi, è alternativo alla sinistra e ben distinto dalla destra, anche dalla destra democratica – secondo il modello del Partito Popolare Europeo.
Un sistema politico bipolare ha bisogno di una forte area di centro, che non è ambigua nella collocazione politica, ma che è un elemento di equilibrio, di moderazione, di concretezza, di stabilità. Quello che noi vogliamo è un sistema politico nel quale il confronto sulle idee dev’essere alto e chiaro, ma nel quale non vi deve più essere più spazio per la demonizzazione dell’avversario. L’esperienza del governo Draghi deve servire anche a questo: a delineare un futuro nel quale tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, si rispettino ed abbiano in comune un forte senso di appartenenza alla nazione e alla sue istituzioni.
Del resto già oggi non solo le forze di maggioranza, ma anche quelle che hanno scelto di stare all’opposizione, contribuiscono in modo responsabile al difficile compito di far uscire il paese dall’emergenza in cui era sprofondato.
Questo non significa consociativismo: il governo Draghi, da noi fortemente voluto, deve andare avanti tutto il tempo necessario, fino alle elezioni del 2023, ma è destinata a rimanere un’eccezione, giustificata dall’emergenza.
Per il futuro però mi auguro che si possa giungere, anche con il vostro contributo, al un bipolarismo di tipo europeo, che non è una guerra civile strisciante, orientata alla distruzione dell’avversario, ma è una sana e rispettosa concorrenza a produrre le idee migliori per governare il paese.
L’Europa del resto è il nostro naturale contesto di riferimento: condividiamo lo slancio europeista perchè l’Europa rappresenta i nostri valori, liberali, cristiani, garantisti. E’ stato in Europa che nel corso dei secoli si è sviluppato il nostro modello di società, che si fonda su solide radici giudaico cristiane e sui principi liberali.
Sono i valori di riferimento di un centro destra di governo. Quando gli Italiano nel 2023 saranno chiamati a decidere da chi vogliono essere governati, sta a tutti noi, di Forza Italia e dell’Unione di Centro, lavorare per caratterizzare la futura maggioranza di centro-destra con i valori e con il profilo culturale e politico dei cattolici liberali. Senza di questo, del resto, è difficile pensare di governare un grande paese europeo.
Cari amici,
il lavoro che ci aspetta è ancora lungo e difficile. Ci confortano i risultati positivi, sia sul piano sanitario che su quello economico. Ma è solo l’inizio e il pericolo di nuove crisi rimane dietro l’angolo. Nuove minacciose varianti del Covid possono vanificare molto del lavoro svolto. Per questo occorre la massima prudenza, accelerando al massimo la campagna dei vaccini e facendo rispettare con rigore le altre misure. L’Italia fin qui è stata d’esempio a molti paesi europei, lo ha riconosciuto proprio ieri anche la signora Merkel. Ma dobbiamo tenere alta la guardia.
Anche sul piano delle misure economiche, i provvedimenti di riduzione fiscale sono un passo nella giusta direzione, che potrebbe dare ulteriore impulso alla crescita.
Però è necessario che le forze responsabili al governo e in parlamento siano attive e vigili perché la situazione ancora molto delicata. E l’Italia non può permettersi di fermarsi di nuovo. Gli italiani non lo meritano.
Anche per questo il vostro ruolo è importante e la nostra collaborazione deve diventare ancora più stretta. In nome dei valori e dei programmi che ci uniscono.
Per questo, cari amici, voglio rivolgere a ciascuno di voi un abbraccio affettuoso e l’augurio di un buon lavoro comune.
Viva l’Unione di Centro e – consentitemi di dirlo – naturalmente Forza Italia!